martedì 28 febbraio 2012

MI HAN DETTO DI TE

La bionda, romantica, precisa e puntuale. La mora, forte, volitiva, energica ed osservatrice. Sono le tue educatrici della scuola materna, quelle ti hanno accolto con affetto e attenzione oltre due anni e mezzo fa e che ora si trovano di fronte a me, sorridenti e divertite, a raccontarmi chi sei. Mi raccontano di una bimba dalla vivacissima intelligenza, dall'energia incontenibile che riesce a smussarsi grazie allo speciale rapporto che hai saputo costruire con la tua amica Bea, una bella e dolce bambina che è riuscita a diluire la tua esplosività e alla quale regali, in uno scambio positivo per entrambe, un po' di propositivo decisionismo.
Mi raccontano anche di una bimba senza paura di parlare e di agire d'istinto, guidata dalle emozioni che crescono veloci dentro di te fino a non poterle più contenere. Mi raccontano di una bimba che si mischia coi maschi e che gioca alla pari, ai loro giochi, pretendendo di comandare (spesso con successo) con mezzi leciti e non. Mi raccontano di una bambina sveglia e osservatrice che racconta puntuale le questioni che le stanno a cuore, che scrive, unica della sua classe, quello che vuole o che vogliono gli altri. Mi raccontano di una bimba profondamente altruista, che si accorge per prima delle difficoltà altrui e fa di tutto per dare una mano, mi raccontano che sei accogliente con i piccoli senza diventare petulante e li aiuti con gioia e non per sentirti dire "brava". Mi raccontano che sei indipendente e ribelle, ma anche rispettosa e propositiva, che sai fare giochi elaborati in autonomia ma non disdegni la più scontata fisica e maschile maniera di giocare, unica femmina della classe fai costruzioni meravigliose in cui riesci a farti aiutare, in qualità di direttore lavori, naturalmente, dai tuoi compagni maschietti. Mi raccontano che a scuola sarai curiosa e divertente, mi suggeriscono di stare tranquilla, che tra qualche mese comincerà la nuova avventura della scuola primaria che affronterai con coraggio ed entusiasmo. Di già. Come sono orgogliosa di te, cucciola di mezzo, ripieno (piccante) di un panino di sorelle.

sabato 25 febbraio 2012

SULLA NEVE/2

La vacanza è faticosamente terminata, e restano da definire alcuni cruciali punti fermi per completarne la descrizione:
- il maestro Gianluca, pazientissimo insegnante di sci della cucciola di mezzo, sembra proprio Flynn Rider, il ladro-principe di Rapunzel; la cucciola di mezzo glielo fa notare, ma lui sostiene di conoscere soltanto le fiabe classiche, come Cappuccetto Rosso. Effettivamente, senza il casco d'ordinanza, Gianluca sembra proprio Flynn Rider, anche se lui non sa chi è, avvallando ancora una volta le acute doti di osservazione della sua faticosissima allieva
- la cucciola grande si classifica seconda alla gara di sci, alla premiazione è orgogliosa come mai prima e non toglie la medaglia per giorni
- la microba, imitando alcuni adulti insofferenti agli scarponi da sci durante il pranzo, si toglie i doposcì impermeabili e cammina allegra sulla terrazza di legno, raccogliendo un'innumerevole quantità di schegge nel suo doppio paio di calze; soltanto molto, molto più tardi si convince a rimettere i piedi in ambiente protetto dagli scarponi
- a breve partirà una capillare ricerca sulla qualità delle impronte rilevate con attenta osservazione dagli impianti di risalita: roditori, ungulati e cervidi tra le categorie in gara, anche se i maestri di sci non si sono dimostrati sufficientemente preparati nel riconoscimento orme
- per il prossimo anno si sono già presi accordi tra la microba e il maestro Victor, già primo, pazientissimo insegnante della cucciola di mezzo che gli è rimasta nel cuore, per occuparsi, nella classe baby-ski di una banda di treenni con gli sci lunghi come würstel.

giovedì 23 febbraio 2012

SULLA NEVE

Quasi al termine della vacanza sciistica, è il momento di condividere alcune fondamentali informazioni per (quasi) archiviare il capitolo. Vale infatti la pena di ricordare che:
- sulla seggiovia, per fare conversazione, occorre sapere almeno qualche parola di polacco, data la notevole affluenza di sciatori di questa nazionalità
- polacco o no, la cucciola di mezzo fa conversazione comunque, tanto da far pensare alla seggiovia come nuovo luogo di socializzazione dopo le palestre e i supermercati
- gli onnipresenti maestri di sci blu elettrico, oltre ad avere guadagnato l'incommensurabile gratitudine di XX per il recupero della cucciola grande, tendono a recuperare minori nelle più svariate occasioni, compresa la microba che era stata portata a spalla da YY in cima allo ski-lift per farle provare l'emozione dello sci con il suo papà, ed è stata immediatamente riportata a valle in braccio da un maestro blu elettrico intanto che YY recuperava gli sci, vanificando la faticosa salita
- i soliti maestri blu elettrico sono esperti nel dirimere i peggio grovigli sugli ski-lift, non importa chi sei ma se cadi loro ti danno una mano, anzi, una racchetta, e se sei piccolo come la cucciola di mezzo ti portano alla partenza a riprendere il gancio
- gli stessi maestri blu elettrico insegnano ai minori, durante le ore di lezione, le più segrete deviazioni nei boschi alla ricerca dei salti più azzardati. I minori naturalmente le ricordano tutte, solo che quando si tenta di seguire la loro scia, loro saltano e passano sotto i rami mentre tu rischi di impastarti al primo dosso
- durante la gara di fine corso, la cucciola di mezzo non ama le porte rosse, lungo le quali va dritta a velocità folle, e gira soltanto intorno alle porte blu. Chiede se il maestro se ne sarà accorto, XX sospetta di si
- la microba pare detestare la neve un po' meno dello scorso anno, rimane fuori sui campi dalle sei alle sette ore al giorno dotata unicamente di padellini per slittare che non usa, un secchiello e una paletta che usa poco, le racchette e gli sci di chi resta con lei e una dose sconfinata di fantasia, grazie alla quale si inventano le gare di slalom, si fanno le befane a cavallo delle racchette, si inventano le gare di asini sempre a cavallo delle racchette e si disegnano i coccodrilli sulla neve. Il tutto mangiandone parecchia, di neve.

lunedì 20 febbraio 2012

GRAZIE A MARIO, GIOVANNI, GIANLUCA, MA SOPRATTUTTO ALFREDO

Sono tutti vestiti da capo a piedi di un bel blu acceso, per essere riconoscibili anche da lontano, anche se c'è la nebbia, quasi tutti hanno gli occhiali, molti indossano copricapo pittoreschi e originali. I più attenti osservatori li potranno riconoscere, dove presenti caratteristiche peculiari, anche dalle calzature talvolta di colori bizzarri ed inusuali.
Ti danno subito del tu, li conosci con una stretta di mano e subito affidi loro le piume delle tue piume per una, due, tre o più ore, senza che nessun dubbio sulla capacità di adattabilità dei bambini sorga mai.
Sono gli onnipresenti maestri di sci, quelli che sdrammatizzano con una risata, quelli di cui tutti abbiamo un esemplare preferito nel cuore. Da oggi, l'esemplare preferito nel cuore di XX é diventato Alfredo, dalla parlata toscana, il cappello verde ramarro e il sorriso contagioso.
La storia è questa: dopo un rocambolesco recupero delle cucciole al termine delle loro seconde tre ore di lezione alla malga a duemila metri, dove duemila sono anche i bambini che contemporaneamente convergono, tutti dotati della stessa pettorina progettata per mettere alla prova la capacità ancestrale di riconoscere i propri cuccioli in mezzo a migliaia di altri come le foche e i pinguini, la cucciola grande, stanca e infreddolita, dichiara di non voler aspettare neppure un attimo che anche la sua sorella di mezzo recuperi gli sci e si avvia lungo la pista rossa, alla volta del rifugio, 500 metri più in basso, dove YY e microba attendono per pranzo. XX, nella mischia, riesce soltanto a gridarle di fermarsi ad aspettare a bordo pista ad un certo punto e perde di vista la campionessa. Confidando nelle doti sciistiche della cucciola grande, nel fatto che conosca la pista e la strada e che la aspetti lungo la discesa, si avvia finalmente con una incontenibile cucciola di mezzo che neppure la neve fresca della notturna nevicata riesce a rallentare. Arrivate a valle, scopre che la cucciola grande non si era ancora vista.
Mentre preoccupata si avvia alla scuola di sci per segnalare lo smarrimento e allertare le sentinelle blu e YY parte in quarta per risalire e ripercorrere la pista di nuovo, XX riceve la rassicurante telefonata di Alfredo, che ha recuperato la cucciola a bordo pista e la sta riaccompagnando a valle, armato di un sorriso contagioso senza velare lo sguardo neppure con un'ombra di colpa verso XX o la cucciola grande. Lei, provata soltanto dagli scarponi troppo stretti, pare non essersi spaventata nemmeno un po'. XX il contrario, e ha eletto Alfredo esemplare preferito, accanto a Mario, Giovanni, Gianluca e tutti gli altri che ti insegnano a divertirti anche se fa meno dieci, sei caduto e hai la neve nel collo e ti fanno male gli scarponi, che se sei bravo ti mettono un ramo di pino nel casco a mo' di trofeo, che fanno le pernacchie sulla seggiovia e ti insegnano ad andare a uovo come le formiche. Ma poi esce il sole, e i maestri, se ti sei perso, ti riaccompagnano anche a casa, con un sorriso.

domenica 19 febbraio 2012

LA PEPPA TENCIA

Dopo aver raggiunto l'ormai nota e rassicurante località montana in cui trascorrono, per la terza volta, la settimana bianca di famiglia, XX e YY si sono resi conto che questa volta, tra le quattro opzioni possibili, l'unica disponibile con l'accomodamento richiesto in funzione del numero dei letti è quello meno comodo, sperso fra i boschi ma in cui arrivi con gli sci ai piedi soltanto se hai studiato da Alberto Tomba, situazione in cui la cucciola piccolissima decisamente non si trova.
Così, in questa prima giornata intensiva di sci ma anche di organizzazione ski-pass (ad ogni pass per adulto ne corrisponde uno gratuito per bambini, peccato che le carte siano dispari e avanzi comunque sempre un bambino), di scoperte degli orari bizzarri del bus navetta, di lezioni full time sotto la neve soltanto per oggi, domani si comincia con la classe, sempre XX e YY hanno anche realizzato che la microba, in questa logistica affannata e faticosa, viene percepita un po' come la peppa tencia. Quella che se ce l'hai tenti di "rifilarla", quella con cui non puoi sciare, ma nemmeno prendere la cabinovia, che lei si ostina testarda a riconoscere come serie sconfinata di elicotteri; quella che si rovescia la cioccolata nel collo, quella che deve fare pipì nei momenti più improbabili, tanto che in una delle innumerevoli occasioni del medesimo siparietto pipì XX non ha avuto pietà e l'ha convinta a farla nella neve, spogliandola del tutto (la creatura indossa naturalmente una tuta intera), ma che non si riesce completamente a districare. Il risultato è stato aver fatto pipì nell'imbottitura INTERNA della schiena della tuta. Nella neve, neppure un goccio.
Continuassero pure, i suoi genitori, a considerarla la carta perdente, che tanto l'anno prossimo, quando i dati anagrafici la qualificheranno per il corso baby ski, allora vedrete.

mercoledì 15 febbraio 2012

LE ASSOCIAZIONI DI IDEE

"Sapete che appena prima che voi tornaste, è venuta la mamma di Sara che ci ha restituito i vostri doposcì?"
"Si, l'abbiamo vista. Era con Bombo, che è il fratellino Arturo. Sai perchè si chiama Bombo?"
"No, perchè?"
"Perché è rotondo come un bombo. E poi è anche piccolo come un bombo."
"Beh, tanto piccolo non mi sembrava, in realtà."
"Eeehh, ssiii, perchè i bombi possono essere grandi così, oppure così. E poi se ti punge un bombo, va a finire che devi andare in ospedale perché fa malissimo, mmmhhhh!" - la solita pulsione alla tragedia caratteristica della cucciola di mezzo -.
"Invece se ti punge un'ape, muore lei perchè si stacca il pungiglione e si stacca anche un pezzo di pancia, poverina. - la solita vena cruento-etologica della precisa cucciola grande - È un po' come se a te si staccasse un pezzo di sedere."
Quasi.

lunedì 13 febbraio 2012

LA VALIGIA SBRINDELLATA E IL CONTROLLO PACHISTANO

XX esce ancora una volta all'alba, dopo aver sfruttato la sveglia sul comodino di un empatico e accomodante YY che rimarrà, per altre due mattine ed altre due sere, ad essere non solo l'ufficiale più alto in grado, ma anche l'unico autorevole rappresentante genitoriale disponibile.
Dopo aver fatto oltre tre quarti d'ora di coda alla sicurezza dell'aeroporto (ma almeno al lunedì mattina non potrebbero mettere più controllori?), aver lavorato in aereo, finalmente sbarca in una Londra nebbiosa dove recupera la sua valigia fashion (circa l'unica cosa "fashion" che possiede) tutta sbrindellata, con le maniglie sparpagliate, la fodera rosa fucsia che sbrodola dappertutto. Nonostante i colleghi la stiano aspettando, si ferma a fare la denuncia di bagaglio danneggiato, dove un italianissimo impiegato le ha confessato che aveva già visto la fodera fucsia sbrodolata e aspettava il legittimo proprietario con le proteste d'ordinanza.
Completata la denuncia, di cui seguirà una seconda puntata all'aeroporto di arrivo domani notte, XX viene fermata da un pachistanissismo e barbutissimo controllore doganale il quale, notato lo sbrindellato bagaglio, ha voluto controllarlo con perizia.
Con un ritardo epocale dovuto parzialmente alla nebbia londinese, ma anche alla denuncia del bagaglio e al puntiglioso controllore, XX viene finalmente congedata e può sbarcare in Inghilterra. Non senza aver incassato uno spontaneo, piacevole commento del barbuto controllore: "very good English!".

IO LO SO PERCHÈ

Osservazione della futura etologa, colei che tutto sa delle creature animali, viventi, estinte e leggendarie:
"Io lo so perchè, in Cunfupandadue, l'anatra non può essere il vero papà di Po."
"Mmhh, perchè?"
"Perchè l'anatra fa le OCHE, mica i panda!"

sabato 11 febbraio 2012

LA SCRITTA

Durante una convulsa partecipazione tripla ad una altrettanto convulsa festa pomeridiana di un compagno della cucciola di mezzo, XX viene avvicinata dalla mamma di Ale, biondo ed intraprendente compagno della stessa cucciola di mezzo.
"Hai saputo? Te l'hanno detto, le maestre?"
"No. Che cosa?"
"L'altro giorno, mentre recuperavo Ale, lui ha preso i disegni della giornata, e tra questi ce n'era uno con la scritta COME-SCAPARE-DALA-SCUOLA."
Dopo aver infruttuosamente interrogato il biondo Ale, che non sa scrivere altro oltre al suo nome e dunque doveva necessariamente aver avuto dei complici scriventi, lui ha confessato i nomi i complici soltanto dopo essere stato minacciato di castigo severissimo: pare proprio che l'autrice del cartiglio sia stata la cucciola di mezzo.
"Come sarebbe, come scappare dalla scuola? Tu che cosa hai fatto?"
"Ho portato il disegno alle energiche maestre il giorno dopo, loro hanno immediatamente riconosciuto la cucciola di mezzo come autrice della scritta un quanto unica scrivente della classe. Mi hanno chiesto di lasciare loro il disegno in modo da poterlo discutere con loro in classe, e così è stato."
XX, un filo preoccupata visti i precedenti di fughe scolastiche, dalla stessa scuola, appena qualche mese fa, chiede come si sia conclusa la vicenda.
"No, in realtà niente di grave. Le maestre mi hanno poi confermato che era soltanto una storia, non un piano di evasione, e la cucciola di mezzo era coinvolta soltanto per scriverne le didascalie."
XX sorride, stemperando la preoccupazione nell'orgoglio di una cucciola di mezzo autodidatta, che scrive quello che vuole, ma anche quello che vogliono gli altri...

mercoledì 8 febbraio 2012

AH, L'ALLEMAGNE!

Scaraventata una inaspettatamente docile cucciola di mezzo alla scuola materna con un contorno di cucciola grande che declama il pasto odierno a pieni polmoni, scaraventata una intirizzita cucciola grande alla scuola elementare, preso un volo mattiniero, ma non troppo, per la Germania, XX deve incontrare un cliente tedesco di cui non ricorda il volto, che fra l'altro la avvisa tramite sms di avere oltre un'ora di ritardo.
Dopo essersi riconosciuti perchè gli unici in attesa sul marciapiede del terminal 1 alla temperatura di meno sette gradi, vanno alla prima delle loro riunioni, poi guidano per quasi quattrocento chilometri attraverso una ghiacciata campagna in letargo per finalmente arrivare ad Augsburg, tranquillo villaggio bavarese.
Qui, dopo aver salutato le cucciole con skype, assistito alle battaglie per vedersi tutte nel monitor (vedere se stesse, non chi c'è dall'altra parte, ed aver condotto tre quarti della conversazione al contrario a testa in giù), XX viene accompagnata a cena dopo aver camminato per 25 minuti nella neve ad una temperatura che non vuole sapere, mangia una zuppa di verdura piena di cavolfiore che detesta e di broccoli che detesta un po' meno ma non importa almeno è bella calda, ritorna in albergo attraverso una scorciatoia che richiede soltanto venti minuti nella neve per rientrare finalmente in una temperatura compatibile con la vita.

lunedì 6 febbraio 2012

EDUCAZIONE MOTORIA

"Vi racconto che cosa abbiamo fatto oggi a ginnastica. Si fanno due file, finchè finiscono tutti i bambini. Una fila è fatta dai topi, una fila è fatta dai gatti. Io ero con Sara, ogni topo ha il suo gatto e ogni gatto ha il suo topo."
"Ok."
"Io ero topo, Sara era gatto, ma io volevo essere gatto e Sara voleva essere topo."
"Quindi?"
"Quindi Vittorio, che è il maestro di ginnastica, ci ha scambiato."
"Vi ha scambiato?"
"Si, ci ha scambiato così poi io sono diventata gatto e Sara è diventata topo."
"Ok, e poi?"
"Poi lui racconta una storia, se nella storia c'è un topo i topi scappano e i gatti li inseguono. Se nella storia c'è un gatto, il gatto scappa e i topi li inseguono. Se il gatto prende il suo topo, ha un punto il gatto. Se il topo prende il suo gatto, ha un punto il topo. Se il topo riesce a scappare, ha un punto il topo. Se il gatto riesce a scappare, ha un punto il gatto."
"Quindi era uguale essere topo o gatto."

mercoledì 1 febbraio 2012

CON FRENESIA

Nella notte ha avuto luogo la prima, vera nevicata dell'inverno, di un inverno fino ad ora straordinariamente mite, ma che sembra voler "rientrare in media" con le temperature di questi giorni. Sembra nulla, ma la neve influisce sulla logistica familiare Noicinque in vari modi:
- XX ha abbandonato ieri la bici nel freddo, ma non innevato, parcheggio dell'ufficio, rinunciando all'impresa di pedalare sotto una nevicata copiosa
- YY, che pure è riuscito a rientrare in moto la scorsa sera, si deve affidare questa mattina ai mezzi pubblici, con dispendio di tempo, energia e buonumore
- la microcucciola deve essere portata al nido con passeggino anzichè la ben più rapida bicicletta
- il passeggino deve essere portato a piedi per i sei piani sei di scale causa ascensore rotto
- la microba pure, ed è meno ubbidiente del passeggino
- prima di uscire hanno dovuto essere recuperati da nascondigli non proprio accessibili, sei doposcì di varia misura e sei guanti impermeabili di varia misura
- con la neve non ha a che fare, ma la cucciola grande nella frenesia di una XX a frequenza doppia per la situazione, arriva alla fine dei sei piani di scale per scoprire di aver dimenticato in casa la cartella
- nel consueto scaraventare la cucciola di mezzo alla scuola materna, uno dei doposcì appena inaugurato si smonta
- XX prenota un taxi con discreto anticipo sull'orario di partenza, salvo poi scoprire che il suo volo era naturalmente in ritardassimo causa neve
- nel giorno più freddo dell'anno, la caldaia del nido microcucciolo non funziona. YY ripiega vestendola con un unico golf di ricambio e un numero di magliette imprecisato