giovedì 28 ottobre 2021

COME GLI ORSI

‘Pronto!’

‘Eh’

‘Pronto, dico. Ciao, microba, come stai?’

‘Bene.’

‘Mmhh. Ok, e a scuola. Avere fatto qualcosa di bello?’

‘È venuto Maurizio.’

‘È Maurizio è?…’

‘Lo psicologo.’

‘Ah, quindi avete parlato? Di che cosa?’

‘Naaa, mette la musica molle come la tua e ci fa dormire.’

Il potere della sintesi. Lo psicologo che li fa dormire come si fa con gli orsi quando si avvicinano troppo ai centri abitati.


martedì 19 ottobre 2021

È PASSATO SOLO UN MESE, EPPURE…

Il diario (di scuola) microbo è luogo da frequentare con cura. Nel giro di attimi da quando viene consegnato viene personalizzato in varie maniere, non necessariamente tendenti ad abbellirlo. Gli angolini di alcune pagine vengono strappati e diventano messaggi ‘in bottiglia’, (nascosti in palline o nelle penne biro), i compiti sono scritti a matita e qualche comunicazione arriva anche dai professori..

Come per esempio la grafia ampia ed elegante dell’insegnante di sostegno che descrive un comportamento microbo inadeguato. Lei sostiene che qualcuno ha fatto una battuta e l’ha fatta ridere, XX riflette sul fatto che altro che una risata, se il prof se ne è accorto con lei piazzata in ultimo banco e la mascherina sul viso. Tant’è, la comunicazione recita ‘Ride a più non posso.’

E questo segna l’inizio dei giri di giostra delle comunicazioni casa-scuola.


lunedì 11 ottobre 2021

ZOCCOLI E MUSO LUNGO, NON RIESCE A STARE SENZA

Dopo il rocambolesco ritorno delle cucciole dal maneggio sgarrupato dell’estate, sono passate varie settimane e la cucciola grande è in crisi di astinenza. Astinenza da quella relazione intima, profonda e quasi inaccessibile che lei ha con gli zoccoli e le criniere degli animali da sei quintali. Così, motu proprio, comincia uno screening ad ampio raggio dei manéggi della zona; ed essendo la zona Milano, naturalmente i manéggi in zona non sono. Si comincia con l’hinterland, vicino ma forse non così facilmente raggiungibile. Si inventa passaggi con amiche di amiche sconosciute, ma matte per i cavalli quanto lei, fa passeggiate nella pianura padana e lascia credito per i prossimi giri.

Identifica un nuovo maneggio il cui indirizzo recita ‘Milano’, telefona per prenotare una lezione e ci va in bicicletta, in un pomeriggio feriale, grazie all’assistenza di Google maps, che le permette di attraversare l’intera città sbagliando strada solo un paio di volte. Tempo di pedalata, 58 minuti one way. Si monta, lei recupera tutte le informazioni richieste e torna con comodo, sempre in bici, questa volta impiegando un’ora e un quarto perché era stanca. 

I cavalli però…maestosi, educati e altissimi.

Decide che questo sembra essere il suo nuovo posto a cui dare fiducia, cura e dedizione (oltre ad una discreta quantità di danari), ci trascina, in momenti successivi, XX e la nonna MM, che sempre meravigliosamente si è detta disponibile ad accompagnarla qualche pomeriggio risparmiandole la pedalata.

Così è incominciata l’epoca di Rappidon, Zazinaa, Dabella e Armonì con l’accento sulla i, che compongono il parco animali del pulitissimo e precisissimo maneggio sotto la tangenziale ovest, al polo opposto della città.


martedì 5 ottobre 2021

SATURNO CONTRO

La giornata di oggi, per XX, non finisce mai. È stata ingabbiata come scrutatrice di seggio elettorale. Il suo collegio è composto da: un private banker che non ha mai fatto il presidente di seggio, due universitarie che hanno votato una volta sola, la figlia di una poliziotta a guardia del seggio appena diciottenne (la figlia, non la poliziotta) chiamata in extremis per carenza di persone, e lei. Non può succedere molto di buono, e infatti. 

Al netto delle bizzarrie degli elettori e delle elettrici (soprattutto elettrici, in effetti) - da quella che esce dalla cabina con la scheda aperta e il voto in evidenza e cinguetta ‘scusi, ho sbagliato, me ne da un’altra?’, alla signora sessantenne che domanda come mai si vota con la matita che si può cancellare, XX avrebbe molta voglia di incontrare vis a vis i figuri che hanno fatto le regole di questo voto e i regolamenti dello scrutinio. 28 liste per il comune, per ciascuna una quarantina di candidati alcuni dei quali alcuni indicati con molti nomi e alias, tipo il nome da macho di Instagram o le assonanze Luca…detto Niki Pentola. A queste si sommano 13 liste di zona, una trentina di candidati ciascuna. I signori elettori e le signore elettrici sono creativi, dunque scrivono nomi simili, storpiati o di fantasia. Hanno scritto i nomi dei candidati della zona sulla scheda del sindaco, magari con una vocale diversa. E per ognuno ecco la squadra dello scrutinio che controlla le centinaia di nomi e nomignoli dappertutto. Non si poteva fare presto, no. Il tutto avviene sotto gli occhi vigili e distanti di un rappresentante di lista di una piccola minoranza battagliera. Rinchiusi nel seggio dalle 15, alle nove di sera si fanno consegnare una pizza. Alle undici di sera si rendono conto di aver contato in modo non corretto i voti disgiunti (o meglio, più che non corretto non compatibile con le tabelle fornite). Verso mezzanotte cominciano ad avere i poliziotti troneggianti sulla porta che mettono fretta. A mezzanotte e mezza due scrutatori del seggio accanto li raggiungono, impietositi, per dare una mano. Il tutto si conclude oltre le due del mattino.

Nel frattempo: XX è naturalmente impossibilitata a telefonare ma i mezzi di comunicazione alternativi hanno crashato a livello mondiale. Niente comunicazione con le cucciole in autogestione, una pioggia torrenziale e XX che ha dimenticato le chiavi di casa. YY anche esce in versione sottomarina per i suoi allenamenti consegna le chiavi al poliziotto all’entrata. La cucciola di mezzo all’arrampicata, cade e si rompe un piede. La palestra la accudisce, il prezioso Osteopata la visita e la accompagnano a casa in macchina. La lastra del giorno dopo rivela infrazione al malleolo, stampelle e fasciatura rigida.


venerdì 1 ottobre 2021

L’ETÀ MINIMA

La giornata di oggi, per XX, non finisce mai. È stata ingabbiata come scrutatrice di seggio elettorale. Il suo collegio è composto da: un private banker che non ha mai fatto il presidente di seggio, due universitarie che hanno votato una volta sola, la figlia di una poliziotta a guardia del seggio appena diciottenne (la figlia, non la poliziotta) chiamata in extremis per carenza di persone, e lei. Non può succedere molto di buono, e infatti. 

Al netto delle bizzarrie degli elettori e delle elettrici (soprattutto elettrici, in effetti) - da quella che esce dalla cabina con la scheda aperta e il voto in evidenza e cinguetta ‘scusi, ho sbagliato, me ne da un’altra?’, alla signora sessantenne che domanda come mai si vota con la matita che si può cancellare, XX avrebbe molta voglia di incontrare vis a vis i figuri che hanno fatto le regole di questo voto e i regolamenti dello scrutinio. 28 liste per il comune, per ciascuna una quarantina di candidati alcuni dei quali alcuni indicati con molti nomi e alias, tipo il nome da macho di Instagram o le assonanze Luca…detto Niki Pentola. A queste si sommano 13 liste di zona, una trentina di candidati ciascuna. I signori elettori e le signore elettrici sono creativi, dunque scrivono nomi simili, storpiati o di fantasia. Hanno scritto i nomi dei candidati della zona sulla scheda del sindaco, magari con una vocale diversa. E per ognuno ecco la squadra dello scrutinio che controlla le centinaia di nomi e nomignoli dappertutto. Non si poteva fare presto, no. Il tutto avviene sotto gli occhi vigili e distanti di un rappresentante di lista di una piccola minoranza battagliera. Rinchiusi nel seggio dalle 15, alle nove di sera si fanno consegnare una pizza. Alle undici di sera si rendono conto di aver contato in modo non corretto i voti disgiunti (o meglio, più che non corretto non compatibile con le tabelle fornite). Verso mezzanotte cominciano ad avere i poliziotti troneggianti sulla porta che mettono fretta. A mezzanotte e mezza due scrutatori del seggio accanto li raggiungono, impietositi, per dare una mano. Il tutto si conclude oltre le due del mattino.

Nel frattempo: XX è naturalmente impossibilitata a telefonare ma i mezzi di comunicazione alternativi hanno crashato a livello mondiale. Niente comunicazione con le cucciole in autogestione, una pioggia torrenziale e XX che ha dimenticato le chiavi di casa. YY anche esce in versione sottomarina per i suoi allenamenti consegna le chiavi al poliziotto all’entrata. La cucciola di mezzo all’arrampicata, cade e si rompe un piede. La palestra la accudisce, il prezioso Osteopata la visita e la accompagnano a casa in macchina. La lastra del giorno dopo rivela infrazione al malleolo, stampelle e fasciatura rigida.