lunedì 30 gennaio 2012

I FIORI DI CARTA, E NON SOLO

"Chi è che sa fare i fiori di carta? Quelli in cui fai un rotolino così, poi un altro rotolino così, poi un rotolino per fare il gambo così?
"Ma con la carta crespa? Oppure con gli origami?"
"Eehh, sapete che a scuola abbiamo TRE libri per fare i fiori di carta? Servono per far imparare a piegare i fiori."
"Ma come, con gli origami? Con una carta speciale?"
"Si, con la carta, ma se vuoi li puoi fare con tutto. Io li ho fatti con il pongo."
"Gli origami di pongo?"

giovedì 26 gennaio 2012

PASTA CORTA

"Cucciole, che cosa avete mangiato di buono a scuola oggi?"
"Mmmhhh, vediamo...la pasta con i broccoli."
"Si, comunque la pasta che fai tu, papà, è più buona."
"Si, infatti, perchè in quella di scuola i broccoli non si trovano interi, sono tutti sbriciolati."
"Appunto, per colpa dei broccoli sbriciolati pensa che io non sono riuscita a mangiare nemmeno un fusillo IN BIANCO!"
"Fusilli? Voi avevate i fusilli? Noi avevamo le penne senza punta."
(i maccheroni)

martedì 24 gennaio 2012

PIC, PIC, PIC E PIC

Una mattina impegnativa: ore 8.10, partenza del bicitaxi con due passeggere alla volta del centro vaccinale. In una mattina fredda, umida e nebbiosa, XX ha trascinato due perplesse cucciole attraverso le strade cittadine su una bici carica e affaticata (non solo la bici). Al centro vaccinale, alcune accoglienti infermiere e la pediatra hanno punto nell'ordine il deltoide sinistro di XX (PIC), la coscia microcucciola destra (PIC), la coscia microcucciola sinistra (PIC) ed infine il deltoide sinistro (PIC) di una inspiegabilmente accomodante cucciola di mezzo.
La microcucciola ha espresso il suo dissenso più fermo con tutti i mezzi, e i polmoni, in suo possesso, salvo poi lasciarsi immediatamente affascinare dai quattro giocattoli a disposizione dei bimbi.
Dopo il quarto d'ora di sicurezza anti-shock anafilattico, XX ricarica, su una bici sempre più carica e sempre più affaticata, due cucciole chiacchierine casco-munite. Emerse finalmente dalla nebbia nei pressi del nido microcucciolo, XX scopre che, nonostante aver avvisato del ritardo con un giorno di anticipo, e nonostante fossero soltanto le dieci del mattino, il pranzo per la microcucciola non era stato previsto.
La stessa sorte sembra capitare alla cucciola di mezzo, anche lei senza che il suo pranzo fosse previsto nonostante il preavviso del giorno prima alla scuola materna, anche se lei non sembra interessarsene, subito coinvolta nelle molteplici attività già in corso nella sua classe.
Senza troppi crucci, e soltanto un po' meno carica ma parecchio affaticata, XX sceglie codardamente di ignorare il paventato digiuno di entrambe le cucciole e pedala veloce per atterrare, infreddolita e stravolta, in un ufficio che le appare sorprendentemente accogliente. E sono soltanto le 10.20.

lunedì 23 gennaio 2012

A SCUOLA, A GINNASTICA

"Si, oggi a scuola tutto bene. Si, oggi a scuola abbiamo fatto italiano, scienze, ginnastica. Ti spiego un gioco: ci vogliono pochi adulti e tanti bambini. Un adulto comincia a scegliere due bambini, uno per ogni squadra, che fanno i capitani. Poi loro scelgono ciascuno un bambino, che sceglie una bambina, che sceglie un bambino, che sceglie una bambina, che sceglie un bambino, che sceglie una bambina, finchè tutti i bambini sono finiti."
"È finito il gioco?"
"No, deve ancora cominciare."
"Lo sospettavo."
"Dopo i bambini ci vuole una palla, però una sola. Poi con la palla devi prendere i bambini."
"Palla prigioniera."
"No, perchè quando colpisci qualcuno la prima volta è ferito, la seconda volta è FURIBONDO e solo la terza volta è morto e va fuori dal gioco. Però se prendi il capitano, hai vinto subito. Quindi bisogna stare attenti a scegliere un capitano veramente bravo che non si faccia prendere."
"È una via di mezzo tra palla prigioniera e quidditch. Chi ha vinto?"
"Gli altri, perchė il nostro capitano era Elena che si è fatta prendere quasi subito." Appunto.
Questa la meravigliosa conversazione intercorsa alle 19.15 circa tra un curioso YY e la sua somigliantissima cucciola grande.

sabato 21 gennaio 2012

LE UOVA DI...

Il ritorno della nonna MM dalla caraibica isola di Guadalupa, oltre che entusiasmo, voglia di sole e colori, ha anche portato tre uova tre di dinosauro a sorpresa. Le uova però hanno avuto bisogno di essere covate nell'acqua tiepida per oltre due giorni dribblando svariati tentativi delle cucciole (tutte) di rompere le uova a martellate, altro che cova, prima di rivelare qualche timido segnale di schiusa.
"Guarda, il mio sembra giallino, come il bicchiere!"
"CO-CO DIL-LO." (=dopo che mi avete dato un regalo ormai più di 48 ore fa aspettandovi che io pazientassi per tanto tempo, finalmente in quel bicchiere della cova sta succedendo qualcosa. Ora, quello che io vedo con i miei sensi attenti e acuti è proprio una coda di coccodrillo, dinosauri o no, e desidererei non essere contraddetta)
"Il mio è uno spinosauro, il tuo dinosauro preferito!"
"No, il mio dinosauro preferito è il dimetrodonte."
"Comunque quello è un anchilosauro."
"Si, forse, perchè lo spinosauro sta su due zampe, il dimetrodonte su quattro."
"Il tuo che cos'è? È giallino e nero, mentre il mio è rossiccio e arancione."
"È un altro anchilosauro, però diverso."
"Sarà un anchilosauro femmina, allora."
"No, è uno stegosauro."
"GNA-MM!" (=fra l'altro, il coccodrillo è carnivoro e mangia chi vuole.)
"Microcucciola, guarda che il tuo dinosauro è erbivoro, non puoi mangiare il mio."
"Facciamo così, noi due volevamo diventare amici e allora io non ti mangio, anche se sono carnivoro."
"Andiamo a esplorare insieme?"
"TI." (=sauri estinti o viventi, coccodrilli carnivori o altre amenità, ritengo possiamo giocare piacevolmente insieme con i nostri nuovi animali di gelatina variopinta e appiccicosa. Fra l'altro, vi mangio tutti.)

venerdì 20 gennaio 2012

L'ATTUALITÀ SECONDO LORO

XX e la nonna MM, in una spontanea conversazione (piuttosto facile con la cucciola di mezzo) all'ora di merenda, scoprono con orrore la libera circolazione tra cinquenni di informazioni della più nera attualità di questi giorni, realizzando la necessità di elaborarne alcuni aspetti.
"Nonna, ma tu da Guadalupa, lo sai che è affondata una nave? La nave croce-crociera."
"Si, si, l'abbiamo saputo."
"Sai che cos'è successo? La nave croce-crociera, no scusa, cRosta-crociera, aveva il capitano che voleva salutare un suo amico ed è andato troppo vicino alle rocce, così ci ha sbattuto contro e la nave è affondata."
"Che stupido."
"Scusa, cucciola, ma come fai a conoscere così bene la storia della nave?"
"Me l'ha spiegata Fabio."

lunedì 16 gennaio 2012

IL DILEMMA

Che fare, davvero me lo sono chiesta e me lo chiedo ancora. Questa sera la cucciola di mezzo è riuscita a dare il peggio di sè risultando provocatoria e disubbidiente per tutta la cena. Un esasperato YY l'ha infine messa in castigo, non prima di aver buttato via l'oggetto della discordia, un piccolo giochino che lei si ostinava a gingillare a tavola a dispetto di tutte le regole e le numerose richieste.
Mentre lei urla tutta la sua protesta a pieni polmoni, la cucciola grande le bisbiglia qualcosa all'orecchio, la furia si placa per qualche secondo per poi risorgere più potente di prima. Ho chiesto alla saggia, empatica e sensibile cucciola grande che cosa si erano dette per placare il mostro, seppur per qualche secondo soltanto, e lei è stata omertosa più del solito. Salvo poi rivelare, dietro mio solenne giuramento di non svelare nulla a YY:
"Ho detto alla cucciola di mezzo di non preoccuparsi, che il suo gioco l'ho recuperato io dalla spazzatura intanto che il papà si metteva le scarpe. Vedi, l'ho nascosto qui dentro. Ma non dirlo a nessuno."
OK. Da che parte stare? Onorare l'impegno al silenzio preso con la mia solenne cucciola grande, oppure onorare l'impegno educativo a suggello di una genitorialità condivisa e far sparire di nuovo il gioco?
Per ora, ho scelto la terza via, quella del silenzio e dell'oblio, nella speranza che l'oblio cancelli il dilemma.

domenica 15 gennaio 2012

INTERPRETARIATO

Con tempismo ancora una volta chirurgico nei giorni di assenza della nonna MM, la microba è riuscita a prendere un non meglio specificato virus e si è preparata, febbricitante, ad andare finalmente a letto. Al momento di coricarsi, di solito si insiste con vari espedienti per spremere anche l'ultimo goccio di micropipì e scongiurare un cambio notturno di pigiama e letto. YY è il genitore selezionato dalla microba stasera per l'andata a letto, (che consiste in un saluto e una carezza), e tenta di convincerla. Lei si ostina a parlare nella sua lingua misteriosa.
"ZU-BA-CA. PI-PI ZU-BA-CA."
"Microba, dillo anche alla mamma perchè non ho capito."
"ZU-BA-CA. ZU-BA-CA."
"Ha detto - su vasca."
"Su vasca che cosa?"
"ZU-BA-CA."
"Aahh, la pipì. L'ha fatta nella vasca..."
"ZU-BA-CA. PI-PI ZU-BA-CA." (=cari i miei fornitori di DNA che ho sapientemente interpretato in modo da coglierne il migliore assoluto, so che ci tenete molto a questa questione della pipì, soprattutto prima di andare a letto. Ebbene, dovreste avere ormai capito, dopo oltre sei mesi di addestramento, che la faccio se mi va e non la faccio se non mi va. Inoltre se malauguratamente mi scappasse mentre sono a letto, beh, pazienza, in fondo ho appena due anni ed è mio preciso diritto costituzionale farmi pipì addosso. Nello specifico caso di questa sera, in cui febbricitante mi avete lo stesso costretto alle abluzioni serali, non ho ritenuto di dare seguito alle richieste della mamma nel fare pipì prima di entrare nel bagnetto, ma ho molto apprezzato la bella sensazione di caldino appena entrata nella vasca e ho strappato il permesso di fare pipì nella stessa, a fronte della minaccia di un'uscita improvvisa e troppo, troppo fredda e bagnata. Vi dirò, mi sono pure divertita, pertanto non ritengo opportuno rifare pipì anche adesso.)

DIMMI CHE FORMA SCEGLI E TI DIRÒ CHI SEI

Cuore/Cuore con ali da farfalla/fata: il palloncino che viene forgiato in forma di cuore ed eventualmente combinato con un altro per costruire un bel paio d'ali di farfalla, ma anche di angelo o fata, è di norma scelto da bambini (bambine, per lo più) con una spiccata parlantina, una spiccata femminilità e discretamente spitinfie. Chi si affida a questo palloncino normalmente lo chiede rosso fuoco, la passione del cuore, rosa confetto e viola leggero, e abdica a questa scelta soltanto se i colori richiesti sono esauriti. In questo malaugurato caso, anche bianco, giallo o arancione potranno essere tollerati.
Orecchie da coniglio/leprotto o cocker: la scelta del palloncino a forma di orecchie è sintomo di spiccata curiosità e conoscenza del mondo animale, amore smodato ed empatia per ogni creatura ed una pulsione a circondarsi di bestiole di vario genere come S. Francesco. Conversare di etologia con chi sceglie questo palloncino può essere piuttosto frustrante.
Spada con elsa tempestata di pietre e finemente lavorata: chi sceglie un palloncino da combattimento rivela una nota combattiva del proprio carattere, una tendenza a scegliere il comando, una pulsione verso lo scontro a favore di una diplomatica negoziazione e, non ultima, una volontà da caterpillar.
I noicinque sono rientrati da una allegra e movimentata festa portando a casa i sovra descritti cadeaux. Indovinate chi ha scelto che cosa.

sabato 14 gennaio 2012

CONVERSANDO QUA E LÀ

Rinunciando alla settimanale lezione di nuoto, XX trascina una scettica cucciola di mezzo all'open day della sua futura scuola elementare, già scuola accogliente della cucciola grande. Il preside, normalmente piuttosto empatico, si perde per oltre un'ora e mezza nella descrizione di moduli orari, regole a mensa e mancanza di fondi, suscitando un po' di noia nei piccoli intervenuti. Non importa, XX sa già che affiderà anche la cucciola di mezzo alla scuola accogliente e seria che sta già formando la cucciola grande. Per celebrare la giornata, dopo il giro turistico della scuola, che la cucciola di mezzo già conosce a menadito essendosi infiltrata in tutte, ma proprio tutte, le festa della sua sorella maggiore, si concedono una squisita pizza al trancio nella trattoria sotto casa.
"Allora, che ne pensi della scuola? Sai che anche io quando avevo sei anni sono andata in quella scuola con le scale azzurre azzurre? Chi viene alla stessa scuola i tuoi compagni?"
"MMMhh, siamo pochissimi, soltanto io, LUCA e Vitto."
"Ti piacerebbe essere in classe con qualcuno di loro?"
"No, mi piacerebbe essere in classe con Bea."
"Ma Bea va all"altra scuola."
"Infatti. Gli altri stanno sempre attaccati alla banda di Fabio."
"Chi c'è nella banda di Fabio?"
"Fabio."

lunedì 9 gennaio 2012

IL PIGIAMA PEZZATO IN EREDITÀ

L'oggetto del contendere: un pigiama pezzato come una mucca bianca e nera di dimensioni ormai troppo ridotte per andare bene ad una cucciola grande che non se ne vuole separare.
Le contendenti: una cocciuta cucciola grande che trasferisce il suo illimitato amore per gli animali a qualsiasi cosa li raffiguri o rappresenti, perfino un pigiama pezzato; un'altrettanto cocciuta cucciola di mezzo, alla quale una imprudente XX aveva proposto il pigiama pezzato in eredità senza fare i conti con la precedente padrona.
"Eehh, nooo, mi avevate detto che una volta tornate dal nonno sarebbe stata l'ultima volta che la cucciola grande lo poteva mettere, e invece lo sta mettendo anche stasera, eeehhh, nooo!"
"Si, infatti, è l'ultima volta che lo mette, da quando lo laviamo la prossima volta diventa tuo, ok?"
"Tanto è già mio, glielo sto prestando."

sabato 7 gennaio 2012

TUTTI DOVREBBERO AVERNE UNA

Tutti, da bambini, dovrebbero averne una: indimenticabile, colorata del tuo colore preferito sempre, di una simpatia travolgente ma anche di un'autorevolezza inossidabile. Una con cui condividere i segreti più oscuri, ridere le risate più sguaiate, cucinare torte di alta pasticceria e godere dei pitturini più brillanti di tutti. Una che sappia tutto sugli animali, almeno quelli di casa, che li ami come e più di sè stessa, che ti insegni ad averne cura con sicurezza ed empatia. Una che ti legge negli occhi, che sdrammatizza la tragedia e si comincia a ridere tutti a crepapelle, una che ti capisce meglio di chiunque e sa osservare anche i piccoli segni di meraviglia che tutti i bambini regalano. Una che coglie nel segno senza mai sbagliare un colpo, sia che si tratti di creare una "diversione" per mettere le scarpe a piedi rissosi o dare una abbraccio addolcito dal un cioccolatino opportunamente materializzatosi per l'occasione. Una che fa diventare ogni giorno una festa e che rende ogni sorriso indimenticabile.
Una zia ganza, insomma, di quelle che non vedi tutti i giorni ma ogni volta che stai con lei te lo ricorderai per sempre.
Le tre cucciole hanno la fortuna di godere, in famiglia, di almeno due di questi esemplari: la ziastra SIMONBELLE, che ha alleggerito e rallegrato la recente trasferta campagnola con la sua ironia, disponibilità ed entusiasmo; la di lei sorella Sarsazì, ugualmente empatica ed inossidabile, presente e vicina alle cucciole fuori sede.
Tutti dovrebbero averne almeno una. Anzi, due.

venerdì 6 gennaio 2012

DALLA TRASFERTA CAMPAGNOLA

"Pronto, cucccioleee, come state, fate le brave, anzi no, le bravissime, che cosa avete fatto di bello?"
"Ciao. Bene. Ivan (il gatto nascosto e poi ritrovato, ndr) ha dormito con noi. Ti passo la cucciola di mezzo."
"Pronto, cucciolaaa, come stai, fai la brava, anzi no la bravissima, che cosa hai fatto di bello oggi?"
"Oggi ci siamo pettinate."

giovedì 5 gennaio 2012

TRE, DUE, UNO, UN POMERIGGIO (QUASI) SENZA FRETTA

Approfittando di una incredibile (e probabilmente irripetibile) offerta di nonno GG, che fatto un inedito invito a TUTTEETRELECUCCIOLE nella sua casa in campagna da oggi fino a dopodomani, XX e YY pare abbiano di fronte un intero giorno e mezzo di libertà inaspettata. Così, spedite le cucciole non senza qualche difficoltà logistica (il gatto del nonno non si trova perchè appena intuisce, con sesto senso felino, che si sta per partire, va a nascondersi dove è impossibile trovarlo e il nonno ritarda nel ritiro delle cucciole, il lettino della microba sembra non avere volumi compatibili con il resto dell'auto, come pure i seggiolini per i quali è stato necessario un incastro degno del miglior tetris), XX e YY si ritrovano, liberi e leggeri, ad assaporare quello smarrito stordimento che deriva dal non avere piedi a cui mettere scarpe prima di uscire, dispute da sedare, merende da contingentare, ecc. Nel corso del pomeriggio, incapaci di godersi anche solo un minuto di infruttuoso ozio, hanno fatto la pratica di yoga (XX), comprato gli accessori cuccioli mancanti per la prossima settimana di sci (YY), riorganizzato le scrivanie cucciole dove si era accumulato del sedimento secolare (XX), aggiustato gli attacchi da sci, sempre in vista della suddetta settimana (YY), scelto il film da andare a vedere al cinema e quasi arrivano tardi.
Nel frattempo, il telegrafico bollettino dalla campagna descrive un lettino microbo ben montato, tre cucciole superbrave ed affamate alle sei del pomeriggio, un bagnetto già concluso allo stesso orario e nessuna difficoltà in vista.
In cuor loro, XX e YY confidano nello già spiccato spirito di emulazione della microba, per la quale hanno fornito al nonno un dettagliato manuale di istruzioni che probabilmente verrà presto dimenticato. Intanto rivolgono un sincero, grato pensiero al coraggio di nonno GG pregustando la loro intera giornata di leggerezza domani.

martedì 3 gennaio 2012

RACCONTA...

Cucciola grande, performing in uno degli innumerevoli compiti di seconda elementare.
Racconto come ho trascorso questi giorni di vacanza.
Questi giorni di vacanza li ho trascorsi bene: il 25 dicembre è arrivato Babbo Natale che mi ha portato il divudi di Kung fu panda 2. Il 30 dicembre siamo andati ai giardini di porta Venezia e siamo andati sul bruco, che è una specie di giostra e alla salita ti tiravano della schiuma e dicevano - Bambini, giro con la neve! Poi siamo andati sui giochi e c'erano delle altalene a mutanda. Io mi sono infilata dentro e non c'era più modo di farmi uscire. Ma prima di andare ai giardini di porta Venezia siamo stati alla mostra della Pixar.

Come dire, her side of the story.