domenica 26 novembre 2017

IL BRIEF

Antefatto: i Noicinque, complice la stellare Lux, partiranno a febbraio con la compagnia della nonna MM, del cuginone FF e famiglia alla volta della lapponia svedese. Obiettivo: farsi stregare dall’aurora boreale e dalla sua magia.
Mantenuto il segreto per molti mesi, al momento dell’annuncio la nonna MM ha visto sbriciolarsi il suo viaggio al caldo con amica preziosa, sostituito da una settimana di temperature e condizioni estreme in compagnia dei Noicinque. La faccia della nonna MM da allora parla chiaro, su quanto questa avventura la “scaldi”.
Con l’intento di appassionare anche lei, oltre al cugionone e soci, Lux si è detta disponibile ad un incontro di preparazione. Puntuale sulla tabella di marcia, in bianco come i ghiacci che ama, Lux in una serata a casa Noicinque ha raccontato la sua magia. Il bianco, il treno lungo tutta la Svezia, gli alci che sono altissimi e non troppo ospitali, le ciaspole, le slitte con i cani “Vi sentite di guidarle? No, nani, voi pesate troppo poco e non riuscite a frenare. I cani non si fermano.” - fine della discussione sulla guida affidata ai minorenni. E poi ancora ha incantato con le storie delle popolazioni Sami, la sauna (“Ma se c’è l’aurora vi tiro fuori anche da lì.”). E poi la lista dei Lapponia supplies, per i quali la nonna, ancora più scettica, è stata trascinata nei negozi di montagna a provare outfit e calzature; nel trip del terrore per il freddo alle mani sono state comprate per sbaglio due paia di guanti per le enormi appendici della cucciola grande in diciotto ore, dimenticando l’acquisto del giorno prima.
Serviranno i thermos, il binocolo, un cavalletto per la macchina fotografica - la cucciola grande sfrutta l’onda per farsi regalare anche la macchina fotografica - muffole, scarpe calde e sacchi nanna. Ma soprattutto servirà la meraviglia di andare a caccia di un fenomeno naturale ancora un po’ misterioso, guidati da una rocciosa dama bianca che i Noicinque cominciano a considerare un po’ un coach, un po’ guida spirituale alla scoperta del grande Nord. 

martedì 21 novembre 2017

A SCUOLA...MA DOVE?

Prosegue lo screening, analitico e a tutto tondo, dei licei milanesi. Ogni scuola, nel 2017, si mostra ai suoi utenti con presentazioni tutte piume e lustrini, raccontando, più che la scuola, il resto. Il resto fatto di corsi di lingue extracurricolari, dal cinese al tedesco per neofiti, dal potenziamento matematico che in realtà si traduce più che altro in una “storia della matematica”, alle traduzioni simultanee latino-inglese senza passare dall’italiano fino alle sicuramente più attraenti settimane sulla neve.
Non una parola su che cosa si studia, ma soprattutto su come lo si fa. Qualcuno azzarda qualche statistica sui successi universitari dei propri alunni, altri chiamano i meglio piacioni tra i propri allievi a fare da testimonial.
In questo circo mediatico in cui ogni open day raddoppia con la visita alla scuola, potenzialmente triplica con dei micro stage in cui i ragazzi sono accolti per qualche ora di lezione, mentre XX e YY formulano le ipotesi più varie, la cucciola grande non risponde agli stimoli se non con monosillabi dubitativi (boh la parola più pronunciata in questo periodo).
XX pensa che ci vorrebbe un manuale di lettura degli open day. Visto come è andata per la scuola media (piuttosto sciagurata, col senno di poi, è apparsa la scelta della scuola della cucciola grande promossa da XX ma risultata fallimentare rispetto alle ben più oggettive posizioni di YY) quest’ultimo si è guadagnato sul campo il titolo di “Gran Maestro dell’Open Day”. YY risulta infatti quanto di più simile ad un manuale d’uso ci sia per uscirne con, se non proprio una decisione, almeno una sorta di giudizio ponderato. Se dunque la non responsività della cucciola grande sembra essere imputabile a quel tratto della vita quando, da adolescenti, qualsiasi tortura è preferibile al parlare con i propri genitori, per XX la delega quasi totale del giudizio è una sorta di affidamento alle capacità telepatiche del Gran Maestro. Alla prossima puntata con il giudizio orientativo della scuola media, a cui sarà ancora una volta il Gran Maestro a partecipare.

martedì 7 novembre 2017

QUELLA PRIMA GIORNATA DI NOI

Impossibile non pensarci. A quel giorno di un tiepido autunno di tredici anni fa, quando la cucciola grande, che allora di grande non aveva proprio nulla, aveva scelto di sorprendere i suoi genitori e il mondo con un arrivo inaspettato. Sono strani i meccanismi della memoria, che colorano vividi alcuni momenti di quella giornata. Il celeste delle uniformi dei medici, la sensazione bruciante del cerottino per la cannula dell’anestesia su una spalla, il viso neonato magro e spigoloso, le indelebili amorevoli prime parole di YY che favoleggiavano di peli scimmieschi.
Da quel primo giorno da genitori operativi sono passati tredici anni, qualche sorella, varie mutazioni (l’ultima da piedi a pinne ancora non se la spiega nessuno) e la cucciola grande sta affinando il suo essere, nonostante le metamorfosi delle appendici e non solo. Così si inventa dog sitter di fiducia dell’amica Liluz, che le affida casa e quadrupedi per intere giornate. Si scopre competente e curiosa, talvolta si diverte a fare la sorella grande e sorprendendo tutti gli adulti che ha intorno riesce a risolvere, con la sottile arte della diversione, i piccoli e grandi empass in cui casca la microba. 
Compila tabelle e liste e appunti di tutti i licei milanesi selezionando accuratamente i parametri più irrilevanti tra i quali primeggiano una settimana di corso di vela e la settimana corta. Tiene un calendario dei numerosi openday ma propabilmente sceglierà la scuola dal nome più intrigante. XX e YY contano di mantenere un solido diritto di veto.

Quanto sono diverse le giornate, oggi, da quel primo giorno da genitori in carica. Buon tredicesimo compleanno, cucciola grande.