sabato 6 aprile 2019

IL KINTSUGI

Comincia in sordina, con un messaggio interlocutorio sulla chat della classe (sì, è vero, le chat delle classi sono croce e delizia, molto croce e quasi nulla delizia). In breve le comunicazioni assumono i toni sconvolti, arrabbiati di uno tsunami emotivo.
Pare, si dice pare perchè XX non ha informazioni di prima mano ma nemmeno di seconda o di terza - il sunto più credibile è una maestra che fa qualcosa in classe che il bambino racconta a casa la cui mamma scrive sulla chat. Le mamme che scrivono sulla chat sono molte e non scrivono tutte la stessa cosa.
I fatti (riportati secondo un lungo telefono senza fili, dunque più che mai oggetto di indispnsabile fact-checking): la Maestradimatematica, quella a cui la microba si è qualificata con falsa identità nei primi giorni di scuola e che nei mesi successivi non sembra avere dato prova di grande capacità empatica, avrebbe eliminato un cartellone prezioso per i bambini e per la maestra di italiano Lil - L’Albero Pensierino, una raccolta di pensieri, consigli e auguri dei bambini della quinta, di cui la cucciola grande era fiero rappresentante, per i piccoli nel loro primo giorno di prima elementare. L’Albero Pensierino ha rappresentato un trampolino di lancio per i piccoli spauriti nel loro primo giorno, una conclusione di ciclo e ruolo di tutoring per i bambini grandi che l’hanno ideato e realizzato con cura e ha campeggiato, arricchendosi di nuovi pensieri e nuove idee, sul muro di fondo della classe per quasi quattro anni. Il ripulisti, forse, poteva chiedere il permesso prima di sbriciolare i ricordi di due classi.
Pare che qualcuno abbia provato a reagire, qualcuno è stato punito, qualcun altro ha trafugato pezzi strappati di questo ed altri cartelloni oggetto della pulizia di primavera. Alcuni bambini riportano i fatti senza troppo pathos, molti sono stati colpiti nel profondo. Le mamme, tutte, sono colpite e scrivono colpo su colpo sulla chat.
XX è in trasferta, la microba non era a scuola, dunque i toni sono lontani e sfumati. Ciononostante si ritiene di dover prendere una posizione precisa nei confronti di una assenza di confronto e di empatia. 
Accanto ad un messaggio modulato, rimodulato e rimodulato di nuovo della preziosa e diplomatica rappresentante di classe si evoca perfino il kintsugi, la tecnica giapponese che impiega colla con polvere d’oro usata per riparare le ceramiche che aggiusta tenendo memoria della ferita. Non si sa se il kintsugi servirà per l’Albero Pensierino; è indubbio che provare a riparare lo strappo emotivo con una colla mescolata con polvere dolcezza sarà la sola soluzione per risolvere lo tsunami attuale. Nel frattempo il conto alla rovescia sul numero di giorni di scuola che mancano alle sospirate vacanze lo fanno non soltanto i bambini.