giovedì 26 settembre 2013

UN THRILLER CALIFORNIANO

A fiera conclusa, XX viene invitata a cena dal locale distributore, gentile signora cino-brasilio-americana e collega bionda con cui ha passato, inseparabile, gli ultimi due giorni. A cena si parla di lavoro e si chiacchiericcia un po' di tutto, e quando arriva il momento di andare, una passeggiata di circa duecento metri nella deserta e centralissima Ocean Road di Long Beach, la bionda collega di accorge che uno strano figuro, alto, grosso e sbrindellato, è dalla toilette del ristorante che le sta seguendo. Ma proprio seguendo. XX suggerisce che tutte entrino al suo hotel che si trova davvero vicino, prima di raggiungere il parcheggio appena di fronte, ma deserto e molto buio. Lo strano figuro non fa una piega, prima si acquatta nei cespugli accanto all'entrata, poi entra nella lobby da una porta laterale, esce dall'ingresso principale e continua a fare su e giù come un leone in gabbia proprio lì davanti. La bionda signora a questo punto avvisa il concerge dell'albergo di XX il quale, come nelle migliori produzioni hollywoodiane, parla in una radiolina all'orecchio con filo attorcigliato, arriva un secondo concierce che anche lui parla nella sua radiolina con filo attorcigliato e ad un tratto arriva il responsabile della sicurezza. Alto due metri, largo uno, scuro scuro, nero nero, con faccia cattiva, radiolina all'orecchio e abito gessato. Chiede che cosa succede, identifica il tizio bizzarro e da lì in poi la storia svanisce nella nebbia del nulla. Le locali colleghe di XX, signora bionda terrorizzata e gentile signora cino-brasilio-americana, scettiche anche alle rassicurazioni di mister sicurezza, prendono un taxi per attraversare la strada e telefonano a XX poco dopo per rassicurarla. Ah, les americains...

mercoledì 25 settembre 2013

CHE COSA SI VEDE

I capelli a carciofo sventolato, gli occhi strappati al sonno e subito svegli, il sorriso spettinato da quell'incisivo destro che balla e dondola da settimane ma non se ne va. XX ha svegliato la cucciola di mezzo nel giorno del suo settimo compleanno da 10.000 km di distanza grazie alla tecnologia. E così sul minuscolo schermo sono spuntati prima i capelli a carciofo, poi il sorriso spettinato e gli occhi subito svegli. Le ha consigliato di andare a sbirciare in soggiorno, magari poteva esserci qualche sorpresa, e ha percorso la casa con la cucciola felice ed eccitata. Ha visto la gioia riflessa negli occhi, ormai sveglissimi, per la bicicletta nuova fiammante (e un po' troppo rosa), il suo rimanere - per una volta - senza parole, il suo ritornare piccina in questo essere la festeggiata protagonista.
Più tardi (a cavallo della notte americana) sempre grazie alla stessa tecnologia XX ha anche partecipato alla festicciola pomeridiana con papà, nonne e zia, a base di regali a forma di frustino, di cap (o panettone?) e la scuola di peppapig con cui pare abbiano giocato grandi e piccine in allegra armonia per svariate ore. In questa scena la cucciola è stavolta comparsa con il cappello giallo con le candeline dei compleanni, la bocca piena di torta di mele e i regali incartati, portati a uno a uno davanti allo schermo affinché XX potesse indovinare, apprezzare la carta, commentare dimensioni e nastrini.
Un ringraziamento alla tecnologia funzionante senza intoppi che ha permesso questa partecipazione virtuale di una mamma appesantita dal senso di colpa ad una festa gioiosa e giocosa e senza nostalgia.

martedì 24 settembre 2013

A TE CHE SEI LÌ

Cucciola di mezzo carissima,
anche se siamo lontane, tu sei proprio qui, nel mio cuore, vicino vicino. Ed è al mio cuore, dove tu sei sempre, che oggi voglio dire buon compleanno, sussurrartelo con una carezza e un sorriso.
Qualche volta succede che non ci ascoltiamo perché gridiamo troppo o il nostro cuore è troppo arrabbiato, ma non è strillando o sbraitando ad alta voce che ci si fa sentire di più: anzi, è proprio il contrario: quando ci sussurriamo qualcosa all'orecchio, stiamo attente a non perdere neppure un piccolo rumore e la nostra attenzione è tutta lì, verso quella piccola porzione attorcigliata del nostro corpo che ci permette di raccogliere i suoni.
Allora fai finta che questa sia una lettera a bassa voce, leggila se vuoi nella mente "come fa la cucciola grande".
Questa è la mia voce sussurrata che ti vuole dire, da vicino vicino, come io sono orgogliosa di una bimba speciale, frizzante, brillante come te. Sono una mamma molto fortunata, anche se a te a volte può non sembrare che io lo pensi perché, gridando tu, gridando io, il sorriso si spegne e facciamo spazio a una rabbia intensa e cieca che non vuole vedere e sentire nulla. Ecco la mia proposta: quando ci succede (a te e a me), che questa arrabbiatura si vuole portare via la serenità, anche se è difficile, proviamo a non lasciarglielo fare: la inchiodiamo su un foglio, in un disegno arrabbiato e lei se ne può solo stare lì, senza fare più male a nessuno.
E nel frattempo ci diamo un abbraccio, vero o disegnato. Io non sono tanto brava a disegnare e un abbraccio stretto mi viene meglio se lo scrivo. Ecco, lo scrivo ABBRACCIO STRETTO STRETTO TRA LA CUCCIOLA DI MEZZO E LA MAMMA.
Ha funzionato? E tu se avrai voglia, puoi disegnare un abbraccio stretto che mi porto sempre con me quando sono in viaggio. A bassa voce, stretto stretto, per sentirlo meglio.
Buon compleanno di sette anni, cucciola, che tu possa avere gioia e serenità nel cuore.

La tua mamma

venerdì 20 settembre 2013

TUTTO DI FRETTA

"Ok bambine, oggi pomeriggio quando la nonna vi viene a prendere potete andare alla festa di Elio al parco ma solo per un po', perché poi quello è l'unico momento per fare i compiti."
"Ma perché, scusa?"
"Perché domani partiamo all'alba per andare a Venezia in giornata, anzi, domattina vi dovete alzare come grilli, altro che i ghiri dormiglioni che ci sono di solito. E poi domenica si parte ancora prima per andare in gita in montagna a vedere i cervi bramire."
"Ma sono lontani, i cervi?"
"Lontanissimi, in Svizzera, si va prima in macchina e poi a piedi. Tutto chiaro?"
...
"Ok bimbe, ve l'ha detto la nonna che non andiamo più a vedere i cervi? La povera Lux si è rotta un ginocchio."
"Ah, così stiamo alla festa?!"
La festa, scopre XX dopo qualche minuto, è stata funestata dalla torta rovesciata dalla cucciola di mezzo, che colpevole quanto inconsapevole ha fatto carambolare la torta di panna e crema sfrittellandola a terra a testa in giù. Risultato: il povero festeggiato ormai inconsolabile, le cucciole, dopo il disastro, appese alle cime degli alberi, la dolce mamma del festeggiato che ha raccolto la frittata di torta con un sorriso.
"Ok, bimbe, a casa che domani si parte prestissimo!!!"

mercoledì 11 settembre 2013

UN ANNO

Un anno fa nella tua bella camicetta a quadretti (ormai tradizionale per il primo giorno di prima elementare, la  conserviamo con cura anche per il primo giorno microbo), un sorriso a mille denti, una cartella nuova nuova e un quintale di emozione, hai risposto all'appello del tuo nome, classe prima B, con alcuni amici noti e molti nuovi, sei andata accanto alla maestra dai limpidi occhi azzurri per cominciare la tua grande avventura.
Oggi, davanti a scuola per il primo giorno, c'era la stessa emozionata folla, le mamme si sono strette in abbracci affettuosi e tu hai ritrovato i compagni di questa impresa. Così hai preso per mano la dolce Arianna, al cui sorriso oggi mancavano due dentoni davanti, ti sei persa nell'abbraccio biondo e riccioluto della frizzante e altissima Cecilia, hai chiacchierato fitto fitto con la bionda e geniale Elsa. Ecco, ci siete tutti, o almeno credo, data la fitta popolazione davanti a scuola, con un po' di centimentri in più, qualche dente in meno, qualche ciocca di capelli più bionda ma il solito, profondo, quintale di emozione. Buon anno di seconda, cucciola di mezzo.

lunedì 9 settembre 2013

VORREI UN MONDO DI...

Vorrei un mondo di: lasagne, di zuppa di zucca, di rapanelli, di scalogno, di ammucchio di cipolla, di pane secco e infine di chiacchiere! (Cucciola di mezzo).
Vorrei un mondo di: pelle di pollo, di bastoncini di pesce, di broccoli e di pane appena sfornato! (Cucciola grande).
Vorrei un mondo di: minestra di patate, di focaccia con i wurstel, di focaccia senza i wurstel, di banane! (Microba)
I gusti di oggi, secondo loro.

venerdì 6 settembre 2013

SPORT?

La settimana al campus sportivo ha scolpito alcune certezze. Gli sport praticati: il saltello di Heidi (salto triplo); il passaggio del testamento (la staffetta); il lancio del vortex (prodromo al lancio di peso/martello/giavellotto).

giovedì 5 settembre 2013

IL BOLLETTINO

"Pronto, ciao nonna MM, come stai, come state, com'è andato il ritorno con le bici?"
"Bene, si, insomma, la cucciola grande aveva perso la chiave della catena della bici."
"Mmhh, e allora?"
"E allora abbiamo smontato tutti gli zaini, cercato le chiavi in palestra con i maestri, poi mi è venuto in mente di dirle di guardare se non erano per caso cadute vicini alla bici ed erano proprio lì sotto."
"WOW, meno male. Tutto bene il ritorno con anche Liluz?"
"Glugluglu."
"Pronto?"
"Si eehh, ciao mamma, stavo bevendo. Voglio fare CUFU. Si può fare al giovedì o al venerdì. Cosa? Ah, si. la nonna dice HO PROPRIO LA STRUTTURA GIUSTA PER FARE LE ARTI MARZIALI, ecco. Ti passo la cucciola grande, ciao."
"Pronto. Ciao. Si, poi le chiavi le ho trovate. Io voglio fare scherma. La nonna ha preso tutto lo schema degli sport. Non lo so che giorno è. Si, in piscina ci siamo divertiti, nessuno ha fatto la cacca."
Click.

domenica 1 settembre 2013

LA SUA ATTENZIONE ALL'AMBIENTE

"Mamma, questo va buttato nell'umido?"
"Si, quello va nell'umido."
"Guarda che però è quasi asciutto..."