venerdì 6 agosto 2021

QUATTRO QUINTI E UN QUINTO

Oggi è il D-day. O V-day, anche. Con un incastro degno della migliore logistica, oggi due cucciole su tre hanno fatto la dose finale della vaccinazione contro il covid. In più, in un’andata e ritorno dal mare in tredici ore circa, si è anche riusciti ad ottemperare ai doveri della medicazione finale del dito sub-amputato dal cavallo.

Quindi, riassumendo: i quattro quinti dei Noicinque (meno una piccola parte di dito dispersa e che consente comunque una discreta approssimazione) sono protetti grazie all’ampio sforzo della ricerca mondiale, che facendo leva su risultati preesistenti ha ottimizzato, in tempi insospettabili, l’unico scudo possibile a questa pandemia. E poi c’è l’altro quinto, quello microbo, di quelli nati nell’anno di mezzo, nel 2009. Quelli che hanno finito le elementari ciascuno a casa sua, che la foto di classe sono un collage di visi pallidi, seppur sorridenti, ognuno nei propri appartamenti, oppure uno dei mille screenshot della dad. Quelli che hanno iniziato la prima media e dopo qualche giorno erano chiusi in una delle molte quarantene che sono toccate loro. Quelli che per una delle quarantene hanno saltato la Cresima. Quelli che hanno fatto sport una settimana si e quattro mesi no. Quelli che hanno imparato a confrontare la grandezza delle mani senza toccarsi. Quelli che facevano l’intervallo in videochiamata, ognuno a farsi le cose sue. Quelli che ‘si torna a scuola’ ed erano i primi a tornare, sempre rispettosi delle norme ma sempre più esplosivi nei comportamenti.

Quelli che compiono dodici anni quest’anno, l’età limite per poter essere vaccinati. Così chi è nato nella prima parte dell’anno rientra nel gruppo dei ‘grandi minorenni’ e ha diritto ad essere vaccinato; ma chi gli anni, i fatidici dodici, li compie nella seconda parte dell’anno, si sente, ancora una volta, in un mondo di mezzo - le famiglie monitorano quotidianamente le prenotazioni - e molti di loro passeranno il dodicesimo compleanno a fare la prima dose del vaccino. La microba non fa eccezione.

Così nonostante i mille articoli che XX ha consultato, non si capisce se da oggi i Noicinque potranno, tutti insieme, accedere, chessò, ad una pizzeria. Non si capisce se si può prendere il treno, o il traghetto per S. Fruttuoso. Non si capisce se, dal rientro a settembre, si potrà fare sport.

Nell’attesa che i quasi dodicenni si trasformino, da piccoli hobbit della terra di mezzo, mano a mano che compiono gli anni, in ‘grandi minorenni’.

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