venerdì 16 novembre 2012

L'AVVENTURA

XX sta saltellando per l'Europa in una delle ultime, spera, trasferte dell'anno, con sveglie improbabili all'ora dei pescatori e giornate lunghe fino a venti ore.
Questo ritorno, però, nonostante sembri tranquillo, in realtà diventa più avventuroso del previsto: dopo un rocambolesco viaggio in taxi alla peggiore ora di punta intorno a Parigi, per il ritorno XX sceglie, saggiamente (crede) di optare per una ben più affidabile RER, il treno che porta agli aeroporti. Ebbene, dopo aver cambiato due metropolitane giungendo finalmente sulla linea giusta, XX scopre sgomenta che la linea è bloccata per un non meglio definito incidente per un non prevedibile per un tempo non prevedibile (da venti minuti a dodici ore, secondo gli addetti).
XX trascina la valigia per innumerevoli rampe di scale sbucando in quartiere sconosciuto alla ricerca di un taxi. Trova una corsia preferenziale e osserva alcuni altri figuri balzellare in mezzo alla strada alla vista delle auto pubbliche. Pensa che non troveranno mai tanti taxi quanti sono, scopre che hanno la stessandestinazione e secondo la migliore tradizione sulle sventure organizzano una squadra che controlla tre angoli, fermano almeno quindici taxi e finalmente il sedicesimo accetta di portarli in aeroporto. Sono un signore di Amburgo, una ragazza dell'Uruguay diretta in India e un altro signore tedesco, oltre a XX. Il taxista dichiara che ci vorrá oltre un'ora, il volo di XX é novanta minuti dopo e per uno di quei miracoli che talvolta accadono per qualche ragione ignota, riesce a saltare sull'aereo che la riporta, finalmente, a casa.

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