sabato 19 novembre 2011

GLI SQUALI BIANCHI

In un freddo e nebbioso venerdì di novembre, mentre la sempre disponibile nonna MM si occupa della microba e YY si occupa del campionato di pallavolo con la partita settimanale, XX con le due cucciole più grandi esce - per la prima volta nella loro vita insieme DOPO CENA - per partecipare ad una proiezione e conferenza sullo squalo bianco. Qualcuno si ė addormentato, qualcuno ha stoicamente resistito per il profondo interesse.
Di seguito cinque cose che nessuno sapeva sugli squali bianchi, e che possono essere divertenti da raccontare agli amici:
Uno: gli squali bianchi sono disponibili a cacciare una sagoma di finta otaria, non perchè davvero credono sia del cibo vero (fra l'altro le otarie sono il loro piatto preferito) ma per allenarsi in maniera opportuna, un po' come il gatto che gioca con il topino finto
Due: le otarie, dal canto loro, si allenano facendo i dispetti allo squalo e mordicchiandogli la coda - obiettivo, allenarsi alla fuga (un po' giocare col fuoco, però)
Tre: uno squalo che si è saziato (di otarie), non mangia più per un mese e mezzo
Quattro: lo squalo può essere curioso, e se si tenta di avvistarlo da una barca normalmente lui fa lo stesso, tentando di avvistare chi c'è sulla barca
Cinque: gli squali bianchi saltano come le balene, ma non si sa ancora bene perchè?
XX teme seriamente che nella letterina a Babbo Natale compaia il desiderio di una crociera alla ricerca degli squali, così dettagliatamente descritti dal carismatico biologo marino nel corso della serata. Sostituirla con una visita all'acquario di Genova probabilmente non è un'opzione praticabile da Babbo Natale.

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