martedì 15 settembre 2015

DEDICATO A CHI NON C'ERA

Il passaggio del testimone, da una cucciola grande a una cucciola microba passando per un racconto scritto da loro.
L'ALBERO PENSIERINO
C'era una volta un albero di nome pensierino.
Era una albero molto particolare: infatti il suo tronco era una scuola, le sue radici erano le maestre che insegnavano le diverse materie e i rami erano le classi che si sviluppavano a poco a poco.
Sui rami crescevano le gemme, che poi diventavano foglie verdi, poi fiori e, infine, crescevano ancora e diventavano frutti che, ormai maturi, cadevano giù per terra, appoggiandosi alle radici del loro albero.
Ogni anno, crescevano gemme e cadevano frutti. Questi ultimi, dopo essere caduti a terra, si rompevano e lasciavano volare i semi sotto un altro albero, quello delle scuole medie.
Così, Pensierino trascorreva la sua vita, facendo da sostegno ai bambini delle scuole elementari; gli piaceva vedere gli alunni maturare. Certo, a volte cresceva su di lui qualche ragazzino monellino che disturbava un po', ma pensierino era lo stesso felice: sapeva che, prima o poi, il birichino avrebbe imparato come comportarsi.
E adesso noi, dopo cinque anni di vita quotidiana su quest'albero,stiamo cadendo per lasciare il posto ad altre nuove gemme che stanno per sbocciare (siete voi, bambini!).
Noi tutti vi auguriamo di vivere sull'albero, felici così come lo siamo stati noi.
E, quando lo desiderate, scrivete pure un bel pensiero. Noi e l'Albero del Pensiero ne saremo supercontenti!
Buon inizio ad ognuno di voi da tutti noi, ormai ex alunni della Giulio Romano.

Nessun commento:

Posta un commento