sabato 13 febbraio 2016

QUANDO LA NEVE

Anche se è passato soltanto un mese dalle vacanze di Natale, per l'occasione del Carnevale si sono preparate montagne di bagagli piene di cose calde e ingombranti, quelle adatte per sciare. Per chi non ha mai provato a preparare i bagagli multipli, il conto è per cinque, il volume delle masserizie che si accumulano via via sulla soglia di casa può assumere ordini di grandezza vicino al volume di trasferimento in altro continente. Guanti spaiati o passati di misura dopo soltanto undici mesi alle mani cucciole che crescono al ritmo delle pannocchie. Gli zaini di scuola (peso rilevato dello zaino di prima media: 15.7 kg), i caschi personali, le maschere da neve. Quattro sci, quelli della crescita (almeno quelli) vengono affittati.
Dopo il trasloco, cominciano le abituali attività sciistiche. XX si scioglie ancora una volta nei sorrisi degli angeli blu. Sono sempre loro, gli allegri e ridanciani maestri di sci. Quelli a cui affidi con la leggerezza della fiducia incondizionata quanto hai di più caro. Quelli che trovi sorridenti anche a -15 sotto una tormenta di neve, quelli che quest'anno sono: Sara acca (Sarah), dall'occhio ceruleo, la treccia bionda e l'accento romano, che ha guidato un codazzo di docici microbi per tutte le dolomiti del Brenta. L'algido Claudio, che forse in apparenza più rigido ha saputo conquistare in un attimo il tenero cuore del cuginetto GRG e in qualche attimo in più il cuore guerriero della cucciola di mezzo. Il serafico Gerry, che nel primo giorno di attività con la cucciola grande ha avuto all'attivo una bambina con gamba rotta (dopo che l'aveva riconsegnata ai genitori) e una con discesa in toboga, stavolta durante la loro lezione. Lui non si è scomposto, sono incerti del mestiere, loro, i ragazzi neppure, in fondo era colpa di Marie Ennia che si era incastrata nella neve fresca del salto; lui ha proseguito guidando per tutta la settimana la classe più avanzata per salti e neve fresca, e godendosi la libertà di animare la tradizionale fiaccolata lasciando sciare la sua classe da sola.
Loro, le cucciole, si sono dimostrate più resistenti e invasate che mai, sopportando climi antartici e ritmi degli di allenamenti olimpici.

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