domenica 2 marzo 2014

SCI, GIORNO 1

La neve copiosa del giorno prima, caduta senza sosta anche nella notte, regala paesaggi da favola, degni nientemeno che dei più suggestivi scenari di Frozen. Gli scarponi già pronti, alle otto e trenta le cucciole sono operative sulla neve, scalpitanti ed eccitate. Si scia un po' come se non si fosse mai smesso, ma invece è passato un anno, e finalmente arriva l'appuntamento della microba per la sua lezione privata, che serve a verificare se è in grado di fare il corso di sci come le sue sorelle, quello con il maestro tre ore ogni mattina, la pizza, la fiaccolata e il pranzo insieme. Appuntamento in quota con il maestro Ivo che si presenta, prende in carico la microba e con lei sparisce sotto la neve. Le altre due esagitate ed entusiaste, costringono XX e YY ad un tour de force scio-prendo la seggiovia-scio non mi fermo mai. XX soffre la neve pesante e non battuta e mentre uno sci si incastra lei sente il ginocchio sinistro che fa "cloc", accanto a un dolore di discreta intensità. Mentre le cucciole e YY sono verso valle a recuperare la microba assolutamente inconsapevoli, XX giace come una balena spiaggiata nel mucchio di neve. Si fermano altri sciatori gentili, arrivano i soccorsi, XX viene insalamata nel toboga e trascinata a valle, riuscendo appena ad intercettare XX grazie alla rete di protezione e di radioline degli onnipresenti maestri di sci.
Dopo una discesa non proprio rilassante a base di gobbe e cunette, viene sbarcata nell'ambulatorio - deserto - del medico di turno. Il medico, un signore marocchino simpatico in sostituzione estemporanea che non sembrava avere nelle gambe rotte la sua specialità, compare dopo un po', la visita, le mette una fasciatura con una stecca, le dice di non sciare per due giorni e cerca di chiedere alla radiolina dove affittare due stampelle. Lei lascia l'ambulatorio indossando gli scarponi da sci, usando sci e racchette a mo' di stampelle per atterrare finalmente in camera. Sci giorno uno, menisco sinistro infortunato.

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