giovedì 28 giugno 2012

UN FIUME

Un fiume. Di persone. Di colori. Di parole. Di emozione. Di cose grandi, dette chiare. Di teste liscie dei monaci. Di sandali di ogni foggia e colore. Di sorrisi. Di applausi.
Anche MrDan e XX hanno partecipato a una piccola parte degli insegnamenti del Dalai Lama, la guida spirituale buddista, uomo di pace capace di dire e fare cose semplici.
Sono sgattaiolati via dall'ufficio a mezzogiorno (a parte un piccolo imprevisto sui biglietti che li ha costretti a ritornare sui loro passi), sono andati in scooter come i ragazzini sperando di prendere un po' d'aria fresca che non c'era e si sono emozionati all'arrivo di "sua santità".
Lui, sua santità, ha salutato tutti, si è seduto su un divanetto rosso, ha tolto le scarpe, incrociato le gambe e parlato di verità semplici, da vivere tutti i giorni, raccontando gli aneddoti di quando era bambino. Non solo venerato come la nuova guida spirituale, ma anche bimbo monello che gioca e scherza (e litiga!) con i suoi coetanei.
Ha parlato di morte ma soprattutto di vita, di differenze ma soprattutto di unità dicendo "non sono diverso da voi", di affetto, compassione, amore, empatia, felicità.
Ha risposto a domande scomode con semplicità emozionando le diecimila persone che lo ascoltavano. Che bella folla, unita, variopinta e commossa, proprio come MrDan e XX.

domenica 24 giugno 2012

GHEO, CIAO

Caro GHEO, con quanta gioia
hai cancellato un po' di noia,
grande, grosso e assai paziente,
che paura facevi alla gente!
Invece eri, e sei molto buono,
più del gelato spalmato sul cono.
Ora nel cielo sei su una stella
che con te brilla ed è ancora più bella,
ti mandiamo una carezza affettuosa
sulla tua stella un po' pelosa.

venerdì 22 giugno 2012

MECCANICA DEI FLUIDI, SECONDO LEI

"Io lo so come funzionano le gocce: c'è una barriera che contiene l'acqua quando è goccia, poi quando si spiattella per terra la barriera si rompe e l'acqua esce."
La tensione superficiale, secondo la creativa cucciola di mezzo.

mercoledì 20 giugno 2012

GOOONG

C'è poi un altro posto nelle Marche, vicino a Pesaro sulle dolci e ondulate colline dell'Appennino, dove per due settimane nel mese di giugno la vita è scandita dal rassicurante suono di un potente gong. Qui si tiene un ritiro di yoga, quella disciplina da cui XX è profondamente dipendente e di cui aveva grande bisogno per ricaricarsi. Qui XX ha portato, con fiducia ben riposta, le due cucciole grandi, che non hanno tardato a farsi degli amici, più grandi che piccoli, in realtà, dal momento che le uniche due altre bambine della comunità sono molto tedesche e tedesco-parlanti. Si intendono a meraviglia in piscina, ma non interagiscono per nessun'altra attività. Così, mentre questa per XX è una settimana di attività intensa, scandita dal suono del gong, ma anche di ristoro, per le cucciole, reduci dal divertimento stellare del rifugio, è una settimana di inattesa tranquillità. Nonostante ciò, sono già riuscite a salvare un merlo cucciolo dal nido, tentare di accudire una farfalla che non poteva più volare, farsi amici tutti i gatti selvatici del circondario, classificare coccinelle, osservare ammirate i bruchi sulle rose, prendere (per guardarli) tre grilli, inventariare le minuscole lumachine che si trovano un po' dappertutto. Si sono fatte amiche le signore dell'agriturismo con cui hanno giocato a burraco, hanno conquistato il papà tedesco delle bambine tedesche per alcuni infernali giochi d'acqua in piscina, si raccontano storie, si dondolano sull'amaca e aspettano con ansia la festa di venerdì, quando potranno fare abbastanza tardi da riuscire a vedere le lucciole nel buio. Qualcuno ha anche nominato i cinghiali, ma quelli XX spererebbe di riuscire a NON vederli. Goooong.

sabato 16 giugno 2012

SI CHIAMANO SOFFICINO, GODZILLA E MANINTASCA

C'è un posto, al confine tra il Piemonte e la valle d'Aosta, dove alla fine della valle con un torrente c'è un rifugio, raggiungibile soltanto a piedi, con una discreta pendenza, in circa quaranta minuti. In questo rifugio, per una settimana all'anno, abitano trenta nani trenta, guidati dalla rocciosa maestra di roccia Lux, che oltre ad una passione insanabile per l'arrampicata sportiva, è caratterizzata anche da una discreta dose di follia. I trenta nani si chiamano Sofficino, Godzilla, MiniMarghe, Pecora, Sandokan, Istrice, Manintasca, Up, Cicatrene, Cartoonia, Maldipancia, Miao, Bau e in molte altre variopinte maniere. Ognuno di loro di si è infatti guadagnato un soprannome sul campo, il che rende il loro campo di arrampicata un baldanzoso teatro di nomignoli parecchio buffi, urlati a squarciagola in una sorta di tifo motivazionale.
All'arrivo di XX, YY e microba, un po' in anticipo sull'orario stabilito, le cucciole sono state reperite: la cucciola grande di vedetta su un albero; la cucciola piccola impegnata in una gara di arrampicata di velocità a due, supportata da un tifo da stadio e soprattutto ingarbugliata all'arrivo, tanto che la discesa saltellante era molto saltellante e per nulla discesa. Questo ha richiesto l'arrivo della cavalleria, nella persona della rocciosa Lux, che le gridava "Hai fatto un origami con la corda!".
Tutti i nani, comprese le cucciole, erano allegri, sereni e complici. Nel corso della settimana hanno arrampicato, fatto la pizza con i brufoli di mozzarella, gli occhi di oliva e i capelli di prosciutto, arrampicato, giocato a nascondino, arrampicato, fatto la festa di streghe con Godzilla e Fata travestiti da orco (per essere un orco più credibile, pare che Godzilla abbia usato uno smalto giallo fosforescente a mo' di colla per appiccicarsi le foglie di felce alle unghie), arrampicato, contingentato le altalene con un massimo di venti dondolate, arrampicato, osservato scarabei, arrampicato, riso, arrampicato.
Nel corso della settimana la cucciola piccola si è concessa UNA doccia, la cucciola grande neppure quella. Si sono ripresentate con gli stessi vestiti con cui sono partite, anche se giurano di aver cambiato le mutande almeno tre volte (probabilmente contando la partenza e facendo un conto cumulativo per entrambe), ma erano così felici, autonome e indipendenti, che anche le armi batteriologiche incrostate nelle schifunghie giallo fosforescenti (sempre per la festa delle streghe) sono passate in secondo piano.

venerdì 15 giugno 2012

I SORRISI, LE RISATE E LE PAROLE

Quanti, quanti tanti, come diresti tu, sono stati i sorrisi, quante tante le risate, le parole, le canzoni e anche le capriole che ci siamo dedicate in questi pochi giorni in formazione ridotta, senza le tue sorelle che aumentano la baraonda. Cara microba, è stato bello svegliarsi con il tuo allegro cinguettio, scoprire che sei capace di vestirti da sola, se vuoi, ascoltare le tue canzoni urlate a squarciagola, ammirare e godere del tuo sorriso arricciato, delle tue risate contagiose, pararti dalle capriole che ti ostini a fare sul bordo del letto carambolando inesorabilmente sul pavimento. È stato bello riscoprire la tua allegria, troppo spesso diluita nelle altrui esigenze, vederti correre nella classe del nido a distribuire i tuoi inseparabili libri a tutti i tuoi amici, raccontare a tutti che andrai in classe verde insieme al tuo amico Potts (che invece in classe verde pare non abbia alcun desiderio di entrare, peraltro, visto che dovrà assaggiare le zucchine).
Sta per finire, questa luna di miele a tre che abbiamo avuto il privilegio di assaporare in questi giorni. Ma sono felice che ogni giorno tu abbia chiesto di quelle altre tue sorelle, ti sia domandata dov'erano e ti sia assicurata che prima o poi sarebbero tornate.
Ecco, domani sarà arrivato il poi.

martedì 12 giugno 2012

LA CRONACA, QUASI

"Pronto!"
"Prontoooo!"
"Pronto, sono il papà delle cucciole grande e di mezzo, me le potresti passare al telefono?"
"Chiii? Non si sente niente, qui c'è troppo rumore!"
"CUCCIOLA GRANDE E CUCCIOLA DI MEZZO."
"Ahh, sì, un momento."
RUMORISSIMO
"Pronto. Ahahaha. Ahahaha."
"Pronto, ciao cucciola grande, come stai, come state, vi divertite, fate le bravissime?"
"EEHHH? Ahahaha."
"Dicevo, come stai, bene?"
"Si, scusa ma qui tutti i bambini mi fanno ridere un sacco, ahahaha."
"Come state, vi divertite?"
"Si."
"Avete arrampicato?"
"Si, ciao, ti passo la cucciola di mezzo."
"Prontoooooo! NONSISENTENIENTEEEE!"
"Pronto, ciao cucciola di mezzo, come stai, come state, vi divertite, fate le bravissime?"
"Si, NONSISENTENIENTEEEE, ora devo andare, ci divertiamo, abbiamo arrampicato, ciao."
"Cucciola, allora visto che è così difficile parlare con voi, vi saluto, vi mando bacione e se riusciamo facciamo che si sentiamo vener.."
Click.
Appare piuttosto evidente che le due cucciole maggiori, abbandonate in non meglio identificato rifugio montano con altri ventotto nani e la rocciosa e anche un po' matta maestra di roccia non abbiano alcuna nostalgia di casa e si stiano divertendo parecchio. Se riescono, XX e YY proveranno a richiamarle venerdì. Se riescono.

venerdì 8 giugno 2012

LA SAGGEZZA NEL QUADERNO DI ITALIANO, CLASSE SECONDA A

Con il termine della scuola, XX e YY scovano alcune perle di saggezza nascoste qua e là nel quaderno di italiano cucciolo di seconda elementare.

Penso e scrivo: il mio desiderio più grande.
Il mio desiderio più grande è quello di comprare un cane o un gatto. Il mio desiderio preferito è questo perché io amo moltissimo gli animali.
Penso che riuscirò a realizzare questo desiderio crescendo e comperando un cane o un gatto con i miei soldi. Forse con i miei soldi potrei comprare anche un canarino, e se ci riuscirò lo chiamerò Piuma. Insomma: amo un po' tutti gli animali. Anche i dinosauri.
Ma il mio animale preferito in assoluto è il pettirosso.

Imprevisto a scuola: scosse di terremoto a Milano. Racconto la mia "avventura"
Martedì 28 maggio ci sono state due scosse di terremoto. La prima scossa è stata alle 9,00 quando stavamo facendo le verifiche di matematica. Abbiamo sentito la campanella e siamo andati velocemente tutti sotto i banchi.
Dopo un minuto siamo scesi in giardino.
Siamo andati tutti all'albero della seconda A e dopo un po' ci siamo seduti in cerchio.
La seconda scossa è stata all'una proprio quando stavamo mangiando il secondo nella mensa di lettera C.
Abbiamo sentito la campanella e le maestre si sono chieste "un'altra scossa?"
Poi siamo andati in giardino per la seconda volta e i fine siamo restati lì di o alle 16,30 perché c'erano già state due scosse e qui di in giardino era più sicuro. Però prima di uscire siamo saliti su a prendere gli zaini.
Ho avuto paura, era stata una giornata piena di spaventi.

Scrivo io. Descrivi un ambiente che vuoi usando tutti i cinque sensi.
Al parco. Il parco era bello con tanti giochi. Ho visto i fiori, i giochi e gli alberi. Erano un po' di tutti i colori. Queste cose erano grandi, piccole, larghe e stette, insomma, erano di tutte le dimensioni. E ovviamente erano a forma di alberi, di fiori...
Ho sentito urli, strilli e canti di uccellini.
C'era il profumo dei fiori e della felicità.
Ho toccato gli alberi, i giochi, le panchine.
Ho sentito l'aria leggera che mi sfiorava.
A volte se la giornata è bella prendo un gelato prima di andare al parco oppure prendo un calipso, un cornetto, un ghiacciolo al baracchino. Aveva il sapore di gelato.

mercoledì 6 giugno 2012

VERDE, SEMPRE PIÙ VERDE

In una giornata fitta fitta, XX si precipita fuori dall'ufficio un po' prima del solito per partecipare alla riunione introduttiva della scuola materna (alla cui vita partecipa attivamente da cinque anni, peraltro), ma soprattutto per scoprire qual è la classe assegnata alla microba a partire dal prossimo settembre? Da qualche anno, infatti, non è più possibile richiedere alcuna preferenza, e pare anche che i criteri di composizione delle classi si siano fatti via via più complicati. Dopo una breve introduzione dell'ormai ben conosciuto direttore si passa al momento clou, e XX scopre con sollievo che la microba entrerà proprio al posto lasciato libero dalla sua sorella di mezzo. Giusto nella classe verde, la più piccola di tutte le aule, ma che proprio per questo a XX è sempre sembrata la più creativa, con i muri dipinti da murales; con la riga verde in corridoio da non superare che sarà mostrata con autorevolezza durante i primi due minuti del primo giorno di frequenza anche alla microba. La regola, il limite da non superare, il patto da rispettare per poter fruire liberamente di quelle piccole, grandi libertà che le verranno presto concesse, se dimostrerà di poterle meritare.
Sarà in classe con altri 19 amici tra i quali grande gioia è riservata alla presenza dell'inseparabile Potts, che un lungo e congiunto inserimento al nido ha legato inesorabilmente alla frizzante microba.
Accanto alla delusione di non poter partecipare all'annuale spettacolo di fine anno, che per la cucciola di mezzo rappresenterebbe una grande soddisfazione con consegna del diploma, a XX sembra un po' meno amaro il fine d'anno in un fil rouge che continua attraverso l'estate per ricominciare con un altro, avventuroso inizio. Accanto al caporalmaggiore Barbix, che detta le regole e le fa rispettare con piglio più che militare, e la bionda, dolce ma ferma Taat, già perdutamente innamorata della microba combinaguai. La quale, dal canto suo, più che per la classe è strafelice di continuare a condividere il suo futuro destino con il pacioso e testardo Potts, amante come lei di dinosauri e ruspe gialle. L'amichetta NY è stata invece dirottata in classe di altro colore, altro piano e altra gestione. XX rimane convinta che il grande giardino sarà indispensabile nella vita sociale dei futuri treenni.

lunedì 4 giugno 2012

OOHHH, CHE DISASTRO!

Ore 8.04, XX si trascina due cucciole sotto un diluvio a catinelle con destinazione scuola materna prima, scuola elementare poi. Le attività di oggi: gli ultimi dettagli da sistemare per la frizzantisisma festa di fine anno della scuola materna (per la quale XX va portando non meno di nove chili di bevande e tre di carta lucida formato A3) e la partenza per la sospirata gita delle elementari, già rimandata due volte per maltempo (non che questa mattina il tempo fosse migliore).
In accordo al miglior e più violento diluvio estivo, XX trova, alle 8.06 in un prescuola pochissimo affollato, le maestre meste meste e con i piedi parecchio bagnati. Scopre che oggi, il giorno della gran prova generale dello spettacolo, delle prove costume, degli aggiustamenti per lo spettacolo di domani, quello tutto, ma proprio tutto preparato con e DAI bambini (sceneggiatura, scenografie, regia, luci, musiche e suoni, oltre alla scontata ma non facile recitazione), a causa del diluvio notturno tutti i materiali si sono rovinati per il gravissimo allagamento del salone dello spettacolo.
Le maestre hanno l'aria triste, i piedi fradici e le lacrime agli occhi avendo intuito quanto grave è stato l'allagamento e quanto materiale sia irrecuperabile.
XX attiva una insperata catena di solidarietà per una volta unanime tra i genitori dei bambini ricevendo adesioni disponibili a qualsiasi attività. Non è ancora chiaro se, né quando, lo spettacolo potrà avere luogo, ma XX, con cucciola di mezzo rapita nella parte, si stringe con affetto intorno alle educatrici che con entusiasmo, energia e nessun mezzo erano riuscite a creare un progetto così meravigliosamente coinvolgente. Allagato o no, questo spettacolo resterà nel suo cuore.