venerdì 30 dicembre 2011

HA OSATO

In una bella giornata di sole tiepido nonostante il calendario, XX ha preso il toro per le corna (o le cucciole per le orecchie) e ha trascorso una giornata di festa al festoso villaggio di Natale del comune di Milano, dopo essere state a vedere la divertente mostra della Pixar, in cui ricordi e bozzetti di cartoni animati di sono mescolati tra lo stupore e la meraviglia dei ricordi di tanti personaggi amati. La sfida si è composta di una serie di round tra i quali quello di uscire di casa a metà mattina con le tre cucciole opportunamente vestite per affrontare una giornata outdoors è stato soltanto l'inizio. La microba infatti si è presentata con un cappello di sangallo molto estivo ed un numero imprecisato di guanti spaiati, e soltanto dopo aver provato tutto il guardaroba che neppure in un negozio di modista si è raggiunto un accordo su un cappellino leggero ma almeno un po' più invernale. Alla mostra le cucciole sono stante ipnotizzate da alcuni inediti cortometraggi, mentre la microba annunciava allegra di dover fare pipì e XX fendeva contromano una folla fitta con la microba in braccio per sentirsi dire dall'omone della sicurezza che per la toilette bisognava aspettare almeno dieci minuti perchè era in corso la pulizia. XX avrebbe tanto desiderato che l'omone della sicurezza potesse spiegare direttamente la questione alla duenne senza pannolino. Recuperate le altre cucciole, il resto della sfida è stato dire no a moltissime attività - no alla giostra, no agli autoscontri, no al salta-salta, no al pattinaggio su ghiaccio, no al trucco dalla scuola di circo. Alcuni circostanziati negoziati l'hanno però portata a cedere su alcune richieste come i pony, il bruco con la neve e i nuovi giochi montati al parco. Nuovi giochi dei quali la cucciola grande ha anche rischiato di essere fatta prigioniera, essendosi infilata in un'altalena dei piccoli, ma proprio piccoli, ed essendone emersa, dopo svariati tentativi, soltanto grazie all'azione congiunta di XX con altre due mamme lasciando temporaneamente in pegno all'altalena i pantaloni, le mutande e due scarpe.
La giornata, entusiasmante per tutte, si è conclusa a casa nel tardo pomeriggio con una conta in corso sul numero di avvistamenti di Babbi Natale dal tram. Anche YY è rientrato sereno grazie alla settimana di vacanza che li aspetta, finalmente, tutti insieme.

mercoledì 28 dicembre 2011

IL MOLLUSCO CONTAGIOSO, GLI AMICI E IL REGALO SBRICIOLATO

Seconda giornata al femminile, con XX a casa con le tre cucciole da impegnare nelle attività più svariate per arrivare a sera. Quest'oggi, con grande sollievo, l'amica DD con Gaiabionda e LUCA hanno accettato un invito per un pranzo e pomeriggio insieme. Così i cinque minuscoli si sono scatenati con pitture di ogni tipo, colori e tecniche creative nella realizzazione di una vera e propria galleria d'arte. Al termine delle operazioni, nonostante opportuno grembiule, il canarino Titti giallo canarino che campeggiava sulla maglietta della microba assomigliava molto di più a Calimero che a Titti.
"Care mamme, dopo una visita di controllo dal pediatra, a NY è stato diagnosticato il mollusco contagioso. Si tratta di un virus che crea piccoli ponfetti morbidi sulla pelle, che vanno asportati per evitare il contagio, che avviene attraverso il contatto. Vi pregherei di verificare se anche i vostri bimbi ce l'hanno."
Questo il terrificante testo di una mail ricevuta da XX nel corso del pomeriggio a base di amici e pittura.
A coronamento della giornata, la microba in un impeto di energia arrabbiata ha sbriciolato il dono che Babbo Natale, proprio lui, aveva portato, dietro specifica richiesta, alla per nulla vanitosa cucciola di mezzo: "un cuore con dentro me disegnata e con tutti i cuoricini" (nello specifico un portafotografie, con foto molto fotoritocccata, con cuoricini che si muovono nell'acqua come la neve nelle elegantissime palle di neve souvenir). Ebbene, non essendo stato sottoposto, il suddetto cuore, ad alcun crash test, XX ha trascorso metà pomeriggio a raccogliere minuscoli ed innumerevoli cuoricini appiccicati al pavimento, a consolare un'inconsolabile cucciola di mezzo con il mollusco contagioso nel cuore e il terrore di controllarne l'eventuale presenza.
Ed è la seconda giornata di vacanza.

domenica 25 dicembre 2011

ESTATE E INVERNO

"Quindi come fa, Babbo Natale, ad arrivare dai bambini in tutta l'Italia?"
"Dunque, diciamo che è un po' magico, altrimenti non avrebbe le renne che volano. E poi perchè solo in Italia, non va a dare i regali anche ai bambini di New York, per esempio?"
"Si, si, a New York si. Però, hai presente quella riga della terra che la taglia in due? Ecco, sotto non ci può andare perchè adesso è estate."

DUE, OTTO, SEI, UNO

In un giorno di Natale allegro e spensierato, in cui le cucciole hanno ricevuto e donato con gioia e serenità. Al tramonto, quando ormai è buio in uno dei più brevi giorni dell'anno, tutte hanno fatto pressione per andare a collaudare i neo-pattini a rotelle della cucciola di mezzo. Pattini che non potevano essere che di un bel color rosa confetto acceso e corredate di ginocchiere e gomitiere in tinta.
L'aritmetica del collaudo: due pattini, rosa confetto; otto ruote totali, verdi e trasparenti, in linea e che girano parecchio veloci (ma dov'è finito l'attrito?); sei piedi cuccioli che, contemporaneamente, hanno tentato di infilarsi gli stessi due pattini (soltanto dopo aver deciso dei rigidi turni il collaudo ha potuto avere luogo) - naturalmente la taglia dei pattini era unica, ma sono stati comunque indossati in un range di dieci numeri di piede; uno, soltanto, il freno disponibile. Comunque sostituito più che efficacemente da ginocchia, gomiti e sederate. Buon Natale.

giovedì 22 dicembre 2011

LE FORME E LE FORMINE

Colazione, ore 7.25.
"Sapete che a scuola sono arrivate delle nuove formine?"
"Formine di che cosa?"
"Di forme. Un ovale, un tondo. Forme così."
"Che cosa avete fatto con le formine?"
"Ho disegnato un pesce degli abissi."

martedì 20 dicembre 2011

IL CERTIFICATO DEL CORAGGIO

Coraggio, ci vuole coraggio. Per affrontare una doppia vaccinazione a cinque anni, una puntura in ogni coscia, dopo essere rimasta per oltre trenta minuti a meno due gradi in attesa che aprisse il centro vaccinale, tutto perchè una troppo ansiosa XX ti ha costretto ad uscire all'alba, anzi prima dell'alba, e con l'abbigliamento assolutamente inadatto (ma che nessuno ha avuto il coraggio di contestare) costituito da abitino di lana, l'unico del guardaroba, calzamaglia e ballerine. Coraggio, ci vuole coraggio. Per uscire prima dell'alba in bicicletta, quando la protezione civile lancia un allerta gelate, caricando una frizzante cucciola di mezzo sulla bici per precipitarsi al centro vaccinale, non proprio vicinissimo, ed essere i primi ad essere punti.
Coraggio, ci vuole coraggio. Per affrontare, oltre al freddo polare, il traffico dell'ora di punta e arrivare appena in tempo, qualche attimo prima del suono della campanella, alla scuola materna che non si aveva avuto il tempo di avvisare del ritardo, per scaraventare una semicongelata ma coraggiosa e plurivaccinata cucciola di mezzo dalle sue accoglienti maestre.
Coraggio, ci vuole coraggio. Per prevedere la vaccinazione il giorno prima della festa di Natale in cui canti, giochi e ricchi premi sono previsti per tutti i bambini della scuola.
Coraggio, ci vuole coraggio. E proprio il coraggio di una meravigliosa cucciola di mezzo è stato premiato dal certificato ufficiale di coraggio con tanto di timbro e firma del dottore.
Peccato che ora la coraggiosa giaccia febbricitante nel suo letto senza alcuna previsione di quel che sarà domani.

domenica 18 dicembre 2011

GRAMMATICA

Analisi grammaticale, classe seconda A, quaderno di italiano della cucciola grande.
Luisa: nome proprio di persona
fazzoletto: nome comune di cosa
zia: nome comune di persona
tazza: nome comune di cosa
gattino: nome comune di animale
Giacomo: nome proprio di persona
latte: nome comune di cibo
.. cibo???

sabato 17 dicembre 2011

BANGKOK, THAILAND, LE DIECI COSE

Le dieci cose di Bangkok che XX non vede l'ora di raccontare alle tre cucciole, che non sapeva nemmeno lei o non ricordava, sono:
uno: esiste uno sky-train, una sorta di metropolitana alta che attraversa tutta la città; nessuno lo direbbe, ma ė efficiente come e più di quella di Milano, e funzionano anche le macchinette automatiche per i biglietti (a differenza di quella di Milano)
due: i taxi sono di un bel color fucsia intenso che farebbe la grande felicità della cucciola di mezzo
tre: la maniera più rapida - ed incosciente - di spostarsi per brevi tratti ė saltare su uno scooter taxi, i cui spericolati guidatori indossano una pettorina dello stesso color fucsia intenso, che farebbe sempre la felicità della cucciola di mezzo
quattro: si vociferava che la città, dopo l'alluvione, fosse rimasta piena di serpenti; in realtà XX non ne ha avvistato, grazie al cielo, nemmeno uno, mentre i roditori normalmente predati dai rettili sono più che abbondanti
cinque: in Thailandia corre l'anno 2554, quando si guardano le date di scadenza degli snack del minibar dell'hotel si resta un po' sorpresi
sei: si guida a sinistra come in Inghilterra, e quando ci si trova su uno scooter fucsia, con un autista incosciente con pettorina fucsia che "strisciola" dove non oserebbe neppure Valentino Rossi (alla velocità di Valentino Rossi, peraltro), il cervello per difesa comincia a vedere tutto fucsia anche lui
sette: anche alle cene più internazionali è una sfida empia trovare qualcosa di commestibile di diverso dalle zuppe bollenti e piccantissime - ieri a XX hanno servito, con grande eleganza, una zuppa brodosa in cui galleggiavano ravioli, peperoncino, zucchero, spinaci e aglio
otto: mentre qualche anno fa poteva capitare di vedere gli elefanti in città, ora se chiedi qualcosa in proposito ti guardano come se venissi da Marte
nove: i bambini hanno l'uniforme della scuola e vanno a scuola da soli, in metropolitana, viaggiando per chilometri
dieci: pur di non infastidirti i deliziosi tailandesi dicono sempre di sì, anche se vogliono dire no, anche se non hanno capito una sola parola della conversazione, tanto poi tutto di aggiusta, e anche la nostra occidentalissima fretta di smorza in un sorriso sincero e sereno.

giovedì 15 dicembre 2011

BANGKOK, THAILAND

Bangkok, Thailand, ore 6.15: una frizzante XX esce, tappetino in spalla, per avviarsi alla scuola di yoga più vicina, unica in città, sorprendentemente distante soltanto due minuti a piedi. Vede i cappelli con i brillantini dei concierge, l'elmetto e il pantaloni fatti con un pareo dell'addetto a chiamare un taxi che non le serve, vede le palme pesantemente arricchite di brillantini blu e verdi, non si capisce se per il Natale o per fare allegria, vede il parcheggiatore in divisa fischiettare una canzone che ascolta alla radio.
Bangkok, Thailand, ore 13.30: impossibile avere un break dagli innumerevoli incontri, ma XX riesce a ritagliare una manciata di secondi per il consueto e quotidiano video saluto alle cucciole con Skype, coinvolgendo nell'operazione un sempre allegro MarMer, di cui la cucciola di mezzo è ormai perdutamente innamorata dopo la trasferta comune a New York. Nel corso del collegamento le cucciole fanno le linguacce e MarMen si pettina.

sabato 10 dicembre 2011

HELLO HELLO

"Pronto, ciao nonna MM, come stai, come state, la microba fa la bravissima, vi divertite?"
"Siii, certo, ci facciamo un sacco di risate. Aspetta che la microba ti vuole raccontare, te la passo, ciao."
"ZI-ZO, DU-E PI-NE. ON-DA, MA-HE." (=nel corso di questa meravigliosa vacanza con la mia meravigliosa nonna, vacanza che però non posso fare a meno di considerare un ripiego visto che non avete avuto il coraggio di portarmi con voi e per questo conto di farvela pagare parecchio, nel corso di questa vacanza, dicevo, almeno mi godo uno splendido mare della costa azzurra. Questa mattina ho avuto la fortuna di imbattermi in un riccio spiaggiato, che con le sue due spine, visto che era un po' spelacchiato, mi ha punto una scarpa. Poi un'onda più grande delle altre l'ha riportato al suo ambiente naturale, il mare, anche se ritengo fosse già passato a miglior vita.)
"U-PA ZAL-LA CA-VA CA-VA. ZA-ZI. AN-CHE DE-DE." (=oltre al già citato riccio di mare, la mia attenzione è stata attratta anche da una piccola ruspa gialla situata di fronte al grand hotel. Attività principale della ruspa ė naturalmente quella di scavare, e scava scava, la ruspa tira su un mucchio di sassi. La ruspa gialla è coadiuvata nella sua attività anche da una ruspa verde, decisamente meno interessante. Inutile dire che costringo la nonna MM a passare le giornate in devota osservazione le due ruspe.)
"Che meraviglia, microba, hai visto un riccio e una ruspa gialla! - i suggerimenti erano stati forniti dalla nonna MM come ausilio alla traduzione della lingua misteriosa, che nonostante il passare delle settimane resta più misteriosa che mai, soprattutto al telefono, soprattutto a un oceano di distanza, soprattutto alle sei del mattino - Noi invece abbiamo visto i grattacieli, i dinosauri ma finti, le farfalle e la statua della libertà. Direi che non possiamo competere."

venerdì 9 dicembre 2011

LA GRANDE MELA E I GRANDI DINOSAURI

Nella giornata di lavoro più matto e disperatissimo, YY e cucciole hanno trascorso un numero imprecisato di ore nell'immenso museo di storia naturale. Fortuna ha voluto che, accanto alle installazioni permanenti, una delle mostre temporanee fosse proprio sui dinosari più grandi del mondo, le cui enormi ricostruzioni facevano capolino dall'alto (molto alto) al di sopra degli alberi, anch'essi ricostruiti.
Il caso ha anche voluto che, nonostante la fobia di YY per le farfalle, esse facciano parte della smodata passione della cucciola grande per ogni forma di animale; sempre il caso ha voluto che un'altra delle mostre temporanee del museo fosse proprio l'oasi delle farfalle, in cui esemplari meravigliosi svolazzano ovunque con le loro belle ali colorate mentre gli affascinati visitatori camminano qua e là cerando di evitarle. Evento della giornata, le innumerevoli fotografie scattate in ogni anfratto del museo (compresa una ad una farfalla con proboscide arrotolata), ma soprattutto la nascita, appena il giorno prima, di due farfallini neonati. La nursery delle farfalle, altro che luci e grattacieli.

martedì 6 dicembre 2011

ON FLIGHT

È arrivato, finalmente, il momento di partire. Il momento di sfruttare un'occasione unica, di conciliare le gioie familiari con un lavoro un po' giramondo. Insomma, i quattro quinti della famiglia Noicinque sono partiti per New York.
Finalmente sistemati nella fila 31 (di trentacinque, ma erano i posti più avanti possibile), sfasata al centro con fila 32, comincia una raffica di domande.
"Guarda che la hostess ha detto di stringere di più la cintura."
"Chi è la ote?"
"Le hostess e gli steward sono le persone che aiutano i passeggeri a sistemarsi, ci assistono e ad esempio se abbiamo sete, è a loro che chiediamo un bicchier d'acqua."
"Ah, gli inservienti!"
Con tempismo ancora una volta chirurgico, la cucciola grande dedice che deve fare pipì proprio quando i vassoi del cibo sono alla loro espressione massima. Viene dunque invitata da XX ad andare da sola: lei prima sbaglia porta infilandosi nello sgabuzzino riservato all'equipaggio, poi non riesce ad aprire la porta dell'ampia toilette e quando ce la fa qualche empatico passeggero che ha assistito alla scena accenna un timido applauso per la riuscita dell'operazione.
Dopo aver rovesciato un bicchiere con nonchalance addosso a YY, oltre ad aver commesso una serie di gravi infrazioni alla buona educazione, una sorridente hostess propone proprio a YY di compilare un questionario per la customer satisfaction. XX spera ardentemente che YY sia, in questa occasione, almeno un po' bugiardo.
Il volo si protrae un'ora oltre la già lunga durata prevista causa un forte vento contrario sull'oceano atlantico, le cucciole non hanno dormito un solo minuto estasiate dai film in libertà e ipnotizzate da giochi elettronici spara-mostri, hanno ricevuto il permesso di visitare la cabina di pilotaggio mentre una delusa XX veniva invitata ad attendere ben più indietro delle file della classe business.
Una volta arrivati, viene loro sorprendentemente concesso di saltare gran parte dell'interminabile fila all'immigration, attesa che inganneranno aspettando gli amici e colleghi (che non hanno avuto la fortuna di saltare la fila) persi in chiacchiere con l'autista tagiko che li porterà nella city.
Viaggio emozionante, grande eccitazione, tutti a letto alle otto di sera.

domenica 4 dicembre 2011

GENIALE ED EMOZIONANTE

La lingua del silenzio. Le canzoni e le risate di un appassionante spettacolo teatrale. Insieme. Il riuscitissimo spettacolo al quale la mamma in gambissima di un compagno della cucciola grande ha invitato, in una fredda e nebbiosa domenica pomeriggio di dicembre la classe seconda A. I bambini, all'inizio un po' spaesati per la location nuova, si sono divertiti ed emozionati allo spettacolo concepito per superare le barriere sensoriali. Si è molto riso, ballato, cantato, si sono imparate molte nuove parole in LIS, ma soprattutto XX, con le altre altrettanto emozionate mamme, si è accorta che è possibile. Ė possibile essere stimolati nel silenzio, è possibile riderete ballare e cantare con il corpo divertendosi un mondo, è possibile far cantare la canzone di Pinocchio ad una cinquantina di scatenati genitori e nonni, è possibile rendere una festa di compleanno memorabile. Grazie, Mò, donna forte e meravigliosa.

venerdì 2 dicembre 2011

FORSE NON TUTTI SANNO CHE...

La nonna MM ha compiuto gli anni, un compleanno importante.
XX, con la complicità segreta e carbonara delle amiche speciali SIL e LAR, ha organizzato una festa a sorpresa con trenta e oltre partecipanti entusiasti e in aria di complotto.
Le cucciole cospiratrici hanno contribuito al complotto formalizzando, dopo una serie interminabile di prove generali, un invito alla nonna MM a cui nessun umano avrebbe potuto dire di no.
La nonna MM, inconsapevole, fino all'ultimo momento ha rischiato di mandare all'aria un'organizzazione di settimane. Per evitarlo, XX le ha imprudentemente offerto una soluzione motociclistica (nella speranza di deciso diniego). La ginnica nonna MM ha invece accettato con gioia e si è fatta scorrazzare in scooter all'ora dell'aperitivo da una terrorizzata XX.
La cucciola grande ha letto, con sapienza e grande successo di pubblico, una piccola poesia.
La cucciola di mezzo ha intrattenuto amorevole conversazione sulla differenza genetica tra maschi e femmine con LLL, amica di infanzia di XX dotata di impareggiabile simpatia.
La microba, anche se nessuno se n'è accorto, ha eluso la sorveglianza e si è infilata nelle cucine del locale al piano di sotto con in bocca un numero imprecisato di mozzarelline fritte. Rinvenuta sana e salva da un cameriere.