lunedì 25 luglio 2016

E NEL FRATTEMPO PER VIAGGIARE

Curioso il concetto di sicurezza dei nostri amici americani, che ingenuamente pensano di limitare l'accesso nel loro paese agli scellerati come quello di Nizza con strumenti bizzarri. Per viaggiare per brevi periodi negli USA, è ora possibile evitare di dover ottenere il visto. A patto di rispondere, insieme ad un pagamento di quattrodici dollari, ad alcune domande inconsuete che si trovano sul modulo ESTA, quello che appunto sostituisce il più oneroso visto di ingresso.
Il fatto è che XX, che il suo modulo ESTA ormai ce l'ha sempre attivo, ha dovuto compilarlo, insieme ai quattordici dollari per uno, anche per XX e per le cucciole. Il governo americano non fa infatti distinzione di età e chiede a ciascun viaggiatore di rispondere alle stesse domande. Non importa se la microba ha sei anni e il governo USA vuole sapere se ha avuto la sifilide.
Così XX si è messa di buzzo buono e ha coscienziosamente compilato quattro moduli, per un totale di centoquaranta minuti di impegno circa sul bizantino sito online. Autocertificando che:
Nessuno di loro ha mai avuto la sifilide, il tifo, il colera, la peste, il vaiolo, ebola, la tubercolosi o la difterite. (si vede che il questionario non è ancora stato aggiornato alla ben più attuale zika); nessuno di loro è mai stato in prigione per aver danneggiato entità governative americane; non hanno mai "cercato di intraprendere attività a scopo terrorostico, di spionaggio, da sabotaggio o genocidio" (meraviglioso il candore con cui vengono poste alcune domande); nessuno intende rimanere a lavorare illegalmente negli Stati Uniti senza "l'opportuno permesso del governo federale". Dopo qualche istante sono arrivate le approvazioni del governo federale, che autorizza l'ingresso. A patto di non avere il colera, la peste o il vaiolo.

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