mercoledì 29 luglio 2015

SI MA DOMANI...

Vacanze finalmente. Il tempo dilatato, le giornate tranquille senza occhi all'orologio, le onde del mare, mosso e impetuoso da giorni, la spiaggia e i gusti familiari. In questi giorni finalmente meno frenetici, XX decide di mettere alla prova alcuni dei recenti insegnamenti della sua ricerca interiore, che oltre a una speciale luce sul cuore insegna anche, prodromico a pratiche più strutturate, un rilassamento guidato alla portata dei bambini.
Nella speranza di condividere questa nuova condizione con le bambine, XX conduce, con un testo piuttosto preciso, circa cinque minuti di rilassamento guidato, le cucciole nei loro letti e nel cuore di XX la certezza di un sonno immediato, soprattutto dopo l'infinito bagno nelle onde alte del pomeriggio. Il rilassamento si è invece concluso così: "mamma...si, bello...ma domani ci leggi Peppa Pig e la fatina dei denti?"
In effetti, non c'è gara.

martedì 14 luglio 2015

IL MOLLUSCO CONTAGIOSO DAVVERO?

La cucciola di mezzo, ormai è chiaro, non solo ha sviluppato una certa tendenza al melodramma, ma riesce a cacciarsi nelle peggio situazioni pungenti. Dalle ortiche alle meduse passando per i microscopici esserini marini brucianti, è sempre stata lei il bersaglio di tante divertenti amenità. Ebbene, prima di partire per la montagna - oltre due settimane fa - la cucciola mostra perplessa un brufolo sulla pancia, dichiara di averlo pastrugnato un po' e a settimane di distanza i brufoli bollosi sembrano essersi moltiplicati raggiungendo il naso, le gambe e la schiena. La nonna MM, non paga delle "vacanze" al mare, si offre di portare lei e una microba con verruca sul piede dalla pediatra d'ordinanza. Verdetto: mollusco contagioso, probabilmente mischiato con impetigine bollosa. la dottoressa non è sicura, però, il caso è complesso. Meglio andare da un dermatologo che tolga anche l'orrenda (e sempre più grande, nonostante i crio-trattamenti) verruca microba.
Intanto, niente piscina del centro estivo, ovviamente, per evitare di contagiare di mollusco tutti gli amici ancora rimasti in una bollente città.

lunedì 13 luglio 2015

I SORRISI BRILLANTI

In un prevacanze forsennato come poche altre volte, dopo che XX ha attraversato fusi orari come fette di anguria, dal Giappone al Brasile in due settimane passando per una di quelle giornate inglesi, loro, le cucciole, sono finalmente tornate. Sono tornate da una vacanza rilassata e divertita con la super nonna MM, abbronzatissime e sorridenti (YY le ha individuate dal balcone soltanto grazie ai denti bianchissimi su visi molto, molto scuri) le tasche piene di sassi, per citare Jovanotti, ma dipinti. Dipinti dalle forme suggerite dalla forma del sasso stesso, un becco di papera o un grazioso riccio, ma anche decorati di arcobaleni e paesaggi o gocce astratte multicolori. Hanno allestito la mostra dei sassi, l'hanno aperta in onore degli zii FF e PP in visita con il microscopico e pacificissimo neonato cuginetto Edo al quale hanno dispensato carezze inaspettatamente delicate e sorrisi a tuttidenti. Sono andate a letto con molto ritardo rispetto alle più pessimistiche previsioni facendo ritornare una casa silenziosa e ordinata decisamente chiacchierina, se non rumorosa, e parecchio più creativamente disordinata. Bentornate, cucciole dai sorrisi brillanti.

mercoledì 1 luglio 2015

UNA GIORNATA DI QUELLE

Il periodo prevacanze si prospetta caldo e frenetico come mai prima: appena dopo la trasferta asiatica, il tempo di toccare il muro in ufficio e XX è chiamata a ripartire, destinazione UK, senza potersi godere neppure un po' una casa silenziosa e la calda compagnia di YY con le cucciole in trasferte varie. Il volo all'alba, la sveglia prima dell'alba, l'aeroporto intasato di vacanzieri e gite scolastiche, il volo in ritardo di due ore, l'arrivo in una Londra bollente del giorno più caldo dell'anno. E poi, naturalmente, la prima riunione saltata causa ritardo del volo, il congresso a cui deve partecipare in centro che più centro non si può, ci possiamo andare soltanto in metropolitana, ci mettono oltre un'ora e mezza in un caldo che nemmeno a Tunisi.
XX fa la sua parte di conferenza, le pongono una domanda polemica a cui risponde polemica a sua volta, riprendono la metropolitana nel solito clima bollente per recuperare l'auto, in custodia all'aeroporto.
Da qui partono alla volta di Trowbridge, tempo stimato due ore e mezza ma nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie e senza traffico. Di ore ne impiegano quattro e mezzo, sembra il tempo dilatato dell'India, alla guida una giovane e simpatica ragazza italiana che ha imparato a guidare a destra e vorrebbe continuare a farlo. A circa sei metri dalla meta, mancava soltanto un ponte da attraversare, dei lavori stradali impediscono l'accesso e soltanto lo charme della fanciulla ha permesso che gli orsi che stavano lavorando li lasciassero passare.
Naturalmente l'ora era tarda e la cena non è più servita, dunque tocca riprendere l'auto in cerca di cibo. Dopo una rapida e distesa cena messicana, XX con i colleghi ritorna all'hotel, tipicamente inglese, in mezzo alla campagna. Fa ancora caldo, ormai fanno diciannove ore di veglia e tutti non vedono l'ora di andare a dormire. Peccato che l'ingresso sia chiuso, il numero da chiamare per farsi aprire suoni a vuoto e nei dintorni non ci sia anima viva. Dopo aver valutato, nel corso dei successivi tre quarti d'ora, le ipotesi più fantasiose spaziando dal dormire in macchina al cercare un hotel nei dintorni (che naturalmente è risultato pieno), dal chiamare la polizia al fracassare il vetro della porta con una valigia, un altro ospite finalmente li sente e li fa entrare da un accesso secondario attraverso la cantina, l'unica chiave che aveva.
Una (lunga) giornata di quelle.