Ecco, queste solo le vacanze. Dopo un anno di frenesia, impegni, giornate zeppe di tutto, vacanza è lasciare l'orologio, rallentare il passo e non stupirsi più se sulle strisce pedonali le auto ti fanno passare, senza clacson indiavolati. Vacanza, al solito, rassicurante mare. Il ritmo insolito che ci voleva.
domenica 2 agosto 2015
QUANDO CI VUOLE
Il passo, in genere frettoloso e affannato, rallenta. L'orologio rimane a casa, abbandonato inutile sul comodino. Il telefono, quell'infernale aggeggio che tiene ormai tutti collegati, sempre, a dispetto del riposo e dei fusi orari, giace sepolto in fondo alla borsa. Viene degnato di un'occhiata ogni tanto, giusto per mettersi d'accordo con gli amici che verranno alla stessa spiaggia.
Ecco, queste solo le vacanze. Dopo un anno di frenesia, impegni, giornate zeppe di tutto, vacanza è lasciare l'orologio, rallentare il passo e non stupirsi più se sulle strisce pedonali le auto ti fanno passare, senza clacson indiavolati. Vacanza, al solito, rassicurante mare. Il ritmo insolito che ci voleva.
Ecco, queste solo le vacanze. Dopo un anno di frenesia, impegni, giornate zeppe di tutto, vacanza è lasciare l'orologio, rallentare il passo e non stupirsi più se sulle strisce pedonali le auto ti fanno passare, senza clacson indiavolati. Vacanza, al solito, rassicurante mare. Il ritmo insolito che ci voleva.
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