domenica 20 settembre 2015

TRECENTOUNDICI

La scuola è iniziata da meno di una settimana. Lei, la cucciola grande, è stata invitata ad un mezzo week end di arrampicata con la sua amica Liluz. Rientra felice e stravolta dopo aver arrampicato, mangiato in parete e fatto progetti per costruire un igloo con le prime nevi, si lancia sotto la doccia e già addormentata va a letto. XX in assoluta buona fede le dice "ti spengo io il telefono", in realtà per la gran parte ignorato nelle quarantotto ore precedenti. Scopre che nei primi giorni di scuola i nativi digitali hanno creato il gruppo di classe di whatsapp e che nei due giorni di monti della cucciola grande i ragazzi si erano scambiati trecentoundici messaggi. Trecentoundici. La maggior parte di essi aveva come oggetto un compito di storia, dunque le conversazioni a base di messaggini e note vocali parlavano di secoli e di quadretti.
Al numero, trecentoundici, XX francamente non era per niente preparata.

martedì 15 settembre 2015

DEDICATO A CHI NON C'ERA

Il passaggio del testimone, da una cucciola grande a una cucciola microba passando per un racconto scritto da loro.
L'ALBERO PENSIERINO
C'era una volta un albero di nome pensierino.
Era una albero molto particolare: infatti il suo tronco era una scuola, le sue radici erano le maestre che insegnavano le diverse materie e i rami erano le classi che si sviluppavano a poco a poco.
Sui rami crescevano le gemme, che poi diventavano foglie verdi, poi fiori e, infine, crescevano ancora e diventavano frutti che, ormai maturi, cadevano giù per terra, appoggiandosi alle radici del loro albero.
Ogni anno, crescevano gemme e cadevano frutti. Questi ultimi, dopo essere caduti a terra, si rompevano e lasciavano volare i semi sotto un altro albero, quello delle scuole medie.
Così, Pensierino trascorreva la sua vita, facendo da sostegno ai bambini delle scuole elementari; gli piaceva vedere gli alunni maturare. Certo, a volte cresceva su di lui qualche ragazzino monellino che disturbava un po', ma pensierino era lo stesso felice: sapeva che, prima o poi, il birichino avrebbe imparato come comportarsi.
E adesso noi, dopo cinque anni di vita quotidiana su quest'albero,stiamo cadendo per lasciare il posto ad altre nuove gemme che stanno per sbocciare (siete voi, bambini!).
Noi tutti vi auguriamo di vivere sull'albero, felici così come lo siamo stati noi.
E, quando lo desiderate, scrivete pure un bel pensiero. Noi e l'Albero del Pensiero ne saremo supercontenti!
Buon inizio ad ognuno di voi da tutti noi, ormai ex alunni della Giulio Romano.

lunedì 14 settembre 2015

IL DEBUTTO

Li ricordo ancora, con chiarezza, e ricorderò anche questo debutto, tenendolo stretto nel cuore. Ricorderò l'emozione della prima volta in prima elementare con te, cucciola grande, nella ormai tradizionale camicetta a quadretti, quando sei stata separata dai tuoi amici turchesi con grande tristezza di tutti. Per poi scoprire che questa nuova avventura ti lanciava in un universo nuovo, ricco di emozioni e di amici, che è diventato il tuo mondo speciale. Oggi il tuo nuovo debutto, quello delle scuole medie, in una mattinata affollata di frizzante entusiasmo, è stato un po' lo stesso: sei finita lontana dagli amici, in una classe con altri non proprio scelti dal tuo cuore...ebbene, è vero. Dopo questi anni intensi ed impegnativi tutti speravamo in un po' di sana normalità. Tutto sembra, sulla carta, questo debutto, tranne che normale. Il mio cuore si è stretto nel vedere le tue lacrime alla definizione delle classi. Però. Però è bello pensare che nulla accade per caso, e che anche questa piccola delusione di oggi sia un trampolino ancora più forte per farti volare più in alto, ancora più su. Come più in alto mi, ci hai fatto volare questa mattina, quando ancora sorridente ed emozionata di hai accompagnato al debutto microbo. Qui, in assoluta e segreta complicità con la maestra dei tuoi voli e che sarà la guida della microba, hai preparato negli scorsi mesi un racconto che parla di alberi, rami, scuola, impegno e scoperte. L'albero Pensierino è rimasto nel mio cuore, è entrato oggi nel cuore di ventidue microbi che vi hanno sostituito ai banchi della classe mentre voi passate il testimone virtuale delle meraviglie della conoscenza per raccogliere quello di tredicenni che lasciano la scuola media e prendere il loro posto.
Lo so, che non eri felice. Lo so, che hai avuto i crampi alla pancia per tutto il giorno. Ma so anche che hai fatto e farai delle cose speciali e che questo nuovo trampolino, oggi magari un po' più triste di come ce lo eravamo aspettato, sarà una nuova, entusiastica partenza. Buon debutto in prima C. Sono con te sempre.

martedì 8 settembre 2015

LEI È ANCORA LÌ

È qualche giorno, ormai, che verso le otto del mattino è ripreso, anche se non ancora a pienissimo ritmo, il via vai verso di lei. Lei è sempre lì, immutabile ma anche un po' migliorata, con il suo carico di emozioni intense. La scuola materna Pezzi, che ha accompagnato le cucciole nello sviluppo di una indipendente autonomia, che le ha stimolate e divertite, commosse ed educate, è sempre lì. I mattoni rossi, le finestre tutte nuove, gli alberi del giardino che vengono potati proprio in questi giorni. E poi finalmente i bagni nuovi, belli e a misura di gambe corte, tutti in comune per potersi fare compagnia e magari aiutare al bisogno. Ed ecco Barbix, lei che l'alba non è proprio il suo tempo preferito, che accoglie, prodiga di sorrisi e complimenti, una ancora stampellante microba che aveva voglia di fare un salutino e rivedere la riga verde, le sue maestre e i suoi spazi, che ora appartengono irreversibilmente ad altri. Prossimo appuntamento il primo giorno di scuola, all'uscita, per raccontare a chi l'ha lanciata nella vita come le è sembrata la prima giornata di nuova vita. Scuola Pezzi: ci manchi già.