lunedì 25 febbraio 2013

CONVERSANDO SULLA SEGGIOVIA

"Ecco, ecco, lì giù, proprio lì, lo vedi?"
"Che cosa?"
"Lì, proprio lì, la cucciola di mezzo mi ha fatto incastrare. Un po' nel fuoripista e un po' in neve fresca. Proprio lì."
"MMHH, e, tecnicamente, qual è la differenza tra il fuoripista e la neve fresca?"
"Nella neve fresca c'è l'ammucchio grandissimo di neve, mentre il fuoripista ha già i solchi. Certo che se finisci con uno sci nel fuoripista e l'altro nell'ammucchio di neve, poi è difficilissimo non cadere, perché gli sci vanno a due velocità diverse."
Certo. Il fuoripista e l'ammucchio di neve.

venerdì 22 febbraio 2013

PIERINO SECONDO LEI

"TI RA-CCON-TO LA TO-RIA DI PIE-RI-NO. ZE-RA UN RA-GNO."
"C'era un ragno. Ok. E poi? È finita?"
"SI. QUE-LA DE-LLI CO-RPIO-NI FA RI-DE-RI-SSI-MO."
"Ci racconti anche quella degli scorpioni? Ok, com'è?"
"ZE-RA U-NO CO-RPIO-NE: IIIIIHH. AHAHAHA."

mercoledì 20 febbraio 2013

RAGNI E ZANZARE E LUPI E ORSI E...

"Buon appetito. Avete voglia di raccontarci che cosa è successo a scuola di bello oggi?"
"Abbiamo fatto ginnastica. Lupi e orsi. Io ero lupo."
"Avete fatto due squadre, la squadra dei lupi e la squadra degli orsi?"
"No, c'era l'orso nella tana e i lupi in fila. Lui aveva le provviste e i lupi le rubano e le nascondono. Ma se il lupo ti prende, diventi orso."
"Certo. E l'orso ti ha preso e tu sei diventata orso?"
"No, io ero zanzara e il ragno mi aveva preso e allora sono diventata ragno."
"Ma non eri lupo?"
"Si, ma un'altra volta zanzara."
"Si, invece io sono stata pesce e gli altri erano la rete. Ma non mi hanno preso, quindi non sono diventata rete."
"Invece un'altra volta c'era il mago del ghiaccio e la maga del sole. Però un'altra volta ero un drago, e quando il maestro tocca la testa del drago lui fa UUUAAAAA  e sputa il fuoco e prende gli altri. Poi abbiamo fatto anche il serpente e l'aquila. L'aquila doveva prendere il serpente."
"E ti ricordi quando eravamo lo sparviero e le marmotte?"
"Si, tu eri marmotta."
...

mercoledì 13 febbraio 2013

MELANGE

Il cerchio, ampio e bianco, della sottogonna. Il viola, intenso e profondo, dell'abito lungo. Il lilla degli inserti di seta sintetica dell'abito. L'azzurro carta da zucchero dei pantaloni sotto la sottogonna. Le zampe, marroncine, del cappello da pastore tedesco lunghe fino all'ombelico. Il grigio topo del "ZU-BBO-TTO DA NE-VE". Il nero del muso del cappello a forma di pastore tedesco peloso. Il bianco brillante delle scarpe da ginnastica. Il rosso acceso dei guanti ciascuno con cinque faccine alla fine delle cinque dita. Oggi era la festa di carnevale, a scuola. Ti sentivi elegantissima.

venerdì 8 febbraio 2013

L'OVIRAPTOR E IL BUDINO AL CIOCCOLATO

Compito per lunedì 11 febbraio: ricerca di gruppo, con Liluz. Dinosauro: oviraptor, da fare al computer.
La creativa maestra di terza elementare ha assegnato, nel tentativo di incentivare il lavoro di gruppo anche con i compiti a casa, una stimolante ricerca: a ciascun gruppo un differente dinosauro, da descrivere, raccontare e rappresentare. Alla cucciola grande sono capitati il dinosauro oviraptor, che vuol dire ladro di uova ma alla fine hanno scoperto che le uova con cui lo hanno sempre ritrovato erano le sue, e come compagna di ricerca la più che frizzante Liluz.
In un pomeriggio che già dall'inizio  si presentava impegnativo, XX va dunque a recuperare le cucciole + Liluz e viene accolta da richieste di vario genere:
"Possiamo comprare le chiacchiere?"
"Ma quando facciamo la ricerca, possiamo anche giocare un po': sai che non so stare tanto ferma..." (Si, lo sa, ahimé)
"Iiiihhh, guarda: NON mi chiedere che cosa è successo, è esploso il budino nel cappello!" (Il cappello: bianco, di pelo e a forma di orso polare, ndr).
La ricerca sul più controverso dinosauro del cretaceo è stata scritta dalla cucciola grande al computer di YY (con cui XX non ha particolare familiarità), illustrata da una recalcitrante Liluz che ha ricalcato più di un esemplare di oviraptor con il cestino pieno di uova rubate, (con il buio XX è stata costretta ad appiccicare una torcia fuori dalla finestra per permettere una precisa visione del disegno da ricalcare oltre le cinque del pomeriggio), assemblata da entrambe con chilometri di scotch, letta con orgoglio al papà di Liluz e finalmente archiviata come mission accomplished. Nel frattempo XX stava facendo la terza lavatrice del cappello di orso nel tentativo di rimuovere i residui di budino al cioccolato (che non è ancora chiaro come abbia potuto esplodere in un cappello), la cucciola di mezzo commentava ogni passo della ricerca e dell'oviraptor mentre confezionava una bambolina a forma di nonna con un cucchiaino del gelato e mentre la nonna MM trapiantava primule con la microba. Microba che, una volta rientrata con i capolavori fatti a scuola non ha più smesso di parlare, tanto per cambiare.

mercoledì 6 febbraio 2013

IL DOLORE, LA SPERANZA E LA MAGIA

È un pomeriggio triste, adombrato dalla notizia della perdita dell'adorato nonnogiulio, nonno dell'amichetta ELE. La speciale Sara, mamma di ELE, figlia brillante, simpatica e travolgente del carismatico nonnogiulio, colui che al mare comprava una caramella per ciascun bambino, che raccontava storie appassionanti a occhi e bocche cucciole spalancate dall'incredula meraviglia, ebbene questa splendida donna mamma attenta ed empatica delle due specialissime ELE e Tins, ha attraversato il giorno più buio. E racconta con il cuore spezzato che spiegare la morte, così spaventosa e definitiva, alla geniale ELE  è stata la cosa più difficile della sua vita.
"Comunque non ti preoccupare, so già come fare. Chiederò a Babbo Natale di di non portarmi più, mai mai più, nemmeno un piccolo regalo. In cambio, mi può riportare il mio nonnogiulio."
"ELE, temo che nemmeno Babbo Natale potrà mai fare una simile magia. Il tuo speciale, forte, carismatico ed appassionante cantastorie nonnogiulio lo troverai dentro di te, con il suo ricordo, le sue parole, quel pezzetto di lui che sei diventata; quando aprirai il tuo cuore lui ti verrà a trovare e tu riscoprirai la persona speciale che è stato per tutti noi."
Un abbraccio stretto a Sara, Simone, ELE, Tins e alla loro nonna nel ricordo di un uomo forte e speciale, che ha attraversato come un sorriso gioioso le pigre ma frenetiche giornate di vacanza dei Noicinque.
Ciao, nonnogiulio.