sabato 30 gennaio 2021

QUEL MUSO

Non sei contenta, lo so. L’hai detto, ribadito, strillato, hai consolidato il concetto tra un granitico muso e qualche lacrima in arrivo. Non sei contenta di essere costretta, sí, ‘costretta’, proprio così ti senti, a fare l’esame di inglese con certificazione.

Lo capisco. Capisco che tu non ne abbia voglia, non sono nemmeno sicura che tu abbia ascoltato la tua altra sorella raccontarti com’era, questo esame. Hai fieramente e caparbiamente deciso di non spendere neppure un minuto nella sua preparazione. 

Ebbene, io però sono fiduciosa. Sono fiduciosa che alla fine, anche se non ti piace parlare nemmeno nella tua, di lingua, qualcosa salterà fuori e che farai il tuo meglio.

Ma soprattutto sono fiduciosa che abbiamo fatto la scelta giusta. Sai, non tutte le scelte che si fanno da genitori sono popolari, apprezzate o comprese. E questa, un po’ come le lezioni di nuoto, la tele e i telefoni via da tavola e una manciata di altre cosucce, appartiene a quella categoria. Alla categoria delle cose che noi riteniamo giuste per te anche contro il tuo ostinato, caparbio, insofferente muso sedicenne che non vuole.

Così lo guardo con un grande affetto, questo muso talvolta in grado di far saltare i nervi anche ai più pacati come YY, questo muso così intenso, testardo nel suo voler avere ragione. Non sempre, però, le sue ragioni possono essere accolte, e questa è una di quelle, rare volte. Tanto più rare, tanto più intensa l’ostinazione quando succede, il senso di impotenza, la frustrazione, la sensazione di non essere ascoltati. Lo capisco, sai, ma questa volta non è possibile dare ragione al tuo, bellissimo e ostinato muso.

Nel mio cuore so che lo capirai. Non oggi, magari non domani, ma un giorno farai scelte analoghe, un po’ scomode, suggerite dal bene del cuore. E anche se le circostanze potranno non essere d’accordo, ebbene, so che le farai lo stesso. Come stiamo facendo con te. Come farai nel mondo. Le scelte giuste, non le più comode.


giovedì 28 gennaio 2021

ALTRI CAVALLI

Si comincia a parlare di patente, più come un futuro nemmeno tanto prossimo piuttosto che per una eventualità concreta. Con le attuali limitazioni, però, la sette posti  dei Noicinque non sarà comunque alla portata delle neopatentate.

‘Ma scusa, perché?’

‘Le macchine oltre una certa potenza non possono essere guidate da chi ha appena preso la patente.’

‘In che senso la potenza, perché, la nostra macchina ti sembra potente?’

‘La nostra macchina ha 156 cavalli, quindi oltre la potenza permessa per chi ha appena cominciato a guidare.’

‘In che senso, CAVALLI?’

‘I cavalli sono la misura della potenziale energia della macchina nell’unità di tempo.’ - disse il fisico. ‘Siccome prima delle macchine c’erano i cavalli, questa è stata la convenzione usata.’

‘Ehm, ma sei sicuro che tutti i cavalli della nostra macchina abbiano un cavallo? Figurati, 156...’

Il messaggio è chiaro, non potrai usare la sette posti Enterprise per fare pratica. Le ragioni, meno.


martedì 26 gennaio 2021

LE ACQUE

‘Abbiamo fato le acque. Le ho studiate, chiedimi quello che vuoi.’

‘Ok, il mare è salato. Come si chiama il sale che contiene?’

‘Cloruro.’

‘Cloruro di...?’

‘CLORURO DI MARE.’


lunedì 25 gennaio 2021

UN’ALTRA VIGILIA

Non si contano più, le settimane allungate e ristrette, quelle di angoli e di video, di camera e porte chiuse, di panico da wi-fi. Non si contano più, ma almeno da domani, almeno per qualche giorno, almeno nella vita della quattordicenne cucciola di mezzo, qualcosa sta cambiando. Oggi si vive una nuova vigilia, quella in cui bisogna fare la cartella la sera, svegliare il cervello e anche gli occhi, vestirsi presentabile, uscire e ANDARE A SCUOLA. Andare nel posto che non è solo un posto, ma è anche un luogo dello spirito, un’istituzione, un prezioso baluardo dell’educazione. Sono una manciata di giorni, quelli che la cucciola ha trascorso alle scuole superiori in presenza. Si immagina che i compagni li conosca tutti, ma di sicuro non benissimo. Così questa è la sera di un’altra vigilia, un altro debutto, un’altra entrée, l’aria è frizzante di preparativi: le lenti a contatto, la cartella che non si ricordava di avere, la scelta dei vestiti. Domani si ritroveranno un po’ più alti, forse più incerti, sicuramente desiderosi di rivedersi, o vedersi, e di stare. Non si sa che cosa la scuola abbia in serbo per loro domani, speriamo solo venga concesso, almeno un po’, il tempo della resilienza, della (ri)scoperta, il tempo del futuro. Per costruirlo insieme.
 

domenica 24 gennaio 2021

UN TRAMONTO DA URLO

La cucciola grande è in trasferta dallo nello sgarrupato maneggio. Lei e Liluz hanno fatto una gara, quasi investito un fotografo, ricevuto un’ammonizione dalla giuria, estorto una coccarda come premio, preso una multa, squalificato l’allenatrice e sa il cielo che cosa’altro. Sono cadute, non in gara, montando stalloni a pelo, puledri ancora indomiti e cavalli vecchietti con le anche che scrocchiano. Pare che il caprone, oltre che cavallo, si sentisse in questi giorni re della foresta e abbia fatto il suo trono di una balla di fieno, impedendo a tutti i cavalli di nutrirsi.

Nel ritorno da queste bucoliche, tuttavia oscure avventure, XX si riempie gli occhi di una tramonto da urlo che racconta di un mondo bello. Proprio bello. Che voglia di tornare a percorrerlo.


giovedì 21 gennaio 2021

GUSTO...

Complice la scuola online, un Wi-Fi del maneggio che dichiarano funzionare ‘meglio di quello di casa’, la preoccupazione per i sedicenni che non escono, ebbene, la cucciola grande ha strappato il permesso di stare da Andrea per allenarsi per la gara della domenica successiva. Di assenze sul registro non ne compaiono, lei parte con i vocabolari di greco e latino - non si sa se davvero funzionali allo studio oppure a reggere la parte con i genitori - e un milione di masserizie, obiettivo: fare scuola, allenarsi e coccolarsi tutti i cavalli che trova.

Parte con un volume di masserizie imponente, e stavolta non c’è nemmeno la sella.

‘Mamma mia, quanta roba...che cosa c’è in quel sacchetto?’

‘E, la roba che non ci stava in valigia.’

‘’Si ma il sacchetto ha una forma strana.’

‘Ci sono i biscotti per i cavalli.’

‘Hai comprato i biscotti per cavalli?’

‘Si, gusto MELA.’

Li vizia, come le nonne viziano lei.


mercoledì 20 gennaio 2021

ACROSS THE POND

È arrivato il giorno. Il giorno in cui ‘across the pond’, dall’altra parte dello stagno, come dicono loro, di quel piccolo specchio d’acqua che si chiama oceano Atlantico, ebbene lí le cose possono finalmente cambiare. Esaurito il SUO tempo nella stanza dei bottoni, l’arrogante omone dai capelli color Chinotto e le labbra in fuori ha lasciato, a grandissimo malincuore ed escogitando le ripicche dei piccoli, il campo al nuovo. Non si sa quanto nuovo sarà il canuto signore che gli succede, certamente sarà nuovo rispetto a lui. Quello che, agli occhi europei, sembra davvero un po’ nuovo, addirittura il superamento dell’era Obama, è l’energia signora che serve come vicepresidente. Essere ‘vice’, che potrebbe sembrare una quasi sconfitta, un arrivare secondo, nella percezione che arriva in Europa è invece una persona determinata, leale, forte. Un personaggio dotato di quel carisma, di quel fascino, di quel non so che che ti fa dire beh, almeno un pochino, vorrei assomigliarle.

E allora l’augurio per questo tempo nuovo è che ci siano personalità positive, dedicate e modello  a mostrare la strada alle donne di domani. 


venerdì 15 gennaio 2021

CORTESEMENTE, SIGNOR BERNOULLI...

La discussione geografica evolve a più sottili questioni meteorologiche.

‘Sono sicurissima. Se c’è l’alta pressione è tempo brutto.’

‘Scusa, ma Alta pressione confonde...perché non dicono ‘tanta pressione’?’

‘Veramente è come dire ‘alta temperatura’. Tu dici ‘tanta temperatura’?’

‘Vabbè, comunque se la pressione è alta piove.’

‘Ragazze - il fisico emerge - se la pressione è più alta, schiaccia le nuvole e le manda via.’

‘Non schiaccia la pioggia? Sono sicurissima, ogni volta faccio il ragionamento giusto e invece è il contrario.’

‘Appunto. Se non eventualmente chiediamo a Bernoulli se può cambiare le leggi della fisica...’


PIANURE E PENISOLE

‘Così oggi abbiamo fatto la verifica di geografia. Montagne, colline e pianure. Ma ci ha chiesto solo le pianure. Però io mi ricordavo solo il massiccio renano e il bassopiano sarmatico. No, la pianura padana non l’ho messa perché è troppo piccola. Ah, e poi quelle del nord...come lo Iutland.’

‘Giusto lo Iutland. Ragazze, dov’è lo Iutland?’

‘Aspetta...in America...ah, già, in Messico.’

Vero che non sono zone moltissimo frequentate nemmeno nei discorsi di famiglia, ma la prossima assonanza geografica da testare, dopo i cavalli di battaglia Bari-Bali, Tanzania-Tailandia-Tasmania, è diventata Iutland-Yucatàn.

giovedì 7 gennaio 2021

IL GUACAMOLE

La microba a cena che si strofina le mani fra loro.

‘Per favore. Ti stai pulendo le mani dal guacamole?’

‘No, lo spalmo.’

mercoledì 6 gennaio 2021

GIORNATA DI BEFANE E FATE

La giornata di oggi è tradizionalmente dedicata alla befana, quella vecchiarda un po' stramba che a cavallo di una scopa porterebbe dolci e doni nelle calze dei bimbi buoni. In senso lato, le befane sono delle signore un po' agée, non necessariamente garbate.

Ebbene, la giornata di oggi, più che da befane, è stata popolata da fate. Fata, l'amica antica SJ con cui le camminate tra i sentieri del parco sono diventate piacevole abitudine, nettare e sollievo dalle restrizioni sociali, occasione per raccontare e raccontarsi.

E poi le fate antiche, quelle che un tempo lavoravano con la nonna MM, che oggi, giornata perfetta, hanno indetto un get together su zoom. Così la nonna, dopo aver inutilmente precettato almeno due nipoti per l'assistenza tecnologica, si collega, con due minuti di anticipo (lei sperava almeno in una mezz'ora, è così che fanno le signore beneducate) e dal suo ipad cominciano a fiorire saluti e sorrisi di meraviglia. La meraviglia è tutta loro, di queste fate, alcune delle quali non più giovanissime, che hanno saputo nutrire il bisogno di relazioni antiche e solide, come le loro.

Che bella, la giornata delle befane e delle fate.


lunedì 4 gennaio 2021

LE ORE DI SONNO

 Le vacanze di Natale della zona rossa volgono verso la fine, verso quel catartico momento in cui non saranno più vacanze e si tornerà, sempre da propri appartamenti, su virtuali banchi di scuola. La scuola comincia la mattina sul presto, anche se non prestissimo, ma la luce spenta  delle sere prussiane della piccola infanzia cucciola è ormai un ricordo lontano.

In quel residuo di Prussia che rimane nei loro cuori, YY e XX segnalano la necessità di cambiare il fuso orario dello spegnimento della luce serale.

‘Guardate che fra tre giorni dovete ricominciare - seee, ‘ricominciare...magari! - ad avere il cervello sveglio e acceso alle otto del mattino, quindi se volete dormire di più tocca andare a letto prima.’

‘No, scusa. Il bello di poter dormire tanto è poter dormire DOPO, non prima.’

La logica inappuntabile dell’adolescenza.