mercoledì 18 maggio 2022

QUALCHE COSA, DELLE MOLTISSIME, CHE NON SAPEVO SU DUBAI

XX ha ricominciato a viaggiare un pochino, timidamente; lungo percorsi inediti, alla scoperta di realtà nuove. Viene trascinata, felice di esserlo, da un bizzarro signore Franco tedesco dalla statura e dallo spirito fuori dal comune. Così l’appuntamento è a Dubai, in albergo, ci sentiamo quando arrivi.

XX ha qualche ora libera (non troppe perché molte le dedica a rivedere il suo intervento di svariate ore previsto per il giorno successivo); così negozia alla concierge, si scopre che il paese è in lutto per la morte del re di Abu Dhabi, che guarda caso era anche il presidente degli Emirati. Quindi tutto è chiuso, nel rispetto del lutto.

XX intanto scopre che qui tutto deve essere ‘the most’: l’edificio più alto del mondo Abuja Halifa, 162 piani per oltre 800 metri di altezza. L’anello l’oro più grande del mondo, cesellato e dagli  intrecci più larghi di una porta; il museo del futuro, l’edificio ‘più bello del mondo’. La definitiva nozione manca di indicare secondo chi.

E queste sono alcune delle cose che si sanno, lì tutto parla di lusso, di esagerato, di più…e non per qualche ragione speciale, ma soltanto perché si può.

Ebbene, in questo troppo: Dubai, prima di diventare un posto così antropico, era deserto, dunque l’acqua non c’è. Ma di acqua ne serve parecchia, che costa molto cara ed è processata dal mare. Ebbene, nonostante l’acqua sia bene prezioso ancora più che altrove, nelle toilette il bottone per il mezzo scarico non funziona mai.

E poi: l’acqua, che per essere acqua dolce è processata dall’acqua di mare a caro prezzo, sciacqua poco il sapone e per niente il balsamo per i capelli.

E poi: la gente possiede un sacco di cani, ma non si capisce dove li porti a passeggio perché non ci sono i marciapiedi.

Infine, gli edifici: o sei un grattacielo, oppure la villa reale sul mare. Nessuna via di mezzo, chè il mezzo non è proprio di quelle parti.

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