venerdì 8 febbraio 2013

L'OVIRAPTOR E IL BUDINO AL CIOCCOLATO

Compito per lunedì 11 febbraio: ricerca di gruppo, con Liluz. Dinosauro: oviraptor, da fare al computer.
La creativa maestra di terza elementare ha assegnato, nel tentativo di incentivare il lavoro di gruppo anche con i compiti a casa, una stimolante ricerca: a ciascun gruppo un differente dinosauro, da descrivere, raccontare e rappresentare. Alla cucciola grande sono capitati il dinosauro oviraptor, che vuol dire ladro di uova ma alla fine hanno scoperto che le uova con cui lo hanno sempre ritrovato erano le sue, e come compagna di ricerca la più che frizzante Liluz.
In un pomeriggio che già dall'inizio  si presentava impegnativo, XX va dunque a recuperare le cucciole + Liluz e viene accolta da richieste di vario genere:
"Possiamo comprare le chiacchiere?"
"Ma quando facciamo la ricerca, possiamo anche giocare un po': sai che non so stare tanto ferma..." (Si, lo sa, ahimé)
"Iiiihhh, guarda: NON mi chiedere che cosa è successo, è esploso il budino nel cappello!" (Il cappello: bianco, di pelo e a forma di orso polare, ndr).
La ricerca sul più controverso dinosauro del cretaceo è stata scritta dalla cucciola grande al computer di YY (con cui XX non ha particolare familiarità), illustrata da una recalcitrante Liluz che ha ricalcato più di un esemplare di oviraptor con il cestino pieno di uova rubate, (con il buio XX è stata costretta ad appiccicare una torcia fuori dalla finestra per permettere una precisa visione del disegno da ricalcare oltre le cinque del pomeriggio), assemblata da entrambe con chilometri di scotch, letta con orgoglio al papà di Liluz e finalmente archiviata come mission accomplished. Nel frattempo XX stava facendo la terza lavatrice del cappello di orso nel tentativo di rimuovere i residui di budino al cioccolato (che non è ancora chiaro come abbia potuto esplodere in un cappello), la cucciola di mezzo commentava ogni passo della ricerca e dell'oviraptor mentre confezionava una bambolina a forma di nonna con un cucchiaino del gelato e mentre la nonna MM trapiantava primule con la microba. Microba che, una volta rientrata con i capolavori fatti a scuola non ha più smesso di parlare, tanto per cambiare.

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