mercoledì 16 novembre 2011

NEL FRATTEMPO, IN ITALIA

Soltanto al ritorno nel corso di una lunga telefonata con una nonna MM un po' provata ma sempre solare, XX scopre alcuni altri accadimenti avvenuti nel corso della sua breve trasferta inglese. Pare che la logistica abbia in qualche caso fallito un po' con un appuntamento mancato tra nonne, a cui è seguito il ritiro anticipato di due ore della cucciola di mezzo per sbaglio. XX viene anche a sapere che la microcucciola, nell'emulazione inconsapevole della sua sorella più grande, dopo aver picchiato una capocciata è andata in apnea e svenuta. Si tratta dello spasmo affettivo, aveva spiegato la pediatra in passato, una sorta di difesa dell'organismo che dopo un pianto un po' troppo intenso sceglie di svenire per convogliare l'ossigeno agli organi più importanti. Ebbene, tutti lo sappiamo, ma quando ti sviene una microba di due anni tra le braccia, subito dopo avere picchiato la testa, di norma ci si spaventa un po'. Così, tra ipotesi allarmistiche tra cui il trauma cranico e la crisi epilettica non erano che la punta dell'iceberg, YY decide saggiamente di rinunciare agli allenamenti del lunedì e vegliare sullo stato di salute della microba.
Di tutto questo, XX viene parzialmente informata soltanto parecchie ore dopo che è rientrata. Davvero, non sa se agitarsi a posteriori o essere grata al sistema di protezione famiglia, difensivo e omertoso come poche volte prima.

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