venerdì 30 giugno 2023

UNA GIORNATA CORPOSA

Giornata parecchio densa, questa, in casa Noicinque. Si comincia con una colazione rapida e poi via, con la camicetta pesca e il top rubato, a fare l’esame di maturità. Sembra un pochino un terno al lotto questo esame orale di adesso, che valorizza la parlantina e la capacità di improvvisazione. Ti mettono sotto il naso qualcosa (che può spaziare da una poesia a una formula matematica, da un quadro ad una immagine di biotecnologie), e il maturando dovrebbe inziare a parlare collegando quella immagine - che il mondo si augura lui o lei riconosca al volo - ad argomenti di tutte le materie studiate. In più la maniera di collegare i temi varia anche all’interno della stessa classe e dello stesso esame: dopo che metà classe è stata interrogata, i ragazzi pare abbiano ricevuto una mail che indica la struttura dei collegamenti: non più in verticale, ma ciscun argomento di ciascuna materia collegato direttamente al tema proposto. Ora, forse non semplicissimo collegare l’elettroforesi con educazione civica? O con la letteratura latina? Ed è proprio l’elettroforesi, una immagine di scienze, che pare mettano sotto il naso alla cavallerizza. Lei la riconosce, non ne sa moltissimo e pare cominci ad azzardare i collegamenti più creativi, che ricordano Brignano quando definisce ‘Cavour, un uomo di questa nostra bella penisola…’. Riesce grossomodo a trovare ancore al suo discorso, risponde a qualche domanda di matematica, vede la sua versione mezza perfetta e mezza blu, parla di positivismo, di DNA, di aurora boreale (!), di Isocrate e poi finalmente, è finita. Non rivedrà più questi insegnanti, si da alla macchia con i compagni, torna sotto un acquazzone monsonico giusto per cambiarsi e andare a festeggiare a cavallo (dose doppia di mele e carote, oggi), per poi darsi di nuovo alla macchia in serata con i compagni di avventura.

Nel frattempo a XX arriva un’insperata notizia: per i balzelli burocratici e le complessità delle multinazionali, la sua postazione di lavoro non era un ufficio, ma uno spazio aperto e rumoroso non funzionale. Dopo oltre tre anni, pare sia stato approvato il budget per farle un bell’ufficio, i lavori cominciano tra una settimana. Tre anni di battaglia, bella notizia oggi. 

E poi, l’universo non è ancora pago di dire corpo a questa giornata: ore 16.15, squilla il telefono di XX.

‘Driiin’

‘Pronto’

‘MAMMASONOUSCITACONNOVEEEEEE!!!

‘Ciao Microba. MA BRAVAAAAA!!!! Quindi sono usciti ora i risultati? Ma che bello! Sei contenta? Che bello sapere che i prof hanno riconosciuto il lavoro grande che hai messo nella tesina e quest’anno…sono proprio felice. Che bella notizia. Sento che sei proprio felice anche tu, gioisco con te. Bisogna dirlo alla zia!’

‘Si si adesso la chiamo. Va bene ciao.’

Click

Sembra proprio che tutto si sia concentrato sull’oggi. YY commenta che per ben completare, all’ultimo allenamento di stasera potrebbe arrivare un nuovo giocatore magari fortissimo e alto due metri. Ecco, questo non è successo. Pare questo acquisto fosse bassetto e scoordinato e non adatto al gruppo, pur arrangiaticcio, che YY allena. Dall’universo si aspetta ancora il buon completamento sportivo di questa giornata già così corposa.

giovedì 29 giugno 2023

L’ULTIMO MIGLIO

Un pomeriggio che sembra come altri, ma forse non lo é. Dopo una mattinata passata a vedere qualche esame dei tuoi compagni, questo ultimo pomeriggio chissà come é stato. Asserragliata, come spesso, dietro la tua porta chiusa, riemergi con due trecce allegre a cercare una merenda, o due patatine di aperitivo. Cerchi i pantaloni neri, che papà aveva messo del mio armadio sovrastimando di parecchio il mio stacco di coscia. Verifichi che la (mia) camicia color pesca sia in ordine per il outfit, finalizzato da top nero recuperato ancora una volta dal mio armadio, anche se dichiari che é tuo. 

In effetti la verifica dell’outfit sembra proprio l’ultima delle cose di cui ci si occupa, l’ultima nel senso la più vicina all’esame.

E si, sii te stessa, e tutto andra bene domani. In bocca al lupo tesoro mio.

mercoledì 21 giugno 2023

MATURITÀ

Ti penso. Sarai entrata a scuola leggera e non, concentrata, determinata e piena di dubbi, piena e incerta allo stesso tempo. I banchi allineati nelle lunghe file dei corridoi, luogo inedito per un banco. Chissà se almeno il corridoio è il vostro, quello che popolavate ai cambi d’ora e negli intervalli, quello di cui conoscete gli odori, le piastrelle e le crepe nei muri, o se vi hanno sradicato mettendo il vostro banco in palestra o chessò, al primo piano.

La busta che si apre, le istruzioni.

E il foglio delle tracce che arriva sul tuo banco, e tu fai un respiro e cominci a leggere.

Sperando che ce ne sia una che risuoni almeno un po’, o che perlomeno non sia troppo in aliena al tuo essere. Attenta a scegliere quella che ti permetta di scrivere senza scoprirti troppo, senza raccontare troppo di te. Che non si sa mai chi legge…

Maestra del dico non dico, o meglio non dico facendoti credere che forse sto dicendo, occultando il tuo splendido essere in una prosa sofisticata, caratterizzata da periodi lunghi che la prof di italiano cerca da mesi di disincentivare.

Il tempo passa e ora avrai scelto la traccia. Quella che ti sembra più neutra, sicura, forse confortevole. E pazienza per i consigli di chi scrive per mestiere, il video di Severgnini l’abbiamo visto insieme, quello che diceva leggi prima di cominciare a scrivere, pensa a che cosa dire, e scegli di dirlo in maniera chiara. Mostrati, mostra il tuo pensiero. Mostra chi sei.

Ecco, hai scelto. Raccogli i pensieri. Si parla del senso di nazione, di Chabod, di Cavour, di

libertà, forse di diritti.

Scrivi e rileggi la tua prosa, accedendo un po’ a te ma non troppo. Le tracce non ti piacevano, alcune insidiose, alcune forse banali.

Il corridoio alla fine è il più caldo della scuola, quello al sole, dove l’acqua nelle borracce si scalda in fretta. Mettici del ghiaccio, per domani.

Trascrivi in bella, aggiusti qualche termine, rileggi.

Dopo cinque ore sei fuori, la testa un po’ affaticata, un po’ di pensiero alla versione di domani, molta te al tuo quadrupede preferito, per coccolarlo e farti coccolare un questi giorni così pieni.

One down.

lunedì 19 giugno 2023

ALLA PRESENZA DEL PRESIDE

Non hai voluto che ti accompagnassi a scuola in questa mattina di esame microbo e grandissimo, risultato di un lavoro serio e approfondito che hai scelto di fare con cura. La chiavetta con il pdf, casomai la LIM non funzionasse, ma anche il ppt per mostrare la cura messa nei dettagli, le animazioni lente e coordinate che con garbo cambiano un titolo in un altro.

La discussione in francese che prende tanto tempo, in effetti é un po’ il cuore della tua esperienza, qui. Storia ripetuta ancora e ancora finché in passaggi di un racconto millenario sono fuidi e durano meno di due minuto.

‘Qual é la corrente maggiore, quella degli sciiti o dei sunniti?’ chiede il prof di religione mentre raccontri l’islam, ‘dov’eri durante l’attentato di Nizza?’ chiede il prof di francese, ‘ci sono molte direttrici d’orchestra oggi?’ chiede Fraffaella, la prof di musica con nickname…’interessante’, ‘originale’, molto bella l’idea delle icone a lato delle slide per seguire il discorso.

E c’era perfino il preside, quell’entità così latitante nelle questioni importanti e operative, che ti ha suggerito non so che libro, sui temi del terrore.

Con le tue parole precise, il cuore magari un po’agitato, la soggezione stemperata dalla presenza degli amici, hai presentato il tuo lavoro, forse la prima prova di tante.

E con questo la saluti, questa scuola croce e delizia, iniziata online in pandemia, che ti ha permesso di stringere tanti legami, di capire anzitempo che gli adulti non sono perfetti. Avrei sperato che fosse più brava ad accoglierti, questa scuola, invece quello che non ha fatto lei l’hanno fatto i tuoi amici, il gruppo di pari, che ti ha insegnato a stare.

La salutiamo insieme, questa scuola che non risponde, e che lo stesso nel suo grembo fa, inspiegabilmente, crescere la vita.

sabato 17 giugno 2023

LA TESINA

Ci ha lavorato con costanza, a partire da gennaio. Un tema impegnativo, un po’ ereditato da qualche fratello grande degli amici, poi fatto proprio, ma davvero proprio, macinato, intessuto di esperienze personali, arricchito da idee originali, ricerche approfondite, scelta dei temi non banale.

Il filo rosso della tesina microba era dipanato da una preziosissima e sontuosa zia Ely, precisa e puntuale online ogni sabato mattina a condividere idee, scegliere temi, suggerire fonti, spiegare con parole belle, sostenere, motivare, rendere prezioso e ricco di senso questo fare. Online, in videochiamata anche con due sistemi contemporaneamente, uno per condividere lo schermo e l’altro per vedersi. XX e YY che passano dalla stanza microba del sabato a salutare e a gioire di questo connubio così fertile. La microba sbuffa per l’interruzione di questo momento così suo, di questo lavoro così suo. Plasmato, modellato dalle parole più precise e corpose, colorato vestito della grafica più curata: le icone di ogni argomento che si illuminano con un bollino rosso mano a mano che i vari temi vengono affrontati. La scelta dei visual, come si chiamano in linguaggio moderno le foto, la selezione delle più rappresentative. Le animazioni aggiunte all’ultimo, che si incastrano fra i titoli muovendosi con grazia l’una accando all’altra come in una danza.

mercoledì 14 giugno 2023

LA CILIEGINA SULLA TORTA

XX sta rientrando dall’ufficio ed é ferma ad uno dei molti semafori dell’hinterland quando un’auto che viene nel senso opposto calcola male le distanze e le polverizza lo specchietto di sinistra, lasciandola senza parole.

Lei si ferma, blocca la fila e recupera un paio di numeri di telefono dai veicoli in coda con lei, l’auto ‘pirata’ già lontana.

Ricontatta e testimoni e tra questi c’è un curioso signore che viaggia riprendendo l’esterno del suo veicolo con quattro telecamere. Dice ‘lasciami vedere, magari riesco a recuperare il numero di targa’. Sarebbe stato facile se le avesse detto, dopo poco: ‘ehi! Buone notizie, dalle registrazioni si vede il numero di targa, è….’ Invece. Invece dalle registrazioni si vede il numero di targa, ma lui non é sicuro che queste sue immagini siano proprio legali, dunque organizza un trasferimento su chiavetta, depositando la chiavetta in una portineria di Milano 2. James Bond sta prendendo appunti.

XX fa buon viso alla sorte e si perde dentro i vialetti di verde ben tenuto come quando non c’era google maps, per poi convincere la vigilanza del quartiere a telefonare ad una delle portinerie, verificare che ci sia una busta col suo nome, riesce addirittura a farsela quasi portare.

Incredibile a dirsi, la chiavetta contiene delle registrazioni dell’impatto di ottima qualità. James Bond chiede qual é il sistema di registrazione.

Ora tutto é nelle mani dell’assicurazione, e nonostante il meccanico abbia proposto di montare uno specchietto destro al posto del sinistro (per risparmiare, dice lui) in ricordo delle scarpe messe storte con cui la cucciola di mezzo usciva dall’asilo, fierissima della sua crescente autonomia, XX spera di poter recuperare l’unica auto di famiglia a breve. Magari con uno specchietto sinitro montato a sinistra.

lunedì 12 giugno 2023

SI COMINCIA!

Oggi è il giorno in cui cominciano gli esami di terza media, il momento di un primo confronto con una commissione, con la conoscenza, con la performance. 

Oggi è il giorno in cui tredicenni altri e dinoccolati, dopo le fatiche di un triennio più dure del solito, sono chiamati a mostrare e consolidare quei percorsi neurali così in espansione e così potenti negli adolescenti, quei percorsi per cui, nella stessa prova, scriveranno in inglese e in francese: la prima prova é infatti quella di lingue, della comprensione di un testo, della produzione scritta, e XX riconosce, grazie alle sue call una dopo l’altra in lingue diverse, quanto sia necessaria la duttilità, la plasticità di questa nostra magica mente.

Così oggi cominciano, proprio con questa duttilità a confrontarsi con il mondo: che possano restare così duttili e plastici e resilienti come avete mostrato di saper essere. In bocca al lupo!

sabato 10 giugno 2023

COME QUELLE ANCORE

XX ha in mente una metafora: quando i cani da slitta vengono legati alla slitta, loro hanno voglia di correre per i boschi e le piste bianche di neve, e hanno voglia di farlo subito. Per evitare che le slitte partano guidate dai cani e non dagli umani, dunque, appena si attaccano i cani alla slitta, questa viene ‘ancorata’ nella neve per evitare che la grande energia e la natura dei cani la facciano partire anzitempo.

Ecco, XX e YY hanno avuto bisogno di ancorare con picchetti analoghi la cucciola di mezzo, i cui progetti di viaggio prevedevano una partenza imminente il minuto dopo la fine della scuola, mentre le é stato chiesto di temporeggiare per ben 48 ore in modo da salutare il nonno GG, prima delle estati dei mille viaggi.

Lei ha abbozzato, ha prentotato un biglietto del treno all’alba del giorno dopo e non si sa quando la si rivedrà.

Nei giorni seguenti, quando la si riesce a contattare, racconta con gli occhi pieni di gioia e di meraviglia di tutti i posti belli che ha visto sulla riviera di levante, saltando da un posto all’altro e da un treno all’altro e da una cena a un gelato a una spiaggia di tutta la riviera.

venerdì 9 giugno 2023

IMPEGNI (IM)PREVEDIBILI

Gli impegni di coach di pallavolo di YY si snodano lungo le maglie delle serate Noicinque, e di qualche pomeriggio del week end. Ci si avvicina infatti alla conclusione del suo primo anno da allenatore di una squadra giovanile di pallavolo maschile, forse a fare da contrappasso al molto femminile che si trova in casa.

La sua squadra non ha (ancora) avuto grandi riconoscimenti sportivi, nonostante l’energia che tutti dedicano. Pare che in squadra ci siano due Infaticabili, quelli sono pronti sempre a tutte le attività supplementare, ad allenarsi anche connle altre squadre e ad andare in capo al mondo per un’amichevole. In squadra c’é Vipera, origine del soprnannome non nota, poi un libero che anziché pensare alla palla che viene rimugina sulla palla che é stata. Questi ed altri personaggi compongono una improbabile, ma divertita, squadra giovanile che nel mese di giugno si allena quando può, incastrando le palestre con le partite amichevoli in ogni momento libero. Non una settimana 

di impegni é uguale all’altra, per cui spesse volte YY esce con in corpo una specie di brunch serale (la cenerenda, in gergo Noicinque, a metà fra cena e merenda) tra la sorpresa e gli sfottò delle cucciole che gli rinfacciano l’assoluta imprevedibilità dei suoi impegni sportivi.

Come se da loro ci fossero impegni prevedibili…

giovedì 8 giugno 2023

COME OGNI ANNO

XX ha l’impressione che la scuola finisca sempre prima, che il rush finale del mese di maggio, che sembra eterno con le mille verifiche e interrogazioni e la fine del programma e le studiate improbabili sul fuso orario del Giappone si concluda in un attimo.

Così anche quest’anno è finito, o quasi, per le studentesse di casa. L’unica per cui é finito sul serio, a onor del vero, è la cucciola di mezzo, che forte dei suoi programmi sociali in quattro dimensioni va alla festa del liceo nel parco accanto a casa, chiama a sera tarda XX perché ha invitato qualcuno a dormire.

Poi rientra senza nessuno e il materasso gonfiato e le lenzuola abbondanti restano inutilizzati in una stanza mezza rivoluzionata per fare posto.

La cucciola grande nel frattempo celebra l’ultimo giorno di lezioni (o di melina, o di bisca…) a cena da una compagna, e poi tutti a dormire da un qualcun altro.

Rientra gioiosa la mattina seguente, pronta e in forma per il suo cavallo.

E, NIENTE

Sul registro elettronico microbo appare la seguente comunicazione:

CIRCOLARE N.308

 In considerazione di alcuni episodi spiacevoli avvenuti all’uscita da scuola dell’ultimo giorno dell’anno passato, chiedo ai genitori degli alunni della scuola secondaria di controllare che domani giovedì 8 giugno i figli vengano a scuola senza zaini cartelle, borse, o altri contenitori atti ad occultare oggetti da lancio di vario tipo. In particolare, tenuto conto che nessuno studente ha bisogno di radersi a scuola, chiedo ai genitori di controllare che i figli non portino con sé le consuete bombolette di schiuma da barba che l’anno scorso erano finite poco decorosamente ammucchiate sul marciapiede antistante la scuola. Al figlio che dichiarasse l’assoluta necessità dello zaino per provvedere al trasporto di scorte idriche, il genitore potrà ricordare che non è necessario portarne da casa stante la pressoché illimitata disponibilità di acqua potabile nei servizi igienici.

E niente, nonostante l’invito (bizzarro) del preside a vigilare, nonostante il divieto di portare zaini a scuola, le uscite scaglionate e da ingressi diversi, loro si sono organizzati come una vera banda criminale. Hanno scoperto che il supermercato di quartiere apriva prima dell’inizio delle lezioni, sono andati e andate a comprare la schiuma da barba, poi nascosta nel box dalla microba. Si sono attrezzati proteggendo il preziosissimo telefonino nelle tasche dei pantaloni con i sacchetti di plastica Ikea. La scuola è finita e nel parco accanto si è scatenata la consueta battaglia di festeggiamento, un po’ Diwhali, un po’ carnevale, un po’ scherzo scemo.

La microba è tornata impiastrata di farina, schiuma da barba e sa il cielo cos’altro, gli abiti immediatamente in lavatrice, lei in doccia e le scarpe infarinate che campeggiano sul pianerottolo in attesa di momenti migliori.

martedì 6 giugno 2023

I SUOI PROGRAMMI

Altra cena al femminile in casa Noicinque, XX cerca di esplorare gli scoppiettanti programmi legati al fine scuola. La cucciola di mezzo, unica a non avere incombenze di esami di stato, parte a raffica con i suoi progetti, che farebbero impallidire l’agenda del presidente della repubblica.

‘Dunque, domani vado fuori a pranzo e poi alla festa della scuola al parco. Poi torno, vado a scuola l’ultimo giorno poi vado alla festa di Bì, poi dormo da Bì e il giorno dopo Bì ci invita a pranzo che é il suo compleanno. Poi vado al mare con lei e delle sue amiche, però poi lei deve tornare perché ha un matrimonio quindi io mi sposto a casa nostra in Liguria dato che nel frattempo saranno arrivati anche altri miei compagni. Poi vado direttamente a Nizza con la nonna, o dalla nonna, al massimo vado in treno, ora vedo.’

Ecco, ora vediamo. E questi programmi non arrivano nemmeno alla fine di giugno. Gli esperti prevedono estate bollente, si cercano biglietti inter-rail scontati.

lunedì 5 giugno 2023

GLI ULTIMI GIORNI, VUOTI E PIENISSIMI

 Mancano una manciata di ore alla fine dell’anno scolastico, e questi ultimissimi giorni sono vuotissimi e pienissimi al tempo stesso. Da una parte i giochi sono fatti, gli insegnanti fanno melina in classe inventando (e partecipando, in qualche caso!) tornei sportivi e altre attività; dall’altra hanno firmato un programma che li obbliga a concludere alcuni argomenti, spiegando a velocità doppia e sa il cielo i maturandi che cosa ne faranno, di questo rush finale.

Così, in una cena al femminile dopo la gara di arrampicata, affollata e felice e gioiosa e soprattutto tarda, la conversazione sulla giornata suona più o meno così:

‘Ah, oggi la prof di tecnica ci ha fatto fare yoga. Ma non proprio yoga con gli esercizi (pazienza che XX le chiami asana, o posture, da vent’anni).’

‘No? E com’era allora?’

‘Mmh, era più un…”Massaggiatevi la fontanella”.’

‘Massaggiatevi la fontanella?’

‘Si, così l’energia resta nella mente e ci alleggerisce dai pensieri.’

Curiosa interpretazione, probabilmente a sua volta tradotta in linguaggio microbo.

Nel frattempo, al liceo classico…

‘Ah, oggi ho vinto due euro e quarata. A poker.’

‘Scusa, e quando hai giocato a poker? E con chi?’

‘Con i miei compagni, in classe.’

‘Scusa, ma i prof?’

‘Eh, anche loro. E ieri ho vinto a Macchiavelli con la prof di scienze.’

Ora, nelle ore di lezione sotto lo sguardo vigile, complice e connivente degli insegnanti di italiano e matematica e altro la primacì si trasforma in una bisca clandestina in cui si gioca d’azzardo con giocatori minorenni?

Lei comunque, la cucciola di mezzo, era fierissima dei suoi due euro e quaranta.

Si prospetta un’estate di carte bollenti (e illegali?).

sabato 3 giugno 2023

QUELLA METAFORA

 Di generazione in generazione, quando gli eredi raggiungono la maggiore età, la gran parte di loro comincia ad imparare a guidare. La cucciola grande non fa eccezione, e nonostante i tempi siano oggi un po’ più lunghi rispetto a quelli della generazione precedente - alcune regole sono cambiate e per avere il foglio rosa, il permesso temporaneo del guidatore praticante, bisogna avere passato l’esame di teoria, che si può fare solo a diciotto anni compiuti - anche lei ha cominciato a guidare.

Così nei week end, con i balzelli delle regole nuove legate alla potenza dell’auto e all’età dell’accompagnatore, la cucciola comincia a farsi strada tra le auto. 

La meraviglia è vedere la sua confidenza, la sua tranquillità e la calma serafica di YY, che le siede al fianco rassicurante e ironico, con lei nei primi percorsi alla guida.

Hanno percorso strade deserte e trafficate, a veloce scorrimento o piene di semafori, parcheggiato a spina di pesce e paralleli al marciapiede.

Un po’ come sempre, quando arriva il momento in cui i tuoi figli e le tue figlie cominciano ad andare al mondo da soli e da sole, con il tuo consiglio di fianco. Pronto e rassicurante quando la macchina si spegne, per riaccendersi più forte che mai e, semplicemente, andare.

Una metafora assoluta, questa della guida dei ragazzi, che a XX tocca il cuore nel vedere la confidenza, la calma e la sintonia della cucciola grande con YY.