sabato 31 gennaio 2015

IL MIO GIOCATTOLO PREFERITO

Il giocattolo a cui sono affezionata è un elefantino di peluche che mi fu regalato dai miei genitori quando nacqui. L'ho chiamato Keo.
Keo è di colore azzurro; le sue gambe, di forma arrotondata, sono di un azzurro un po' più chiaro rispetto al colore del corpo. Sulle zampe ha ricamata, in arancione, una linea ondulata, mentre il palmo, simile a una buccia d'arancia, è tutto arancione. Sul simpatico musetto ha lunghe e larghe orecchie dello stesso colore delle zampe che gli coprono gli occhi, mentre le piccole guance rosa mi ricordano le fragoline. La lingua, fuori dalla bocca, di colore arancione, è di forma arrotondata.
Keo è tozzo e rotondo, con una proboscide che contiene un ovale di plastica e, se lo premi, squittisce anziché barrire come un elefante. Possiede una coda arancione, dritta e morbida, che, una volta, aveva in fondo dei piccoli fili.
Profuma di vaniglia perché, insieme alla mamma, spruzzo il profumo in modo che nel letto io faccia bei sogni insieme a lui. È fatto di un materiale che non conosco, ma molto simile al velluto.
Lo uso per dormire: quando la mamma parte per lavoro, va in lontani paesi e io provo malinconia, lo prendo e lo abbraccio stretto.
Mi ci sono affezionata molto perché dormo insieme a lui da otto anni. È fatto per stare su quattro zampe, però esse non sono rigide, quindi cade. Ne avevo uno uguale, di scorta, ma l'ho dimenticato in Sud Africa, in albergo, quando sono andata lì, a Natale, con la mia famiglia.

Cucciola di mezzo
dal quaderno di italiano della cucciola di mezzo, classe terza B.

mercoledì 28 gennaio 2015

THE BLIZZARD

Strano paese, gli Stati Uniti. Tutte le volte che a XX capita di capitarci, tale convinzione si rafforza. Che è successo questa volta? È successo che a tarda sera, la vigilia della partenza, XX riceve un messaggio tranchant della sua collega statunitense che dice più o meno così: "attesa la tempesta di neve del secolo, spero il vostro volo riesca ad atterrare, quando arrivi chiamami perché tutta la logistica è saltata, atteso oltre mezzo metro di neve." Ah, perfetto. Il volo invece è in perfetto orario, atterra con dolcezza su una pista bianca di neve perfino all'immagration ora ci sono le macchinette e non si fa più tanta fila, i bagagli arrivano presto. Soltanto che fuori, fuori dall'aeroporto, imperversa una tempesta di neve davvero violenta. L'aeroporto viene chiuso appena dopo l'arrivo del volo da Milano, il sindaco di NYC sta chiudendo tutte le strade e i taxi non ci sono. Tempo d'attesa previsto per trovare un taxi circa due ore, in fila sotto la bufera, con il coprifuoco che incombe. In realtà le ore d'attesa sono state soltanto una e mezza, XX ha trovato un taxista disposto a portarla in NJ - cosa per nulla scontata data la situazione delle strade e della neve, lo stato di emergenza, che qui vuol dire che nessuno ha il permesso di circolare, e le gomme da neve sconosciute.
La logistica di tutto il viaggio è comunque saltata e XX è rimasta prigioniera di un albergo in NJ con vista autostrada deserta per tutto il giorno seguente. 58 milioni di persone impossibilitate a muoversi per ordine delle autorità. Non sembra ancora un po' far west? Considerando poi che la tempesta era stata sovrastimata, almeno in alcune zone del NJ, dove di neve ne è caduta non più di qualche centimetro. Strano paese, gli Stati Uniti.

domenica 25 gennaio 2015

48

La cucciola grande è stata invitata a trascorrere un week end sulla neve dalla sua vulcanica amica Liluz insieme ai suoi pazienti genitori. Dopo giorni di negoziazioni, patti, promesse e giuramenti solenni, le viene accordato il permesso di andare. La sua valigia, pronta con un anticipo di una settimana, ha stazionato sotto la scrivania per svariati giorni. Salvo poi non contenere lo spazzolino da denti...
La cucciola grande è rientrata in serata, dopo essere stata in trasferta per quarantotto ore, che a XX sono però sembrati quarantotto giorni. Tanta infatti la distanza in termini di autonomia e maturità che sembra aver indotto questa breve vacanza sulla neve. Certo, hanno fatto tardi la sera. Certo, la cucciola non si era portata i libri dei compiti sostenendo di averli finiti prima di partire. Però ha mantenuto, e forse sorpassato, la promessa di occuparsi della sorellina di Liluz, vulcanica almeno quanto lei, facendola giocare a più non posso in piscina, tra tuffi e capriole. Vero anche che non ha portato i libri per studiare, ma ha ripetuto la lezione a Liluz, che di studiare proprio non aveva alcuna intenzione. Così magari qualche parolina sugli etruschi la conosce anche lei. Grazie a Liluz e alla sua accogliente famiglia, per questo splendido regalo che rimarrà tra i ricordi più gioiosi.

sabato 24 gennaio 2015

NON SOLO BUROCRAZIA

Incombe la decisione, e la seguente iscrizione, della cucciola grande alle scuole medie. Molte parole si sono spese sulla intima natura dei ragazzi, discussioni su ambienti, metodi di studio, sezioni, lingue e laboratori, grande lavoro di intelligence per saperne di più, buttando anche un occhio ai non sempre veritieri commenti online. XX e YY si sono confrontati con gli amici più cari, che guarda un po', questione di affinità, probabilmente, sono anche i genitori dei più cari amici della cucciola grande. Scelte e ragionamenti non sempre uguali, ma, tutti, ugualmente carichi di amore e di desiderio di scegliere per il meglio. Così, dopo un ultimo paio di telefonate e messaggi, di confronto, ecco attivato il procedimento dell'iscrizione, da un paio d'anni unicamente online. Iscrizione conclusa alla scuola più prossima, non solo come distanza ma anche, sembra, come ambiente e metodo, lingua francese. Il tutto, per il cuore di XX, è risultato essere molto, molto più che sterile burocrazia.

venerdì 23 gennaio 2015

LE BANDIERE DEL MONDO

Alcuni confetti comprati in Francia stimolano la discussione.
"Eehh, guarda: se metti il blu di sopra, ti viene la bandiera della Russia. Se lo metti qui, viene fuori quella dell'Olanda."
"COME QUELLE DELLA BULGARIA E DELLA LUNGHERIA. LA VEDEVAMO SEMPRE, IL PAPÀ E IO, QUANDO ANDAVAMO AL MARE IN BICI DA GIOERINO."
"Vedevate la bandiera della Bulgaria da Gio&Rino?"
"NO, DELLA LUNGHERIA."
"Eehh, invece, qual è la bandiera che inizia per il rosso?"

martedì 20 gennaio 2015

LA SUPPLENTE DEGLI INDOVINELLI BIZZARRI

"Dunque oggi a scuola tutto bene? Qualche avviso, comunicazione, qualcosa che dovrei sapere?"
"C'era la supplente della maestra Giada. Checihafattogiocare, olè!"
"Mmhh, ma giocare tutti insieme oppure ognuno giocava da solo?"
"Eehh, giocavamo tutti insieme. Lei ci faceva degli indovinelli. Che cos'è quella cosa che striscia, si trova nelle aiuole o nei prati e che quando arriva un bambino va via?"
"Mmhh, vediamo...un lombrico? Verme? Bruco? Lucertola?"
"No. No. No. No. CONIGLIO."
"Coniglio? Ma striscia, il coniglio? E quanti conigli hai visto nelle aiuole?"
"Eehh, infatti. E poi, vediamo se indovinate questo: tira l'aratro e ha le corna."
"Bue."
"Eehh, visto come erano precise le definizioni degli indovinelli, io ho detto CONTADINO."

domenica 18 gennaio 2015

MMHH, CHE DECISIONE...

Dal 15 gennaio al 15 febbraio ci sono trenta giorni utili per l'iscrizione, rigorosamente online, alle scuole medie (e anche per le elementari della microba, in realtà). Sono settimane che l'intelligence genitoriale si scambia informazioni di ogni genere sulle scuole di quartiere, le sezioni, le lingue, gli orari. Loro, i ragazzi, prestano attenzione a quante sono le ore di ginnastica e di quanti passi disterà la nuova scuola, che cominciando alle 8.00 impatta non poco sui minuti di sonno mattutini rubati alla pazienza altrui.
Le classe della cucciola grande, livello genitori, è popolata da persone meravigliose, intense e straordinariamente affini a XX e YY. Sorge dunque spontanea, dopo le mille chiacchiere davanti ai frettolosi caffè della prima mattina e dopo numerosi i pareri scambiati telegrafici via sms, una cena, gradevole e rilassata. Argomento top: doveiscriviamoinostrifigli. L'orario della scuola media, infatti, termina senza appello alle 14. L'orario di XX, YY e di tutti gli altri, al contrario, termina senza appello un minimo di quattro ore più tardi. Dunque che fare di tutti questi undicenni curiosi nelle lunghe ore del pomeriggio? Cercare di costruire dei gruppi di autoaiuto, oggi da me domani da te, un giorno da soli, un giorno dalla nonna e magari si riesce pure a prendere un po' di ritmo. Così, un grazie ai simpatici amici che si sono prestati a confronto e condivisione di informazioni dal tema: obiettivo - scuola media, e grazie alla nonna MM che sempre disponibile ha reso possibile la partecipazione alla cena senza bambini.

venerdì 16 gennaio 2015

ECCOLI, I DUE

È una promessa antica, quella che XX mantiene stasera. La promessa è di invitare lo straordinario Potts, inseparabile amico della microba, a dormire, finalmente forti di un nuovo materasso gonfiabile per ospiti. Così XX rientra a casa verso le 18, trova i due cinquenni a piedi nudi che saltano sul letto felici, la cucciola di mezzo che va a kung fu  la cucciola grande dispersa dalla sua amica Liluz. Comincia a predisporre i letti per la serata, gonfia con pompetta artigianale un materasso da una piazza e mezza per poi scoprire che nella confezione manca...il tappo! Sgonfia il materasso, corre come una matta dal ferramenta del quartiere nella speranza che esista uno standard che invece non c'è, torna con un tappo di metallo da idraulico che viene sputato fuori al primo balzo sul letto che era stato rigonfiato. Ok, XX rinuncia al letto extra e con un giro di letti per mettere le altezze e in sicurezza, sistema i due inseparabili in posizione testa-piedi nel letto di una sorprendentemente benevola cucciola di mezzo. Prima di dormire i due hanno fatto la pizza, ma soprattutto mangiato la pasta cruda, fatto il bagno svuotando un'intera confezione di bagnoschiuma blu, la microba sosteneva che Potts facesse le bolle da ehm...il suo pisello - XX non ha indagato oltre, ridevano entrambi - hanno letto insieme i libri della biblioteca dell'asilo e nella notte hanno incredibilmente dormito, per poi sorgere alla vita verso le otto della mattina dopo. La microba era felicissima, Potts a suo agio con il bagaglio overnight più preciso e ordinato e che XX avesse mai visto, e che è rimasto ordinatissimo per tutta la durata del soggiorno. Alla prossima, Potts, e magari riusciamo anche a trovarti un letto.

domenica 11 gennaio 2015

LA SUA LUPA

"Ma tu te la ricordi la leggenda di Romolo e Remo?"
"Eehh certo. Te la racconto: c'era una signora che faceva la guardia al palazzo dell'imperatore. Un giorno si addormentò sotto un albero. Arrivò un deo, un po' prepotente, che la fece incinta. La signora ebbe due gemellini, Romolo e Remo, ma il re non voleva e li mise in una cesta sul fiume. Qui trovarono una lupa che però lo li mangiò, ma anzi li fece crescere. Quando furono abbastanza grandi trovarono un contadino che li fece crescere ancora. Quando furono cresciuti, diciamo venticinque anni, andarono sulle colline e vollero fare il loro villaggio proprio. Allora andarono su una collina e uno vide nonsoquante aquile e l'altro anche. Dunque fecero i loro villaggi e radunarono delle persone per combattere contro il re.
Legenda
La signora: Rea Silvia
Il palazzo: il tempio di Vesta
Un deo: il dio Marte
L'imperatore: il re di Albalonga
Nessun accenno alla rivalità fratricida.

giovedì 1 gennaio 2015

PRIMA RILEVAZIONE DELL'ANNO

Prima rilevazione dell'anno con qualche aggiornamento e qualche conferma.

Cucciola grande: i chili e i centimetri di altezza aumentano a dismisura, la rilevazione ora fa riferimento anche al numero di piedi, il 37, e alla misura delle mani, che ormai surclassa più che abbondantemente le appendici di XX. La sua scoordinazione cresce al crescere della lunghezza degli arti, anche se a vederla arrampicare sembra che tutto torni armoniosamente ed elegantemente in ordine. Pur rimanendo una mangialibri, ha ampliato la gamma delle sue letture dedicandosi alle avventure classiche come Zanna Bianca (se ci sono animali è meglio, sempre), anche se il fantasy resta un indimenticato amore.
Interpreta il ruolo di sorella maggiore saggia e pacifica salvo assaltare, in combutta con le cucciole più piccole, il povero YY ogni volta che rientra a casa. Continua ad amare incondizionatamente la cagnolina TT, che vede di rado ma che la riconosce come indiscutibile capobranco.

Cucciola di mezzo: nel suo caso centimetri e chili crescono meno rapidamente, non così l'energia esplosiva racchiusa in un guscio tanto mignon. Dichiara con determinazione - di cui nessuno dubita - di voler diventare cintura nera di kung-fu, questa disciplina antica che sembra mettere ordine nella sua dinamite interiore, forse anche perché un giorno sì e uno no tale disciplina impatta come un frontale sulla già fragile logistica familiare. Il maestro Ciop la adora e lei adora lui, che la porta alle gare in cui lei riceve orgogliosa medaglie e coppe. A scuola, nonostante la frizzante energia, continua a ricoprire il ruolo di "signorina tuttidieci" ruolo per il quale era stata strategicamente sistemata a mo' di cuscinetto in banco accanto a due discreti monelli, vicino ai quali è resistita un giorno per poi chiedere a gran voce, e ottenere, di finire in acque meno tempestose. Come se la tempesta non la facesse lei.

Microba: nel suo caso chili, ma soprattutto centimetri, crescono con la rapidità di una pianta infestante, di cui la microba conserva anche il garbo e la delicatezza. La sua scrittura si arricchisce di fantasia, inventa scrivendo ed illustrando, storie di elfi, draghi e mostri. Le è stato riconosciuto l'onore delle armi cantando a squarciagola le canzoni di Natale all'ultima festa della scuola materna con cui si è guadagnata uno degli ambitissimi migliori nove posti dello spettacolo, in bilico su un tavolo ad intonare la canzone segreta. Continua ad arrampicare felice ed arricciata in compagnia di rutti e puzzette che dichiara con allegra nonchalance. Canta e parla in continuazione, arricchendo il suo lessico di parole sempre nuove che dispensa con temibile generosità, non tacendo mai. Mai.