sabato 29 marzo 2014

RECORD DEL MONDO

"Ok, mamma, senti. Siamo arrivati a ottantuno, con la microba."
"A fare che cosa?"
"A stare zitta. Lei è stata zitta e noi abbiamo contato fino a ottantuno. Veloce, però, unoduetrequattrocinqueseisette...La seconda volta fino a cinque. E la terza volta fino a sei."
"Ah, ecco, mi pareva. Cinque mi sembra più nella media. Ottantuno è record del mondo di silenzio."

domenica 23 marzo 2014

LA MATEMATICA È

"Dunque non avevi nessun compito di matematica?"
"Eh, no. C'era la supplente, sapete che cosa ha detto? Ha detto che lei il venerdì i bambini la fa riposare perché sono stanchi. Quindi le abbiamo chiesto anche noi - NIENTE COMPITI? - e lei: - No niente compiti per lunedì. - IIEEEEEE!!! - infatti non mi piace fare matematica."
"Beh, peccato. Sai che la matematica è alla base di tutte le scienze? Per esempio, io ho studiato fisica e le formule matematiche servono per descrivere come funzionano le cose. È molto importante. Anche la mamma ha usato la matematica per studiare la chimica. Beh, insomma, meno, però."
"Si, meno, però con la stechiometria i calcoli di devono fare."
"Eehhh, che cos'è la SECCHIOMETRIA? Lo studio dei secchi?"
"Quella casomai sarebbe la SECCHIOLOGIA. La secchiometria, casomai, sarebbe la MISURA - metria - dei secchi."

sabato 22 marzo 2014

IL KUNG-FU, LA SLA, BATTISTI E CINISELLO

Lei, la cucciola media, ha insistito per settimane, mettendo in pratica le più sottili arti di persuasione, strappando una promessa. Lui, il maestro di kung-fu, ha messo in pratica le stesse sottili tecniche con i suoi allievi. Risultato: lui, oltre a insegnare kung-fu, canta le canzoni di Battisti. L'ha fatto anche stasera per beneficenza per sostenere le famiglie dei malati di SLA, davanti ad un pubblico generoso ed appassionato in cui i suoi piccoli allievi non potevano mancare, e infatti non mancavano. Così, sotto una pioggia battente, XX e cucciola media sono partite di volata dopo cena per affrontare strade sconosciute della periferia nord. Hanno raggiunto la sede del concerto, lei ha scorrazzato con gli amicikdikungfu, hanno abbracciato con affetto il maestro-cantante, hanno estratto emozionati i biglietti della lotteria. Hanno ascoltato canzoni antiche urlate a squarciagola da un pubblico canuto. Debito di sonno, quattro ore e mezza. Credito di gioia, incalcolabile.

lunedì 17 marzo 2014

AL "TREDESIN"

Quest'anno cadeva il sedici, il tredici di marzo. Ossia, la festa del "tredicino"' in milanese il "Tredesin de mars", la festa di primavera dalle radici antiche che si celebra nel quartiere di casa Noicinque. Con una differenza, però. Mentre tutte le altre volte di trattava di un bel mercato di fiori e piante e tante altre cose e passeggiandoci in mezzo capitava di incontrare amici e vicini, compagni e maestri, questa volta la scuola elementare delle cucciole era parte attiva della festa. Sono state prodotte da mamme e nonne con il pollice dolce una settantina di torte vendute al banchetto della scuola (vendute tutte in una giornata!), biscotti, magliette e spille con disegni splendidi donati da illustratrice professionista. Ma soprattutto quella rete di affetto e condivisione che ruota attorno alla scuola si è fatta più fitta, il banchetto è diventato il fulcro della festa, ci si ritrovava tutti lì, i bambini si incontravano allegri giocando a biglie con i mattoni, disegnando squali e balene enormi con i gessetti. La scuola, accogliente e agghindata a festa come mai prima, è diventata inedita location per la mostra dei bambini che lavorano da mesi realizzando quadri, alberi, ghirlande, vetrate colorate. È stata una giornata speciale, intensa e luminosa, in cui tutti hanno trovato il loro spazio di primavera. Grazie alla scuola e alle meravigliose famiglie che la rendono così speciale.

mercoledì 12 marzo 2014

CHI?

Driiinnn, driiin driindriiin...
"XX, rispondi tu, è il mio telefono ma io sono al telefono da questa parte."
"Ok, YY. Pronto?"
"Pronto, buonasera. Sono il papà di Gabriele. Mi ha dato questo numero Enrichetta."
"...?...si?"
"Mio figlio ha una gara domenica e Enrichetta suggeriva che la cucciola grande, che è l'unica altra bambina mancina del gruppo, gli prestasse il suo fioretto. Però lei oggi non aveva il fioretto."
Ora almeno XX comincia a capire che si sta parlando di fioretto, perché fino a un attimo prima non aveva la più pallida idea di chi o che cosa cercasse la persona dall'altra parte del telefono.
"Eh, si, infatti, perché oggi la tata Tatitta si è dimenticata le chiavi, dunque dopo la scuola sono tutte andate alla polisportiva senza fioretto né maschera, senza kimono da kung fu, senza scarpe per arrampic...si, bene, come possiamo fare per il fioretto?"
"Le passo mia moglie così vi mettete d'accordo."
Ecco appunto.
Dopo un faticoso accordo con la mamma di tale, sconosciuto, Gabriele, a base di portinerie, di fioretti portati in ufficio e recuperati dopo la scuola, YY si rivolge a XX con sguardo interrogativo. A questo punto interviene la cucciola grande, reticente fino a un momento prima.
"Sisssissssi, me l'ha detto Enrichetta, se potevo prestare il fioretto a Gabriele. Gabriele fa già i fili e per la gara Enrichetta ha detto che è sempre meglio avere un secondo fioretto, però lui è mancino e di fioretto ne ha uno solo. Infatti ha una mano sinistra sola. Però io oggi non avevo il fioretto. Così come facciamo a darglielo?"
"Lo porto io in ufficio domani e la sua mamma lo viene a prendere nel mio ufficio. Ok?"
"Ok."

venerdì 7 marzo 2014

SCI, GIORNO 6

Extended skiing time oggi per XX e YY che, consegnate le cucciole alle dieci del mattino, le recupereranno soltanto dopo il pranzo passato, ancora una volta, con i coraggiosi maestri. Pare che Gabriele abbia tagliato undici cotolette e rubato in cambio innumerevoli patatine fritte, probabilmente meritandosele tutte.

giovedì 6 marzo 2014

SCI, GIORNO 5 - IL MUCCHIO SELVAGGIO DIVENTA UNA FILA

In una bella giornata di sole splendente, neve brillante e monti maestosi, il giovedì regala emozioni diurne, nell'intercettare finalmente il mucchio selvaggio dei microbi capitanati dal coraggioso Gabriele che è magicamente trasformato in fila (quasi) ordinata con undici paperottoli che seguono con precisione il maestro. La serata regala anche emozioni notturne con la settimanale fiaccolata, prima della quale i bambini sono invitati ad una pizzata con il proprio maestro. Il maestro della cucciola di mezzo si dà malato, lei senza il casco e gli occhialoni da sci non riconosce i suoi compagni che invece per fortuna riconoscono lei e la trascinano al tavolo giusto, dove un maestro supplente che non conosce nessuno riesce subito a scatenare risate ed allegria. La cucciola grande è invece accompagnata dal suo compagno quello dei graffi, ora in via di guarigione, al tavolo dove allegri chiacchierano fitti fitti. La microba, a cui è assegnato il secondo turno, pare mangi pizza a quattro palmenti, segua con palloncini e fiaccola il maestro Gabriele salvo poi spaventarsi quando, a fine spettacolo, i fuochi d'artificio scoppiano proprio sopra di lei. Duecento fiaccole, una serata speciale e suggestiva accesa da mille e mille stelle "brillarelle" come a Milano non si vedono mai. Enorme orgoglio microbo per la sua prima fiaccolata.

mercoledì 5 marzo 2014

SCI, GIORNO 4

Oggi XX ci ha provato, a sciare con cautela, con un ginocchio fragile e la ginocchiera del dr Gibot (non è per dire). Si gode l'energia, l'esaltazione delle cucciole e la meraviglia dello stare insieme sulla neve, in un paesaggio magico che regala anche la comparsa di qualche timido raggio di sole. Scopre dal coraggioso Gabriele, il maestro della microba, che oggi è stato costretto a portarla per un pezzo di pista rossa. Scopre dalla microba che oggi è toccato a lei perdere un bastoncino sulla seggiovia, ma meno male che Gabriele l'ha recuperato. Un compagno della cucciola grande è stato riconsegnato come se avesse avuto un incontro con una tigre, con la faccia graffiata dappertutto. Il serafico commento del maestro: 'no, niente, ha preso una facciata nella neve.' Loro sono allegre ed entusiaste, non si fanno mancare neppure un salto e ora di sera la microba ha collezionato ben più di una pista rossa.

martedì 4 marzo 2014

SCI, GIORNO 3 - IL MUCCHIO SELVAGGIO

In un altro giorno di riposo sciistico per XX, le cucciole sono invece, al solito, scatenate. XX le raggiunge per pranzo alla malga in quota, dove bisogna avere mille occhi per il riconoscimento a distanza di maestro e prole. Lì YY racconta che poco prima ha intercettato la classe della microba, guidata dal coraggioso Gabriele: mentre stavano per partire, il buon Gabriele si raccomanda: "allora, bene in fila dietro di me!". Si gira, parte, e dietro di lui si assembra in un secondo il cosiddetto "mucchio selvaggio", una banda di microbi esaltati che di stare in fila non hanno la minima intenzione. Qualcuno con i bastoncini, qualcuno senza, qualcuno con uno soltanto. Il mucchio selvaggio arriva poco dopo alla spianata dei maestri. Qualcuno con i bastoncini, qualcuno senza, qualcuno con uno soltanto. La microba è orgogliosissima di poter usare i bastoncini da domani.

lunedì 3 marzo 2014

SCI GIORNO 2

Quest'anno, tra gli altri, sono Nicola, Andrea e Gabriele i coraggiosi personaggi che si fanno carico di microbi e nani dalle dieci del mattino fino alla una traghettandoli su cabinovie e seggiovie, su piste che non ricordavano così tanta neve da decenni. Pare che, dopo l'eterna selezione degli oltre cento bambini che dovevano essere assegnati ai maestri, YY sia stato precettato dal maestro Gabriele, quello più coraggioso di tutti che scorrazza con quattro-seienni tutta la mattina, affinché gli desse una mano a rimettere sci e contare caschi ed accompagnare il gruppo microbo sulla cabinovia. Pare anche che, nell'assegnazione degli sci, un bambino si fosse presentato con sci palesemente non suoi con gli attacchi di un palmo troppo larghi, e che solo per uno di quegli inspiegabili miracoli che ogni tanto avvengono, sia comparso il legittimo proprietario degli sci troppo grandi, che a sua volta non riusciva a mettere degli sci troppo piccoli, in una confusione che neppure nel gran bazar di Istanbul. Per oggi, le ore di libera sciata di YY si solo dunque ridotte a una sola, quando poi ha recuperato le tre cucciole dai rispettivi tre coraggiosi maestri al punto di ritrovo. Pare che la cucciola grande sia entusiasta del suo maestro Nicola che oggi ha insegnato la "frenata spaziale". Hanno pranzato sotto la neve e ricominciato il loop scio-prendo la seggiovia-scio e non mi fermo. Il loop, questa volta, era complicato dal fatto che YY era solo a seguire le tre, e la microba non è ancora abbastanza veloce da non far scalpitare le sue empatiche e amorevoli sorelle, che dunque facevano la stessa pista duemila volte come criceti in attesa che anche lei arrivasse in fondo, salvo poi, una volta avvistatala, ripartire come fulmini ancora una volta. Non contente delle ore di sci, alle quattro e mezza del pomeriggio si presentano in camera, consegnano a XX la microba che vorrebbe - finalmente - dormire e spariscono per andare a scivolare con i palettini. La giornata si concluderà non senza un bagno in piscina a base di tuffi e allegria.

domenica 2 marzo 2014

SCI, GIORNO 1

La neve copiosa del giorno prima, caduta senza sosta anche nella notte, regala paesaggi da favola, degni nientemeno che dei più suggestivi scenari di Frozen. Gli scarponi già pronti, alle otto e trenta le cucciole sono operative sulla neve, scalpitanti ed eccitate. Si scia un po' come se non si fosse mai smesso, ma invece è passato un anno, e finalmente arriva l'appuntamento della microba per la sua lezione privata, che serve a verificare se è in grado di fare il corso di sci come le sue sorelle, quello con il maestro tre ore ogni mattina, la pizza, la fiaccolata e il pranzo insieme. Appuntamento in quota con il maestro Ivo che si presenta, prende in carico la microba e con lei sparisce sotto la neve. Le altre due esagitate ed entusiaste, costringono XX e YY ad un tour de force scio-prendo la seggiovia-scio non mi fermo mai. XX soffre la neve pesante e non battuta e mentre uno sci si incastra lei sente il ginocchio sinistro che fa "cloc", accanto a un dolore di discreta intensità. Mentre le cucciole e YY sono verso valle a recuperare la microba assolutamente inconsapevoli, XX giace come una balena spiaggiata nel mucchio di neve. Si fermano altri sciatori gentili, arrivano i soccorsi, XX viene insalamata nel toboga e trascinata a valle, riuscendo appena ad intercettare XX grazie alla rete di protezione e di radioline degli onnipresenti maestri di sci.
Dopo una discesa non proprio rilassante a base di gobbe e cunette, viene sbarcata nell'ambulatorio - deserto - del medico di turno. Il medico, un signore marocchino simpatico in sostituzione estemporanea che non sembrava avere nelle gambe rotte la sua specialità, compare dopo un po', la visita, le mette una fasciatura con una stecca, le dice di non sciare per due giorni e cerca di chiedere alla radiolina dove affittare due stampelle. Lei lascia l'ambulatorio indossando gli scarponi da sci, usando sci e racchette a mo' di stampelle per atterrare finalmente in camera. Sci giorno uno, menisco sinistro infortunato.

sabato 1 marzo 2014

"DOTAZIONI INVERNALI"

Dopo una minuscola tappa milanese di XX, i Noicinque partono per l'annuale settimana bianca, non prima di aver frequentato il corso di nuoto del sabato mattina. Dopo un viaggio sotto una ininterrotta pioggia battente (e le altrettanto ininterrotte richieste del quanto manca-quando arriviamo-quanto ci mettiamo), ad appena sei chilometri dalla meta la pioggia battente si trasforma in una copiosa nevicata, proprio dove i tornanti si fanno più intensi. Ecco, le "dotazioni invernali": si tratta di montare le catene alle ruote anteriori dell'automobile, quella cosa che sembra semplicissima e invece provoca principi di congelamento ed esaurimento nervoso conclamato. Dopo una buona mezz'ora, un altra auto che slittando si è messa di traverso ad appena dieci cm dalla macchina dei Noicinque (che hanno pure dovuto rispingere l'incauto dalla sua parte di carreggiata) e un'altra sosta di assestamento dotazioni invernali, eccoli finalmente giunti a godersi sci, monti e neve. E speriamo anche qualche raggio di sole.