lunedì 30 aprile 2012

MA NON SI DOVEVA SEMPLIFICARE?/2

Avere un passaporto per una duenne non è cosa troppo comune, ma neppure troppo semplice da ottenere. Soprattutto se accanto alla richiesta del suo passaporto bisogna presentare in commissariato tre richieste tre di affido provvisorio alla nonna MM che intende viaggiare con le tre cucciole nel mese di luglio, senza genitori, all'estero, in paese extra Schengen, fuori continente.
Così, in un giorno lavorativo per YY e "di vacanza" per XX e cucciole, alle nove in punto è fissato l'appuntamento presso il commissariato di polizia di zona, dopo una faticosa raccolta di tutti (quasi) i documenti necessari che ha impegnato XX e YY nelle passate settimane.
Alcune difficoltà che limitano la semplificazione del processo sono: la necessità di avere la domanda presentata CONTESTUALMENTE da entrambi i genitori, che devono essere entrambi presenti, non importa quanti e quali documenti hanno già firmato; la presenza di una duenne non necessariamente collaborativa; la raccolta di fotocopie di documenti che mostrassero una firma (ma questo non ė specificato da nessuna parte), così tutte le fotocopie del passaporto di XX non vengono accettate e a XX viene richiesto di andare a fare una fotocopia della carta d'identità - operazione non necessariamente immediata in un lunedì di ponte alla mattina presto, tanto che dopo aver vagabondato per il quartiere ticinese a vuoto per venti minuti circa si fionda in banca non sua pregando gli allibiti impiegati di fotocopiarle la carta d'identità.
Accanto a queste faticose operazioni, pende sui Noicinque la spada di Damocle di un potenziale rifiuto della domanda del passaporto microbo causa la presentazione di un suo documento di identità scaduto nelle settimane precedenti, ahimè, ma sulla cui obbligatorietà di allegarlo alla richiesta di passaporto pare non ci sia accordo presso i burocrati deputati.
Al termine delle estenuanti operazioni che hanno visto le microbe "allietare" l'intera sezione del commissariato, alle nove e cinque del mattino è già ora di parco, dove mentre XX aiuta a pattinare la microba con pattini rosa fucsia (proprietà cucciola di mezzo, of course) di appena sei misure più grandi, la proprietaria dei pattini si arrampicava su un albero a quota sette metri circa e non riusciva più a scendere. L'allarme viene dato da una scimmiesca cucciola grande, che come Cita scende invece dalla stessa quota per andare ad allertare XX. XX, dal canto suo, tenta di ricordare il numero dei pompieri, toglie i pattini di appena sei misure più grandi, va alla base dell'albero sopra il quale sta appesa, a quota sette metri, sempre, una cucciola di mezzo in lacrime ed esausta. Grande savoir-fare della cucciola grande, che questa volta come Tarzan risale a quota sette metri e guida passo passo alla discesa la sua sorella di mezzo.
Sono solo le nove e trentacinque del mattino di una giornata di vacanza che tutto sembra tranne che semplice.

giovedì 26 aprile 2012

MA GUARDA!

In un tardo pomeriggio finalmente non piovoso, XX è andata a recuperare una sempre frizzante cucciola di mezzo alla terza lezione supplementare di ginnastica artistica per preparare il saggio di fine anno in odore di olimpiadi.
La conversazione a bordo della bicicletta ricorda molto alcune vignette di Charles Schultz e i suoi Peanuts:
"Mami, ma guarda! Lo vedi? Ah, no, certo, non lo vedi, non puoi guardare...SSHHHHH!"
"Ma che cosa hai visto?"
"Lì, lì! Vedi dove c'è il balcone con tutti i fiori? No, non lo vedi. Comunque, sul balcone con tutti i fiori c'è un MERLO! Con una briciola."
"Hai visto un merlo da qui? E hai visto anche la briciola? Come hai fatto a vedere la briciola?"
"Eeehh, l'ho vista perchè è gialla."
"Gialla? Ma non sarà stato il becco?"
"Noooo, il becco ė arancione. La briciola è gialla. Probabilmente è una briciola di formaggio coi buchi."
"..."

sabato 21 aprile 2012

MA NON SI DOVEVA SEMPLIFICARE?

Le ultime settimane di aprile e le prime di maggio sono caratterizzate dalla fibrillazione legata alla burocrazia per i piazzamenti cuccioli estivi, leggi le scuole dell'estate. In una mattina frenetica (quella di ieri), XX ha scoperto la necessità di espletare le seguenti pratiche presso un numero imprecisato di uffici pubblici:
- ritirare il modulo per l'iscrizione al centro estivo della cucciola di mezzo presso la segreteria della scuola dell'infanzia
- compilare il modulo
- restituire il modulo in segreteria e chiedere la compilazione del bollettino postale da parte della segreteria stessa
- ritirare il bollettino postale in un momento successivo
- recarsi di persona posso gli uffici di Milano Ristorazione per ritirare il bollettino relativo ai pasti estivi della cucciola di mezzo (gli uffici si trovano chiaramente dall'altra parte della città)
- effettuare i pagamenti in posta
- riconsegnare le ricevute di pagamento alla segreteria
- recarsi di persona in orario di segreteria (NON orario di ingresso o di uscita dei bambini) presso il nido micro cucciolo per ritirare il modulo di iscrizione al centro estivo microbo
- compilare il modulo
- restituire il modulo alla segreteria della scuola dell'infanzia (sede diversa) e chiedere la compilazione del bollettino postale da parte della segreteria stessa
- ritirare il bollettino postale in un momento successivo
- effettuare il pagamento in posta
- riconsegnare la ricevuta di pagamento alla segreteria
- con altre modalità, effettuare l'iscrizione online, per la quale era scaduta la password, della cucciola grande ai centri estivi comunali
XX e YY, con incroci ed acrobazie pirotecniche, sono riusciti a raccogliere tutti i documenti necessari in sole 32 ore, manca solo la presentazione finale di tutti i documenti alla segreteria. Un quasi miracolo, in una palude di burocrazia che neppure a Trivanathapuram, Kerala, India...

venerdì 20 aprile 2012

LA VISITA DI COLLEGAMENTO

Dopo una settimana faticosa e affaticata, spagnola per XX e tutta milanese per gli altri quattro quinti di famiglia, la nonna MM accoglie con un sorriso l'invito a mangiare insieme. Nel corso della cena, XX scopre che alcune attività fondamentali di "collegamento didattico" hanno avuto luogo nel corso dei giorni passati. Tra le scuole di zona, infatti, esiste la lungimirante procedura di portare i bimbi della scuola dell'infanzia a visitare la propria futura scuola elementare. Con una ulteriore, tenerissima attenzione, le insegnanti si preoccupano anche di verificare se ci sono fratelli che già frequentano la scuola primaria e di fare in modo che si possano incontrare e visitare tutte le classi. Così la cucciola grande pare abbia ospitato nella sua seconda A una frizzantissima e gasata cucciola di mezzo entusiasta della gita e delle relazioni sociali che è riuscita a tessere nel breve tempo della visita scolastica. Le rigide regole delle attività extra scolastiche prevedono però che i bambini, rigorosamente in fila per due con le code allineate, non possano salutare, se incontrano per le strade del quartiere, persone conosciute. Il caso ha voluto ahimè mettere alla prova più di una volta l'esuberante cucciola di mezzo, che pare aver incontrato una ignara e sorridente nonna MM nel corso di ogni singola uscita.
"Ma quindi quando eravate fuori per andare alla scuola elementare hai incontrato la nonna MM?"
"Eeehh, siiii, nonna MM, ti incontro sempre. Ti ho incontrato quando siamo andati al teatro, e non ti potevo salutare, ti ho incontrato quando siamo andati a raccogliere le foglie al parco, e non ti potevo salutare, ti ho incontrato quando sia o andati a fare i vigili, e non ti potevo salutare, ti ho incontrato ieri che siamo andati alla scuola elementare, e non ti potevo salutare. Ma sei sempre in giro!"
"Io? E tu, scusa, che dovresti essere sempre a scuola?"

giovedì 19 aprile 2012

L'URAGANO E LA PARETE

"Pronto."
"Prontooo, aspetta che non sono ancora uscite dall'arrampicata, anzi si, ma solo la cucciola grande, te la passo."
"Ciao cucciola grande, come stai, come state, fate le bravissime, com'è andata a scuola, avete finito di arrampicare, ti sei divertita?"
"Eh?"
"Dicevo, come stai, come state, fate le bravissime, com'è andata a scuola, avete finito di arrampicare, ti sei divertita?"
"Si, ciao, ti passo la nonna."
"Prontoooo, non sai, qui c'è stato un uragano, io ero la cucciola di mezzo a prendere la cucciola grande ma le maestre per un quarto d'ora dopo l'orario di uscita non hanno fatto uscire nessuno proprio per colpa dell'uragano, così loro erano dentro e intanto noi ci siamo bagnate come pulcini. Adesso non ti posso passare la cucciola di mezzo perché è a metà parete, puoi richiamare tra cinque minuti?"
"Ok, vi richiamo, ciao."
...
"Prontooo, cucciola di mezzo, come stai, come state, fate le bravissime, com'è andata a scuola, hai finito di arrampicare, ti sei divertita?"
"Eh? Non si sente niente. Si, mi sono arrampicata in altissimo, e prima mi sono bagnata tutta con la nonna perché mia sorella grande non usciva da scuola - come perdere l'occasione di colpevolizzarla un po'? - Adesso vado che se no mi mangia tutte le patatine. Ehiiisonoanchemieeee!"
Click.

domenica 15 aprile 2012

LA NOSTRA PICCOLA MARGHERITA HACK

La grande astrofisica Margherita Hack ha da poco compiuto novant'anni, ma XX sospetta che briciole della sua anima siano già visibili nella cucciola grande, con le sue domande curiose, che non ti lasciano tregua e ti costringono ad interrogarti profondamente.
"Papàsplendido, ti posso fare una domanda sulla preistoria?"
"Dimmi."
"Ci sono stati prima i due uomini, cioè un uomo e una donna che hanno mangiato la mela come dice la mamma di Giulia, oppure sono venuti prima gli scimmiotti che dopo sono evoluti?"
"Diciamo che la storia di Adamo ed Eva è scritta nella Bibbia ed è una sorta di rappresentazione di quello che è successo, Dio sapeva che gli uomini si sarebbero evoluti dagli scimmiotti."
"E tu come fai a saperlo?"
"In realtà non lo sai davvero perché l'hai visto, Dio è qualcosa in cui si crede anche senza vederlo."
"Posso farti un'altra domanda sulle stelle?"
"Dimmi. Magari questa è più facile."
"Da dove sono venuti i pianeti?"
"Hai presente le galassie?"
"Si, le galassie sono agglomerati di stelle."
"Bene, le stelle sono delle enormi masse di gas che brucia. Quelle più antiche, quelle che si sono formate per prime, erano costituite da pochi ingredienti. Poi gli ingredienti si sono combinati fra di loro e hanno formato dei nuovi ingredienti, però quando il combustibile finisce la stella si spegne, si raffredda e se è piccola diventa una nana bruna, che di fatto è un pianeta grosso. Quindi una stella piccola spenta diventa un pianeta grande."
"Però se è grande esplode e diventa una supernova, vero? Come il big bang, ma solo un po' più debole."
"Infatti, poi tutti i residui dell'esplosione della supernova, per gravità, si aggregano e formano i pianeti."
"Quindi non è, come dice Giulia, che c'era un pianeta gigante e poi è arrivato un meteorite che l'ha rotto formando gli altri pianeti?"
"Beh, quella è un'ipotesi sulla formazione della Luna."
"È vero, ce l'hanno fatto vedere anche al pianetario. Mmmhh, e allora le dieci lune di Giove da dove sono venute?"
"Giove di lune ne ha sessantatré, ma non so esattamente come si sono formate."

venerdì 13 aprile 2012

IL LATO OSCURO

L'eclettico MrDan questa mattina si è presentato in ufficio brandendo (proprio la parola adatta!) un enorme paccone lungo non meno di 130 cm, indirizzato a: cucciola grande, cucciola di mezzo, cucciola piccola. Sostiene di voler ringraziare XX per tutto il materiale-bimbi che lei gli porta, che è invece, nella gran parte dei casi, paccottiglia passata di moda come le scarpe invernali di tre numeri troppo piccole, un giubbino da neve e qualche bicchiere con cannuccia per imparare a bere.
Naturalmente la giornata è quella dell'allerta meteo per il ciclone Lucy, XX è sulla bicicletta su cui ha caricato anche tutte le masserizie per il prossimo, imminente viaggio, e il paccone di MrDan, messo di traverso tanto da guadagnare l'ingombro laterale di un carro armato, arriva finalmente a casa appena un po' umidiccio.
Le destinatarie del misterioso oggetto, dopo che XX ha chiesto loro di temporeggiare per aspettare di essere tutte insieme, finalmente hanno il permesso di aprirlo.
Carta in briciole, stupore e bocche spalancate. Il pacco conteneva una spada laser master replica con la luce rossa, quella del cattivo Dart Fener, per intenderci, si accende come le spade del film e fa anche lo stesso rumore.
MrDan, nella sua intima natura di ottimista senza speranza, ha scritto alle cucciole un biglietto di raccomandazioni, neppure troppo stringente, in realtà.
La manifestazione dell'inequivocabile appartenenza delle cucciole al lato oscuro emerge quasi subito, non solo nella maestria nel maneggiare l'attrezzo, ma soprattutto nel fatto che la microba la padroneggi perfettamente anche al contrario, brandendola dalla parte laser. MrDan, sei certo di essere al sicuro da queste nanette jedi?

giovedì 12 aprile 2012

MA CHE MERAVIGLIA QUESTO SPAZIO

XX ha, tra le altre, due amiche speciali, mamme e donne meravigliosamente attive e che considera spiriti affini, positive e solari. Loro stanno cambiando il mondo. Con SPAZIO, il primo giornalino free press per i bambini da leggere, se i bambini lo vogliono, anche con mamma e papà, si capisce come si può cambiare il mondo, a partire da piccoli gesti come i sorrisi del Dalai Lama, le poesie di Jovanotti, la fantasia di Mary Poppins, ma anche con le sagge parole di Paolo Limonta, maestro elementare grande come un albero sulle cui braccia stanno sempre appesi una mezza dozzina di bambini, e Franco Bolelli, allenatore di basket e di vita che tutti vorrebbero aver incontrato da bambini.
Elisa, l'entusiasta e impegnatissima direttore di Spazio, scrive, rivolgendosi al suo piccolo, grande lettore: "Vogliamo che tu possa leggere del mondo che ti circonda, capendo quello che leggi. Vogliamo mostrarti le cose in modo semplice, senza però trattarti da stupido. Sei un bambino, quindi probabilmente sei più sveglio di molti noi adulti e siamo certi che se cominci a ragionare sul mondo, ti verranno idee bellissime."
A partire da questa idea, realizzata da una bambina grande molto, molto speciale.
www.spaziomag.it

martedì 10 aprile 2012

EVOLUZIONISMO E CREAZIONISMO

Ore 7.06, non c'è orario per le domande esistenziali.
"Vero che Gesù sente tutto? E che sente anche nella nostra mente?"
"Si, diciamo che sente i nostri sentimenti e i nostri pensieri."
"Si, perché Gesù, prima di farci, ha messo l'aria nella testa così ora sente. Perché prima di farci ha fatto il mondo, poi ha fatto noi."
"Veramente veramente però sono i dinosauri che ci hanno fatto EVOLGERE. MMmhh, ma come hanno fatto gli scimmiotti, invece, a resistere al meteorite?"
"In realtà gli scimmiotti non hanno resistito al meteorite, sono nati dopo. Circa 65 milioni di anni fa c'erano i dinosauri che dominavano il pianeta, e qualche mammifero cominciava ad esserci. Poi è arrivato il meteorite..."
"Da dove è arrivato il meteorite?"
"Da Gesù?"
"Beh, dal cielo, allora si è alzata moltissima polvere che ha oscurato il sole e i dinosauri non riuscivano più a riscaldarsi. Invece i mammiferi sono capaci di farsi caldo da soli e sono riusciti a sopravvivere. Avete presente le lucertole d'estate che si scaldano al sole? Ecco, loro, come i dinosauri, hanno bisogno del calore dall'esterno perché non sono in grado di riscaldarsi da sole. Invece i mammiferi sì, e così poi sono evoluti fino agli scimmiotti."
(e non molto oltre).

venerdì 6 aprile 2012

IL RITRATTO FEDELE E IL SAPERE ASSOLUTO

Lei che disegna, compila e dipinge ritratti precisi. Lei che si ritiene tenutaria del sapere assoluto, e guai a contraddirla.
Si tratta della mai doma cucciola di mezzo, quella un po' strana e vanitosa, dalle paure profonde e dalla generosità sconfinata, osservatrice infallibile ed energia pura.
Ebbene, durante la seconda giornata di vacanza l'esserina si è tranquillamente dedicata alla ritrattistica dI ciò che le è caro, l'elefante turchese Keo e il cagnolino Nino marroncino, peloso e puzzoso. Nel ritratto, redatto con la precisione di una miniatura, non manca il suo braccio che li abbraccia, i suoi preziosissimi amici. Sul braccio, non manca un tatuaggio (provvisorio!) recente e tutto vacanziero.
Oltre a disegnare come meglio non si può, sempre lei ritiene di essere depositaria della verità quella vera, non importa qual è l'argomento in discussione.
"Lo sai che se una lucertola si fa male e si taglia la coda le ricresce?" - il discorso animal based viene naturalmente iniziato dalla cucciola grande.
"Si, ma se invece noi ci facciamo male e ci tagliamo le dita, fai, con un vetro, allora quelle non possono ricrescere."
"Si invece, come alle lucertole."
"Noo-ooo."
"Beh, bimbe, non è proprio come se ricrescessero, ma se siete molto fortunate, tamponate molto bene il sangue, portate le dita all'ospedale molto in fretta con la vostra mano ferita potrebbe, dico potrebbe darsi, che i dottori riescano a riattaccarle come prima."
"Si, come prima. Soltanto che poi SI STACCANO SPESSO."

giovedì 5 aprile 2012

CHI C'ERA

Prima giornata di vacanza da scuola delle cucciole, con alcuni pirotecnici incastri tra nonne, zie e l'aiuto dell'altrettanto pirotecnica MONI, l'addestratrice di cani che, circondata di cani e cucciole umane, ha passato un pomeriggio a modellare pasta di pane.
"C'erano altri cani da MONI, oltre a TT e Gheo?"
"Si, c'era Nori, ma era malato."
"CHi era Nori, un altro cane?"
"Si ma sembrava una volpe. Morbida, però." (sfugge il numero di volpi accarezzate all'attivo).
"Ah, allora era un volpino."
"Noo-ooo. Non era un VONPINO, era un CANE."

mercoledì 4 aprile 2012

LO FAREMO

Care le mie sorprendenti cucciole, allora è deciso. Ce l'avete chiesto (con fin troppo entusiasmo), e abbiamo scelto di accontentarvi. Andrete per sei interi giorni, appena dopo la fine della scuola, a Traversella ad arrampicare con la rocciosa maestra di roccia.
Noi ve l'abbiamo domandato, proposto tra altre proposte nel fervore della programmazione estiva (ebbene, è spaventosamente adesso il momento di pianificare le attività delle dodici interminabili settimane di vacanza), e voi avete aderito con entusiasmo, tanto da raccontarlo ai vostri compagni ancor prima che fosse confermato.
Ho scoperto stasera, confrontandomi con una delle impagabili e meravigliose altre mamme di roccia, che avrete un sacco-nanna, che probabilmente non farete nemmeno una doccia se farà troppo freddo, che vi vestirete con abbigliamento di altri, che in emergenza (ma non necessariamente) arrampicherete in pigiama, che forse non vi metterete le mutande, che porterete uno zaino più grande di voi (ma se saremo bravi a farlo, non necessariamente più pesante), che la maestra vi presterà l'attrezzatura di scarpe puzzolenti, imbrago, casco e magnesite.
Ho scoperto, ma forse in cuor mio lo sapevo già, che vi divertirete come non mai, che la rocciosa Lux si saprà inventare giochi di ogni genere, che vi potremo telefonare al rifugio ma voi avrete di meglio da fare che non parlare con noi.
Ho scoperto che sarà difficile spiegare alla microba che lei no, non ci potrà venire, che continuerà ad andare al nido fino alla fine di luglio (salvo le rocambolesche due settimane africane di cui la nonna MM sarà promotrice ed accompagnatrice), ho scoperto che ė una gioia per me che voi abbiate la libertà di scegliere, la consapevolezza di sapere che sarà un'esperienza entusiasmante, l'indipendenza e l'autonomia di cavarvela e la forza di far valere la vostra volontà. Ma soprattutto la forza di averci convinto. È deciso, abbiamo detto sì, andrete a Traversella.

lunedì 2 aprile 2012

ED È SOLO LUNEDÌ

Ore 7.57, la cucciola di mezzo dichiara con solennità che questa mattina accompagnerà anche lei, con la sua bella bicicletta tutta fucsia, la microcucciola al nido. Grido di XX: "MAADOVEVAMOUSCIREUNQUARTODORAFA!!!", recupero di microba refrattaria ad indossare il giubbotto, le scarpe, il casco, cucciole scaraventate fuori di casa in preda alla frenesia del noncelafaremomai ad arrivare in tempo alla materna prima che chiuda.
Ore 8.14, arrivo miracoloso di due bici, una grande e nera e una piccola e fucsia, al nido microbo, scaraventaggio della micro cucciola in classe e salto in groppa alle bici con destinazione scuola materna.
Ore 8.28, arrivo altrettanto miracoloso alla materna con ben due minuti di margine (bruciato peraltro nel cambio scarpe), scaraventaggio di una festosa cucciola media in una affollatissima classe non sua.
Ore 8.41, atterraggio di XX in ufficio ed inizio di telefonate, mail, etc.
Ore 10.05, arrivo di due teutonici non meglio precisati per formazione d'ordinanza in cui XX sarebbe pienamente coinvolta.
Ore 11.30, prove generali per riunione annuale con il signor capo, quello che non si vede mai e l'azienda è sua, discussione con i colleghi, riprova generale.
Ore 13.35, pranzo con i teutonici (raggiunti in ritardo in pizzeria).
Ore 14.40, preparazione materiali per riunione.
Ore 15.30 inizio di una riunione surreale, interlocutoria e misteriosa sulle attività dell'anno.
Ore 18.30, faticosissimo termine della riunione suddetta in cui si sono potuti osservare personaggi addormentati, litigiosi, all'attacco, in difesa, mancava soltanto un imparziale arbitro.
Ore 18.35, wrap-up della riunione con i colleghi stupiti e stravolti.
Ore 19.07, uscita dall'ufficio di XX che si precipita a recuperare una cucciola grande dal coro delle mani bianche al quale lei si era dichiarata refrattaria a partecipare.
Ore 19.20, recupero della cucciola grande ed assedio suo e della frizzante Liluz ("Posso venire a casa tua? Può venire a casa mia? Possiamo giocare con TT? E anche con MONI? Se non ora quando? Può venire a vedere il criceto Alberto?).
Ore 19.35, arrivo di XX e cucciola grande ad incontrare i teutonici della mattina, ormai all'ora dell'aperitivo, insieme ad un sempre disponibile MarMan.
Ore 19.36, la cucciola grande chiede un succo di pera che dunque deve avere il tempo di bere in compagnia teutonica.
Ore 19.52, arrivo a casa di XX e cucciola grande che trovano una cucciola media lavata, una microba in vena di proteste e un YY visibilmente di fretta.
Ore 20.10, in ritardo su ogni possibile tabella di marcia compatibile con un risveglio opportuno l'indomani mattina, i Noicinque si siedono a tavola, assaggiando un inedito curry vegan.
Ore 20.20, YY esce per gli allenamenti dopo che a tavola non sono neppure riusciti a scambiarsi le comunicazioni di servizio.
Ore 20.30, nel buio della stanza per raggiungere con la merenda lo zaino di scuola, XX rovina sopra una piccola, all'apparenza innocente ruspa gialla che quasi le rompe un ginocchio. "AAARRRGGHHH! Microba metti subito a posto la ruspa gialla!"
"NO."
"METTISUBITOAPOSTOLARUSPAGIALLA!"
"NO."
"Se non metti subito a posto la ruspa gialla, lasciata in giro in un modo pericolosissimo, la butto via. E butto via anche tutte le altre cose che trovo in giro con cui non sta giocando nessuno. Da subito."
"Mamma, aspetta che glielo spiego bene. Allora, microba, andiamo a mettere via la ruspa gialla, se vuoi ancora avere una ruspa gialla."
Ore 20.40, frutta mangiata, denti lavati, ruspa gialla a posto, cucciole a letto.
Ore 21, "MAMMAAAAAAA!!!"
"Che cosa c'è adesso, è tardissimo!!"
"La microba non smette di fare i versi del maiale. Però ha cominciato la cucciola di mezzo."
"Io non voglio dormire sotto di lei, voglio dormire con la microba. Quella che fa i versi."
"Ok. Sto cercando di non arrabbiarmi, ė veramente tardi, siamo veramente stanche e cerchiamo di essere ragionevoli. Buonanotte."

domenica 1 aprile 2012

ADDIO PREMIO

Finalmente, dopo qualche settimana di rispettivi impegni ad incastro, con peripezie degne delle Frecce Tricolori finalmente i Noicinque riescono a combinare di vedersi al parco con MONI, la frizzante e vulcanica addestratrice di cani, ma soprattutto con la cagnolina TT, che pare aver sofferto molto la temporanea non frequentazione con la cucciola grande. Ebbene, MONI, al solito allegra e sorridente, oltre alla cagnolina TT, la quale impazzisce dalla gioia quando vede la cucciola grande, è arrivata dotata di materiale per addestrare TT alla centripetazione. In sostanza, armati di guinzaglio, corda lunga non meno di otto metri e una quantità non precisata di würstel a pezzetti, si cerca di insegnare, con il meccanismo del premio-würstel, che TT deve rimanere molto vicina alle gambe del padrone quando cammina, e fermarsi immediatamente quando lui si ferma. Ci sono però, per un esercizio semplice, un paio di difficoltà: la pletora di bambini che MONI si porta appresso, tutti che intervengono con comandi diversi (piede- seduta- resta- terra- andiamo), ma soprattutto il fatto che la micro cucciola si sia mangiata tutti, ma proprio tutti i würstel destinati al cane. Addio premio, addio obbedienza.