domenica 24 settembre 2017

OLTRE LA DECINA

Undici meraviglie di te

Uno, il tuo intuito che ascolta con le mille antenne, fino ad indagare e svoltare le pieghe nascoste dei nostri cuori, nudi di fronte a te
Due, le parole che sai usare senza economia, con sapiente appropriatezza
Tre, la gratuita generosità del tuo cuore immenso
Quattro, la rigorosa determinazione che ti permette di fare ciò che vuoi, sempre al meglio
Cinque, gli altri, che ami e frequenti con gioia
Sei, i mille (ma mai sufficienti) libri che leggi, scrivi e sogni
Sette, gli abbracci abbracci, quelli che sai donare come nessuno, perfino quando dormi
Otto, i tuoi occhi di velluto, capaci di profondità impensabili
Nove, le storie di te, che ami ascoltare in racconti senza fine
Dieci, le giornate fitte fitte, vissute a cento all’ora nel rispettare le mille consegne
Undici, gli anni dei tuoi independence days

mercoledì 13 settembre 2017

INDEPENDENCE DAYS

E dopo il primo giorno, sono venuti il secondo e il terzo. I primi tre giorni in cui la cucciola di mezzo assapora un’autonomia inedita, fuori dai confini del quartiere. XX e YY sostengono e promuovono il cambiamento. Che dal loro punto di vista sembrerebbe avvenuto un po’ rapidamente, però. Da “quasi undici” a “diciotto” anni in settantadue ore, in effetti, sembra un filo rapido.
Durante i primi pomeriggi di libertà il sapore di indipendenza è molto ghiotto e riempie di idee il cuore cucciolo di mezzo. Le idee vengono, a tratti, comunicate a XX per via di quei messaggi vocali tanto cari ai giovani ma che XX sente con una differita di ore, perdendo inevitabilmente traccia di impegni e spostamenti. “SONODALLAVITT!!!” “SOLOUNQUARTOD’ORA” e qualche minuto dopo “ANDIAMODACECIA”, ma soprattutto “TORNOQUANDOPOSSO”. 
Torno. Quando. Posso.
XX grazie al cielo ascolta i messaggi con troppo ritardo per agitarsi. Si morde la lingua, scopre che le comunicazioni non sono per nulla rappresentative degli spostamenti del pomeriggio. Mancano un incontro in gelateria, la visita alla maestra delle elementari e l’invasione della scuola materna, da cui Taat ha cercato inutilmente di raggiongere XX per avvisarla del gregge fuori dal recinto.
A XX e YY non resta che confidare nella professionalità di Maps, che in qualche giorno caricherà i sedicenti diciottenni di analisi grammaticale a nastro, impedendo loro di ciondolare il libertà fuori dai recinti.

lunedì 11 settembre 2017

QUEL PRIMO GIORNO CON MAPS

Inizio di scuola a scacchiera in casa Noicinque. La prima ad inaugurare la serie è la cucciola di mezzo che, forte di una scuola non troppo rispondente frequentata dalla sorella maggiore, è stata inviata verso altri lidi.
Gli altri lidi hanno inaugurato oggi l’inizio delle attività, capitanate da una profesoressa di italiano, la prof Maps, decisamente a forma di professoressa di italiano. Brillante e severa, granitica e simpatica, ha intrattenuti i suoi nuovi ragazzini per le due ore concesse oggi alla presenza dei genitori. Sue alcune chicche che ne hanno fatto il personaggio del giorno.
“Cari genitori, sappiate che oggi mi consegnate dei pacifici ragazzini appena usciti dalle elementari e io, fra tre anni, vi renderò...una banda di cannibali. Tale è l’evoluzione nell’adolescenza. E ricordatevi che una delle più grandi educatrici del nostro tempo scriveva che l’educazione è una grazia. Oppure, scevro da significati religiosi, diciamo una fortuna. Non importa quanto si semina, quello che arriva, se arriva, non è scontato.”
E poi ancora...”Ah, ciao, tu sei il fratello di...” Il malcapitato risponde “Ciao.” Sbagliato. “Non ciao. Buongiorno.”
La granitica prof racconta anche che si, lei avrà dieci ore con la classe, e che con l’italiano, la storia e la geografia si possono vivere grandi passioni. Con il complemento oggetto, meno. E che di appassionati del complemento oggetto qualcuno le è capitato di incontrarne, ma che sotto sotto le hanno sempre fatto un po’ paura. Cinonostante lei si ostinerà caparbiamente ad insegnare anche, anzi, soprattutto, il complemento oggetto.

La cucciola di mezzo, come già il primo giorno di prima elementare, si è piazzata al centro geometrico dell’aula, ha seguito con attenzione le regole della prof Maps e sorriso alle numerose battute. Ha passato il pomeriggio a comprare quaderni colorati e mangiare gelati con i vecchi amici, inondando la chat di famiglia di messaggi vocali sui suoi spostamenti. Da domani si comincia davvero. Primo appuntamento, h. 7.20 con i vecchi amici. Per far la strada insieme, anche se non siamo proprio sicuri di dove andare.

mercoledì 6 settembre 2017

CON LA GRANITICA CERTEZZA CHE FOSSE UN'OTTIMA IDEA

Era una di quelle cose segnalate da un’amica grazie ai mille intrecci della rete. Un acquisto abbordabile, circa cinque euro quella settimana al discount. Così XX e YY si convincono, sembra proprio una buona idea per cominciare a stimolare, oltre all’ormai indiscussa autonomia, anche un po’ di collaborazione alla cura ordinaria delle attività famigliari da parte delle cucciole, oggi così resposabili dei loro affari e per nulla degli affari di tutti. Così, con la granitica certezza che fosse una buona idea, hanno comprato la “Lavagnetta delle ricompense”. Si tratta di una lavagnetta magnetica in cui programmare nella settimana chi si occupa delle attività spicciole come apparecchiare e sparecchiare la tavola. Bagnare le piante, aiutare a cucinare e fare i letti. Ad ogni turno rispettato, ad ogni attività completata, si accumulano punti che danno diritto, al raggiungimento di una soglia, ad una ricompensa da negoziare con cura.
Fantastico.
XX e YY accarezzano il sogno di una tavola apparecchiata e sparecchiata al momento giusto, ordine, lavatrici e piante ben innaffiate.
Quello che non avevano previsto, però, era l’insensata rincorsa al prossimo punto per raggiungere la meta più presto. Oggi i punti vengono infatti  autoassegnati dalle cucciole anche solo dopo aver pelato mezza patata o messo le posate in tavola.
Se disgraziatamente qualcuno tarda ad apparecchiare il giorno del suo turno, si scatenano liti furiose al grido del “TOCCAVAAMEEEEE!”.

Così con la caccia all’innaffiatoio delle piante e al tavolo del prossimo pasto la lavagnetta sta diventando oggetto di regole ferre e di una contabilità complessa, con la speranza, un po’ meno granitica, che la lavagnetta delle ricompense possa finalmente tornare ad essere un’ottima idea.