venerdì 8 giugno 2018

SPERANZA

Finisce la scuola, oggi. Finisce, tra le altre, la prima media della cucciola di mezzo. Con una sfida logistica ambiziosa, la scuola invita i genitori nelle classi a mezzogiorno così, per dirsi buone vacanze, ma anche, e soprattutto, per delegare loro la responsabilità di un’uscita potenzialmente movimentata da scherzi di ogni genere. Nella realtà l’uscita poi è movimentata lo stesso, perchè i ragazzi, che pure escono con i genitori, si ritrovano nei parchi adiacenti per festeggiare e farsi gli scherzi come da manuale. Mamme o non mamme.
L’oggetto di questo ricordo, però, è un altro. È come i ragazzi hanno organizzato in classe il loro “Buone vacanze”.
Sotto la guida illuminata della prof Maps, ognuno di loro, a turno, ha preso la parola raccontando i programmi dell’anno di ciascuna materia, mimando scenette e barzellette in lingua (la scenetta del compagno italo-francese in francese era naturalmente fuori concorso).

Nel quarto d’ora che precedeva l’arrivo dei genitori, però, hanno anche proposto alla prof. Maps di assemblare un piccolo video di presentazione della classe, usando le foto che si sono scambiati durante l’anno. Musica. Animazioni e sorrisi. Ma soprattutto, ciascuno di loro riconosciuto con “il più...la più...”. Così, prodotto a circa quaranta mani in otti minuti netti, i ragazzi dopo le presentazioni mostrano il video che li racconta, con montaggio, animazioni e musica. E tra i ventidue rappresentati non compariva un solo stereotipo di genere. Così abbiamo conosciuto la più sportiva e il più elegante, la più solidale e il più generoso. Una piccola goccia di mondo di domani che, forse, avrà meno cose da femmine e cose da maschi, ma la capacità di riconoscersi nell’essenza di ciascuno.

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