venerdì 29 maggio 2020

CIAO, AZIENDA

Ci lavora da due anni, XX, insieme ad una squadra di personaggi assortiti, dal rigoroso e granitico amministratore delegato al più empatico avvocato corporate, diventato amica preziosa ed insostituibile. Ebbene, viste le strategie aziendali e tutti i paroloni a corollario, alla fine il cuore di quello di cui si occupa XX è stato venduto. Con lei, consenziente, dentro. Così sono giorni che inscatola dossier, libri e paccottiglia dei suoi 18 anni di azienda, e la saluta così:
Carissima Azienda, 
Ciao. Ciao perché non percorrerò più (quasi sempre di corsa) i corridoi dal pavimento azzurro della sede di Milano, cercando di essere puntuale alla prossima riunione. Ciao e grazie, grazie perchè tra i tuoi muri, i tuoi uffici (nel mondo), i tuoi laboratori, i tuoi impianti ho potuto incontrare molti talenti profondi ed entusiasti che hanno alimentato la mia energia. È proprio dal profondo sapere, dalla cura, dall’attenzione ai dettagli, dall’amore per la scienza, la comprensione dei fenomeni che la mia professionalità è cresciuta, nutrita dalla prossimità con tale eccellenza.
Una signora nobile e distinta, intelligente, accurata e affidabile, che dice quello che fa e fa quello che dice. Così saresti, se fossi una persona, solida, presente, attenta, profonda, eclettica, il carattere composito dei molti talenti che accogli.
Con te, in te ho accompagnato la mia curiosità, ho potuto incontrare persone di e diverse accomunate dall’interesse per la scienza e per le piante, la natura; ho potuto mettere alla prova, ed affinare, alcune capacità professionali che non. Ridevo di avere e che, Azienda, mi hai fatto scoprire e hai fatto sbocciare in me.
Così ti ringrazio per quello che sei e che hai fatto in modo che dossi io, in questi lunghi, eppur brevissimi, diciotto anni. E ti auguro di non cambiare, eppure di saper cambiare, accogliendo sfide sempre nuove senza perdere la tua profonda natura solida, presente, attenta, profonda, eclettica, il tuo amore profondo per la natura.
Grazie, Azienda.


Firmato: XX

giovedì 7 maggio 2020

LA RIUNIONE DI SCUOLA

Il rigore, la puntualità è quella mancanza di chiacchiera hanno caratterizzato la riunione della scuola microba. Le insegnanti hanno chiamato, con una disponibilità di tempo esteso che i locali della scuola non avevano mai concesso, una riunione con i genitori alle 19, quando chi ha ripreso a lavorare da poco può partecipare. La piattaforma è la stessa delle lezioni online, la disciplina pure. Tutti collegati cinque minuti prima, tranne chi pensa che il quarto d’ora accademico valga anche online. No, non vale. I genitori ‘identificati’ dall’account e dal nome dei figli. Tutti Messi in muto intanto che parlano le insegnanti, che con una forza e un’energia molto speciali raccontano della resilienza, dell’immediato adattamento alla didattica a distanza, dell’entusiasmo che dimostrano anche in questa modalità così più fredda, della loro pazienza, volontà, disciplina e partecipazione. ‘Sempre con il sorriso.’, aggiungono.
E XX in un tempo brevissimo realizza di come sia diverso questo interagire da quello consueto, da quando alzi la mano per dire una cosa che pensi interessante e uno sguardo ti può scaldare il cuore. Oggi invece sono stati tutti in silenzio, in ascolto non interattivo, con un dibattito e un confronto limitato ai ringraziamenti del fine riunione. Forse non c’era molto da dire, in realtà. Ma se si fossero visti dal vero, nessuno avrebbe chiesto come vi sembra che stiano i nostri ragazzi? Che cosa vivono, negli schermi illuminati? Che cosa scrivono, che cosa sperano, che cosa chiedono?
Si, le domande sarebbero state fatte. Invece si sono tutti adeguati alla disciplina operativa del rispetto dei tempi, delle comunicazioni operative, rimandando il tempo delle lacrime e dei sorrisi emozionati a quando li si potrà vedere davvero, i sorrisi, senza bisogno di indovinarli dalle pieghe di una mascherina.