martedì 26 febbraio 2019

DRITTO AL CUORE

Che la microba sappia scegliere parole efficaci è ormai indubbio. In arrivo in serata da una trasferta-lampo, ecco la conversazione arrivata dritto al cuore di XX.
“Ciao microba, ci vediamo stasera.”
“Stasera quando? Quando torni?”
“Vediamo, perchè comunque tu arrivi a casa alle otto e io alle otto e un quarto devo uscire per prendere la tua sorella di mezzo, dunque ci vedremmo comunque al massimo un quarto d’ora.”
“Eh, però, QUEL quarto d’ora...”
Ecco avvenuto il possesso eterno. XX sua per sempre. Come quel quanrto d’ora, cui viene attribuito magico potere. E infatti.

domenica 17 febbraio 2019

PIÙ COME...

“Come si chiamava la mamma di Buddha?”
“...cerchiamolo...”
“Aspetta, ma Buddha non era il suo vero nome. Era più come...un nome d’arte.”

sabato 16 febbraio 2019

SEMPRE DI PIÙ

Le barzellette su Harry Potter e Voldemort evolvono. La chat “secondaA”, quella nuova nuova che vede l’inclusione di Fy, racconta proprio di inclusione. Leggendola, si scoprono saluti, da garbati ad entustiasti, qualche messaggio di servizio sui compiti da fare e su quanti sono, ma anche qualche foto di Fy in azione a basket e un’ovazione virtuale degli amici che gli scrivono “sei meglio di tutti noi.”.  Lui che risponde “mi piace chattare, con la voce non riesco a legare le sillabe” e una sua visione sull’ormai pensionata insegnante di sostegno. Un po’ rigidina.
La chat parla di cose normali, di quanto è bella la piscina e di quanto sono lunghi gli esercizi di inglese, Fy ogni tanto chiede messaggi vocali per ascoltare le voci degli amici, gli piacciono le loro voci. E commenta “si, cavolo, sono come voi”. In fondo, Fy, sei speciale. Speciale come sono speciali loro. E, per una volta, la tecnologia permette di superare gli scogli della malattia del contatto e delle relazioni e rendere evidenti le meraviglie che siete.

venerdì 8 febbraio 2019

UNISCI I PUNTINI

Laura Boldrini. Il Taekwondo. Gli anni di piombo. Il milanese imbruttito. Uno scrittore. I social network.  Il concerto rock. Lo studio in prigione. Una non meglio definita comunicazione. L’olimpionica di ginnastica artistica.
Che cosa unisce tutto questo?
Da qualche tempo, in alcuni licei di Milano, con un compromesso che per alcuni può suonare una forzatura, si è stretto un patto di non belligeranza chiamato cogestione. Basta con picchetti ed autogestioni dure, le scuola concede un numero limitato di giornate agli studenti che hanno il diritto e l’onere di riempirle di contenuti, invitando ospiti illustri, amici degli amici, testimonial ad affrontare temi di interesse comune.
Ora, si potrebbe dissertare se il taekwondo sia tema di così ampio interesse comune, ma in effetti questa prima esperienza di affaccio al mondo vero sembra essere stata positiva. Alleggeriti, di misura, da compiti e verifiche, i ragazzi sperimentano una discussione ed un confronto concreti.
Ha funzionato, per la sociopatica - non più sociopatica - cucciola grande?
Semberebbe. Reticente ed omertosa come di consueto, ricorda solo alcuni interventi, tra cui Laura Boldrini che avrebbe sapientemente e positivamente infiammato la giovane folla ed il programma di studio in carcere. Alla famiglia non è dato sapere altro, se non covare la sottile speranza che anche questa esperienza li sostenga nel progetto guidare delle proprie figlie a belle persone grandi.