giovedì 7 maggio 2020

LA RIUNIONE DI SCUOLA

Il rigore, la puntualità è quella mancanza di chiacchiera hanno caratterizzato la riunione della scuola microba. Le insegnanti hanno chiamato, con una disponibilità di tempo esteso che i locali della scuola non avevano mai concesso, una riunione con i genitori alle 19, quando chi ha ripreso a lavorare da poco può partecipare. La piattaforma è la stessa delle lezioni online, la disciplina pure. Tutti collegati cinque minuti prima, tranne chi pensa che il quarto d’ora accademico valga anche online. No, non vale. I genitori ‘identificati’ dall’account e dal nome dei figli. Tutti Messi in muto intanto che parlano le insegnanti, che con una forza e un’energia molto speciali raccontano della resilienza, dell’immediato adattamento alla didattica a distanza, dell’entusiasmo che dimostrano anche in questa modalità così più fredda, della loro pazienza, volontà, disciplina e partecipazione. ‘Sempre con il sorriso.’, aggiungono.
E XX in un tempo brevissimo realizza di come sia diverso questo interagire da quello consueto, da quando alzi la mano per dire una cosa che pensi interessante e uno sguardo ti può scaldare il cuore. Oggi invece sono stati tutti in silenzio, in ascolto non interattivo, con un dibattito e un confronto limitato ai ringraziamenti del fine riunione. Forse non c’era molto da dire, in realtà. Ma se si fossero visti dal vero, nessuno avrebbe chiesto come vi sembra che stiano i nostri ragazzi? Che cosa vivono, negli schermi illuminati? Che cosa scrivono, che cosa sperano, che cosa chiedono?
Si, le domande sarebbero state fatte. Invece si sono tutti adeguati alla disciplina operativa del rispetto dei tempi, delle comunicazioni operative, rimandando il tempo delle lacrime e dei sorrisi emozionati a quando li si potrà vedere davvero, i sorrisi, senza bisogno di indovinarli dalle pieghe di una mascherina.

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