venerdì 30 novembre 2012

JOVANOTTI E UN PO' DI MISTERI

"Oggi abbiamo fatto musica. Però non abbiamo ascoltato i nostri cd."
"No? Che cosa avete ascoltato?"
"Jovanotti."
"Che canzone?"
"La più bella: il più grande spettacolo dopo il big bang - la la la - siamo noi - la la la."
"Chi sa che cos'è il big bang?"
"IO! È un'esplosione fortissima che ha creato i pianeti. E le stelle."
"È vero, ha creato tutto l'universo, e anche il tempo."
"E la ginkgo biloba è l'unica pianta che è sopravvissuta."
"Si, ma a un'altra esplosione, alla bomba atomica, lì l'uomo c'era già da un sacco di tempo"
"Ma quindi è Dio che con il big bang ha creato tutto?"
"Si."
"Ma apposta?"
"..."
"E poi è vero che c'è una leggenda che dice che i primi uomini hanno mangiato una mela e Dio si è arrabbiato e ha mandato il diluvio?"
"Quasi..."
"Ma non potevano mangiare QUELLA mela, oppure tutte le mele?"
"Non potevano mangiare le mele di quell'albero."
"Perché, erano velenose?"

mercoledì 28 novembre 2012

BUONANOTTE

Retaggio del settimanale catechismo del lunedì, la cucciola grande sgrana preghiere al momento di andare a letto. Per spirito di emulazione, si sente a ruota la cucciola di mezzo:
"Del padre e del figlio...padre nostro...che sei in cielo...sia...com'è? Il tuo nome...e rimetti a noi i nostri LIEVITI...amen"
Amen.

mercoledì 21 novembre 2012

CHI HA FATTO COSA, L'ELENCO AGGIORNATO

Conosco una cucciola che...
per chiudere l'acqua della vasca da bagno, ormai pronta, ci è cascata dentro di testa tutta vestita (cucciola di mezzo)
è salita su un albero altissimo con la sua sorella grande, ma poi non sapeva più scendere ed è rimasta appesa in quota un sacco di tempo (cucciola di mezzo)
nelle prime settimane di scuola materna si è nascosta in giardino con due suoi compari mentre tutti erano rientrati e le maestre, sull'orlo dell'infarto, non li trovavano più (microba)
nelle prime settimane di scuola materna, è andata a fare pipì con un compagno più grande, ha aperto lo sciacquone e non è più riuscita a chiuderlo; è tornata in classe facendo finta di niente e il bagno della scuola si è allagato (cucciola di mezzo)
andava alla scuola materna da poco, tutti la salutavano al parco e lei diceva di non ricordare chi fossero gli altri bambini (cucciola grande)
ha lavato i capelli, riempiendoli di schiuma con il sapone per le mani della scuola, al suo amico Luca sempre alla scuola materna (cucciola di mezzo)
ha fatto la cacca liquidissima da neonato (essendo neonata) mentre era nel bagnetto con il suo papà (cucciola grande)
si è dipinta le unghie con i pennarelli della scuola di nascosto; la maestra ha fatto tornare le unghie alla quasi normalità con il sapone per i piatti (cucciola di mezzo)
sempre in tema di unghie, se le è spennellate con lo smalto giallo fosforescente per appiccicare le foglie di felce e fare l'orco dei boschi: impossibile togliere lo smalto e le foglie di felce, poi (cucciola grande e cucciola di mezzo)
è rimasta appesa, sempre in quota, durante una gara di arrampicata outdoors avendo fatto uno dei più elaborati nodi da marinaio con la corda che le faceva sicura (cucciola di mezzo)
ha denunciato il suo amico che ha fatto pipì in giardino a scuola, omettendo di raccontare che lei si è fiondata a giocare nella fanghiglia di pipì con gran diletto (microba)
si è chiusa in una sdraio della spiaggia come il prosciutto nel panino (cucciola di mezzo)
ha ingoiato due noccioli di prugna all'età di otto mesi, i noccioli sono ricomparsi nel pannolino OTTO giorni dopo (microba)
invece di spalmarsi sul viso l'olio per la dermatite, l'ha bevuto (microba)

venerdì 16 novembre 2012

A CENA CON

La cucciola grande e Liluz, la sua vulcanica e un po' monella amica, dopo qualche scaramuccia delle scorse settimane sono tornate a frequentarsi. Così Liluz resta a cena a casa Noicinque, e la conversazione diventa subito surreale.
"Lo sai che all'inizio dell'asilo avevo tutta una gamba ingessata, e poi all'inizio della terza avevo un braccio ingessato?"
"E sai che io sono stata punta da una medusa gigante su mezza schiena, e poi anche nel Mar Rosso mille meduse invisibili mi hanno punto dappertutto e mi hanno fatto venire mille bolle?"
"E sai che io mi sono rotta un piede mettendolo nei raggi della bicicletta della mamma?"
"E sai che la mia sorella Masha è quasi riuscita ad andare sotto una macchina?"
"Certo, è velocissima. Secondo me ha ereditato la tua BIRICHINIZIA."

L'AVVENTURA

XX sta saltellando per l'Europa in una delle ultime, spera, trasferte dell'anno, con sveglie improbabili all'ora dei pescatori e giornate lunghe fino a venti ore.
Questo ritorno, però, nonostante sembri tranquillo, in realtà diventa più avventuroso del previsto: dopo un rocambolesco viaggio in taxi alla peggiore ora di punta intorno a Parigi, per il ritorno XX sceglie, saggiamente (crede) di optare per una ben più affidabile RER, il treno che porta agli aeroporti. Ebbene, dopo aver cambiato due metropolitane giungendo finalmente sulla linea giusta, XX scopre sgomenta che la linea è bloccata per un non meglio definito incidente per un non prevedibile per un tempo non prevedibile (da venti minuti a dodici ore, secondo gli addetti).
XX trascina la valigia per innumerevoli rampe di scale sbucando in quartiere sconosciuto alla ricerca di un taxi. Trova una corsia preferenziale e osserva alcuni altri figuri balzellare in mezzo alla strada alla vista delle auto pubbliche. Pensa che non troveranno mai tanti taxi quanti sono, scopre che hanno la stessandestinazione e secondo la migliore tradizione sulle sventure organizzano una squadra che controlla tre angoli, fermano almeno quindici taxi e finalmente il sedicesimo accetta di portarli in aeroporto. Sono un signore di Amburgo, una ragazza dell'Uruguay diretta in India e un altro signore tedesco, oltre a XX. Il taxista dichiara che ci vorrá oltre un'ora, il volo di XX é novanta minuti dopo e per uno di quei miracoli che talvolta accadono per qualche ragione ignota, riesce a saltare sull'aereo che la riporta, finalmente, a casa.

domenica 11 novembre 2012

FACCIAMO FESTA

La cucciola grande ha appena compiuto otto anni otto, ma pare che la giornata di festa non sia stata propriamente festosa. Pare infatti che in classe sia successo qualcosa di simile al finimondo, non meglio definito, comunque, con castighi, lezioni interrotte e compagni esiliati in altra classe. La maestra di italiano ha addirittura assegnato un tema 'Rifletto e racconto quanto accaduto in classe ieri'.
XX per fortuna aveva già previsto, con la sue simpatica e frizzante amica Fede, di combinare una festa doppia nel week end successivo. Così eccoli qua, i compagni scalmanati, ad ascoltare curiosi e interattivi (forse troppo interattivi) la storia del teatro greco, il mito di Europa e le marachelle di Zeus. Ed eccoli impegnati a realizzare una maschera di argilla, proprio come facevano gli antichi per il teatro greco. La festa è parsa riuscita, nonostante un po' di baccano, e tutti sono andati a casa con una bella realizzazione propria: una maschera di argilla. Così gli ottenni sono rientrati con avuti numerosi tori, il mito di Europa ha evidentemente colpito, una scimmia con i brufoli, un diavolo con i riccioli, due antichi ciceroni e svariate rapunzel.

sabato 3 novembre 2012

E DICONO (SCRIVONO) A LUI

In un due novembre insolitamente caldo e soleggiato (la celebre estate di San Martino in anticipo?) XX e la nonna MM decidono di rendere omaggio, nel loro modo un po' sgarrupato, al nonno Giorgio, oggetto di ricordo e curiosità mai sopite da parte delle cucciole, che di lui hanno ereditato vari aspetti di una carattere forte e divertente e che chiedono di lui sempre più spesso.
Ebbene, visto che tra le 'stranezze' del nonno Giorgio c'é anche quella di non dimorare in un cimitero bensì di aver avuto le proprie ceneri sparse nell'aria, dal suo aereo, sopra gran parte della Brianza e delle Prealpi lombarde, esiste un luogo, un minuscolo accesso ad un piccolo, pacifico lago sopra il quale lui volava spesso, che XX e MM hanno accuratamente scelto come luogo del ricordo. Un pontile, la casetta delle canoe, le canne nel lago, una spiaggetta, le papere che accorrono. E tre cucciole che cercano di capire, si entusiasmano con lucertole, coccinelle e papere, spargono i fiori nel lago, dicono "ciao nonno" e poi cominciano a scrivere messaggi su piccoli cuoricini di carta bianchi accuratamente preparati e ritagliati in precedenza con la nonna MM. I cuori sono in realtà appiccicati uno all'altro e le cucciole li usano come pagine per scrivere i loro libretti, che il nonno leggerà dal lago, dal cielo o da dove si trova (ma li leggerà, sicuro).
CIAO SONO LA CUCCIOLA DI MEZZO IO
altro cuore
TI VOLEVO VEDERE
altro cuore
DA VIVO
È stato il più bel ricordo che XX e MM ricordino.