giovedì 15 dicembre 2016

VA BENE, LO SAPEVI. E IO HO CAPITO SOLO TROPPO TARDI

Ho insistito. Ti ho costretto, convinto, supplicato, suggerito che era la cosa migliore da fare. Speravo di vedere qualcosa di impossibile. E invece avevi ragione tu.
Che all'aperitivo di Natale della tua classe proprio non ci volevi andare, sostenendo che no, tanto per te non ci sarebbe stata una bella atmosfera, altro che Natale. Mi hai detto e scritto NOOO in tutti i modi possibili, e io non ho voluto vedere quello che a te è chiaro da molti, troppi mesi ormai.
La verità è che siete diversi, che non c'è un modo di essere giusto e uno sbagliato (per quanto una qualche ideuccia ce l'avrei, in proposito), ma piuttosto un modo di non essere uguali. Bene, tu e i tuoi compagni non lo siete. Proprio per niente. E se quel detto latino che spiega come mai le sostanze si sciolgono una nell'altra, lo cito spesso, "similia similia solvuntur" si applicasse alle persone, ecco, tu saresti un po' come una goccia d'olio che galleggia sull'acqua dei tuoi compagni. Non ti mischi. È stato chiaro da subito, appena siamo arrivate, che avresti contato i secondi che mancavano ad andarsene. Sei finita in un posto non fortunato, accanto a ragazzine a cui non avevi nulla da dire. Loro, tutte con il telefono in mano, perse in chissà quali mondi virtuali. Tu, che il telefono l'avevi lasciato a casa e non avevi occhi che per il tuo personale conto alla rovescia, brevissimo, al termine del quale hai dichiarato determinata: "Io vado." 
Abbiamo resistito ancora qualche minuto, tra gli sguardi sgomenti e comprensivi di altre mamme, per poi gridare un generico BUONNATALE ed andarcene appena all'inizio della sera. Il mio cuore ha capito, soffrendo un po' con te, quanto siate diversi. Prometto di ascoltare il tuo di cuore, Cucciola grande.

lunedì 12 dicembre 2016

CARO BABBO NATALE, IL SOLITO DESIDERIO. SE NO, LO CHIEDIAMO A GANESH

Sembrerebbe non esserci speranza per quel piccolo, ma feroce, desiderio che XX, e probabilmente tutte le mamme occidentali, covano in fondo al cuore. Quella segreta speranza che i giorni di avvento si vaporizzino a beneficio di un tranquillo, noioso ed esteso 27 dicembre. La speranza che la frenesia del Natale, che si sviluppa in un innumerevoli richieste di partecipazione ad eventi e attività, le quali nella grande maggioranza dei casi richiedono ulteriori azioni preventive di preparazione si sbricioli in un assai più sano e salutare NULLA.
La speranza che i molteplici happening familiari restino nel cuore come ricordo, magari felice, degli anni passati. Ma che non siano più richieste impossibili disponibilità per il torneo natalizio multiscuola del basket microbo - un girone dantesco della durata di oltre tre ore che vede protagonisti centocinquanta sei-settenni che cercano di far rimbalzare una palla nera e arancione, e non in silenzio - , la pizzata delle mamme che questo è l'ultimo Natale alle elementari, l'incontro per la raccolta dei libri così i bambini della classe microba si scambiano un pensiero prima di Natale, ahhh non ho comprato le tempere e i glitter per fare il lavoretto natalizio, la cena dell'ufficio, il pranzo dell'ufficio, la pizzata della pallavolo, l'arrampicata natalizia, i colloqui con gli insegnati delle medie, la festa delle medie, la festa delle elementari in seconda e la festa delle elementari in quinta (sempre che è l'ultimo Natale alle elementari), gli open day della scuola media per capire quale sarà il destino della cucciola di mezzo, la festa dello yoga con le danzatrici indiane, il compleanno (a sorpresa) della nonna MM ma anche quello, ancora segretissimo, della sua bionda amica speciale, la logistica dei regali in quattro dimensioni, scusa ma dobbiamo fare l'albero di Natale, e anche il presepe solo che la scatola delle cose natalizie si è aperta da sotto e le statuine di terracotta si sono rotte, le incolliamo?, la task force per una scuola inclusiva che sta mettendo a rischio il progetto di bilinguismo per i bimbi sordi e i loro amici, l'incontro prenatalizio del catechismo con canto del cantico delle creature, la premiazione della società sportiva che riconosce il merito di tutti gli altleti premiati in qualunque disciplina nei mesi precedenti (e la cucciola di mezzo ha ottenuto ben due primi posti). Ah, questa premiazione eterna è prevista per la sera del 23 dicembre.
In valutazione, per il prossimo anno, una sana festa delle luci Diwali al posto del santo Natale. Con celebrazioni rigorosamente indù e nient'altro. E questo desiderio occidentale lo chiediamo a Ganesh.

giovedì 1 dicembre 2016

PUZZLE DI TE, PUZZLE DI NOI

Gli anni semitondi: i miei, più quelli delle tre cucciole, fanno i tuoi. Più ampiamente io, insieme con loro, siamo te. Hai fatto i conti e li hai giocati al lotto, i nostri numeri. In questo giorno in cui i tuoi anni diventano semitondi ci siamo accorti, ancora una volta, di quanto di te c'è in noi. Ce l'hanno detto tutti, le persone speciali delle tue famiglie, quella dell'albero genealogico e quella del cuore, del lavoro, dell'esperienza, della vita. Abbiamo cercato di raccogliere intorno a te tutte le persone uniche che ti hanno accompagnato da quando ho memoria; e siccome, era scritto sulla pagina del libro di chimica all'università, similia similia solvuntur, tu sei unica e loro sono uniche. Così in questa serata surreale a conclusione di una organizzazione che aveva del circense, di cui tu eri più o meno all'oscuro, le tue amiche di sempre ti si sono riunite intorno. A scoprire quanto sei in noi, tramite loro. 
Naturalmente non sono mancati i contributi cuccioli al festeggiamento, di cui riporto qui un orgoglioso campione.

MAMMA DELLA MAMMA
Arrivi sempre felice e contenta
Ricordi ogni volta tutto
I tuoi baci mi ricordano te quando non ci sei
Supernonna tu sei!
Tu, tanto generosa e gentile
Eppure hai 75 anni e sei così agile!
Le tue braccia sono forti
La tua vecchiaia non si sente
Avendo pure i capelli crudi, tu sei bella.
Microba

Meravigliosa nonna
Affettuosa e sempre sorridente
Resistente come una roccia
Intelligente e piena di idee
Settantacinque anni portati con fierezza
Tu, disponibile in ogni momento
Entusiasmante
Luce della mia vita
Lavoratrice instancabile
Anche con i mal di sciena ti voglio bene ugualmente, anzi di più
Cucciola di mezzo e grande