venerdì 30 aprile 2021

SIETE PROPRIO BRAVI

Oggi è il D-day, la conclusione delle due vaccinazioni anti-COVID alla nonna MM. Se possibile, l’esperienza è ancora più lieta della precedente. Nemmeno un secondo di coda all’accettazione, i volontari sorridenti, in un totale di 22 minuti (compresi i 15 di attesa dopo il vaccino) è tutto fatto. Copertura massima tra una settimana. E nello stanzone dell’attesa, quello pieno di chiacchiere leggere e di sorrisi, di sono due bacheche per i messaggi degli ‘utenti’.

La nona MM scrive, con la sua inconfondibile scrittura morbida che si è fatta più grande con gli anni, il suo messaggio.

‘Siete proprio BRAVI. Grazie di (cuore disegnato, alla maniera degli emoticons). Firmato: MM’

È vero. Siete proprio bravi.


martedì 13 aprile 2021

PER TERRA

 La naturale e radicalissima propensione a non curarsi del resto del mondo, salvo il comparto equino-canino, accanto alle restrizioni legate alle pandemia, stanno facendo sì che l’immagine del mondo della cucciola grande sia assolutamente unica e non rispondente alla realtà. Non si capisce da dove derivi le spannometriche informazioni relative a quel minimo di attualità - che cosa sta succedendo nel mondo che sarà il loro, come si può cominciare a migliorarlo fin da subito.

Sul tema visita Ursula von der Layen in Turchia: ‘Ah, si, non c’erano le sedie e si è seduta per terra.’

Non che sia andata proprio così, anche se un bel sit-in di protesta formale avrebbe potuto forse scardinare qualche regola del patriarcato.

Chissà...che abbia ragione lei?

domenica 11 aprile 2021

I COLORI SULLE MANI

A settimane alterne, la cucciola grande va a scuola. A settimane alterne, si veste o meno (nei momenti domestici indossa controvoglia dei leggings che fanno da pigiama, da abbigliamento sportivo e da seconda pelle). A settimane alterne, le unghie delle sue meravigliose e lunghissime mani assumono tutte le sfumature dell’arcobaleno - quasi, in realtà, perché XX continua fieramente ad opporsi al rosso fuoco. Così ogni quindici giorni la metamorfosi avviene in una sedicenne che finalmente appare gioiosa e aperta al mondo. In questo discorso di mani, unghie e colori, la conversazione ospita un inedito YY. 
‘Ma guarda...hai fatto le unghie - color pervinca, ndr - a punta...’ 
‘Non sono a punta, sono a mandorla.’ 
‘Toh...io conoscevo gli occhi, a mandorla.’ 
La meraviglia di YY nel suo universo al femminile.

venerdì 9 aprile 2021

LA FINE DELL’ATTESA

Il numero della conferma diverso da quello di tutte e due le tue prenotazioni, quelle che il sistema della regione all’avanguardia ti ha permesso di fare (perfino sul sito di Topolino, se inserisci la stessa mail ti dicono che sei già registrato). Comunque la conferma alla dose di vaccino, quella che ti spetta e hai atteso da due mesi, è finalmente arrivata. 

Partiamo con un discreto anticipo, immagino che non avrai dormito per l’eccitazione - invece hai dormito benissimo - l’addetto al parcheggio ti vede pimpante e ci indica il posto più lontano.

Dirigendoci verso un tendone trasparente cominciamo ad incrociare, mentre escono, teste canute dal cui sguardo traspare sollievo misto ad orgoglio, soddisfazione e una punta di vittoria. Si vede qualche stampella e qualche bastone qua e là, alcuni sono accompagnati da cinquantenni incravattati (o no), e io comincio a commuovermi nel vedere che si, forse allora è possibile uscirne. Forse.

I cartelli con un fiore rosa, un percorso guidato da frecce verdi a terra, una coda che sembra lunghissima e scorre in un attimo, la lista dei farmaci che prendi, volontari sorridenti che danno indicazioni. ‘Ambulatorio 15’. L’ambulatorio 15 è grande poco più di una doccia, è il primo di una fila di molti, è ‘chiuso’ da una tenda (che sembra una tenda da doccia, appunto), contiene un attaccapanni, una sedia, un computer e Lorette. Lorette ha la erre francese e treccine da urlo, chissà qual è la sua storia. Adesso è una dei molti giovani medici arruolati alla grande macchina logistica della vaccinazione di massa. Ti chiede di scoprire il braccio sinistro, fa un’iniezione rapida e raccomanda un po’ di paracetamolo se ti viene la febbre. Non ci credi, che ti venga la febbre. E nemmeno io. Prossima dose tra tre settimane.

Ci sediamo nella sala di attesa, per 15 minuti si rimane ad assicurarsi che non ci siano immediate razioni gravi. Nella sala girano signore attempate in camice a fare compagnia e regalare un sorriso a chi li passa da solo, quei 15 minuti.

‘Quanti anni ha?’ ‘78’ ‘Io 74’ ‘Mi chiamo Iolanda.’ ‘Ah, come la mia amica della banca che mi aiuta sempre.’ ‘Scusi, dove trovo la toilette?’ ‘ Venga, l’accompagno.’ Cose così, discorsi di niente ma forse di tutto, che mostra come abbiamo voglia di essere insieme. A distanza, con la mascherina. Ma il bisogno di una parola ascoltata è davvero fortissimo.

Così scadono i quindici minuti, anzi facciamo venti, un saluto grato alle volontarie e diligenti seguiamo la freccia per uscire, come molti che avevamo visto entrando.

Piango un po’ di nascosto, mi dici ‘Ma vaaaa’, nel cuore la gratitudine per la scienza, per chi ha fatto ricerca su questo tipo di vaccini a partire dalla Mers in Korea nel 201, gratitudine verso tutti i piccoli ed innumerevoli pezzetti di persone, di attività e di impegno dietro quei due ml di liquido trasparente, attraverso cui, per la prima volta, ci sembra di poter cominciare a sperare che, tra non troppo tempo, potremmo uscirne.

Che bella giornata, mamma, questo nove di aprile.

lunedì 5 aprile 2021