sabato 21 gennaio 2023

PARACHE?

‘Quando andiamo da Decathlon, devo comprare i paraglomi. Vedere se li trovo della forma giusta. Altrimenti si ferisce, si infetta e poi bisogna chiamare il VETERINARIO.’

Ecco, l’ha trovata, la cucciola grande, la parola che apre tutte le porte: ‘veterinario’. Lo spauracchio di qualcosa che non si conosce, nello specifico i vizi e le virtù della salute equina, della quale XX e YY temono un costoso tracollo. 

Investigando un po’, si scopre che questi ‘paraglomi’ sarebbero delle protezioni da mettere intorno agli zoccoli del bestione che, nei suoi virtuosi dieci hanni di vita, non ha ancora imparato a trottare senza picchiare le zampe dietro contro quelle davanti, procurandosi delle ferite che con la terra del campo si infettano e vanno curate da veterinario da remunerare.

Sarebbe come se nell’età di giovane adulto di un umano, uno corresse dandosi i calci sul sedere con i talloni, tanto da poi dover ricorrere a costose cure mediche private per curare le lesioni. Tutte le volte che corre, cioè se sei un cavallo, tutti i giorni.

La successiva puntata al negozio sportivo ha dunque previsto la selezione accurata di paraglomi, che sono un po’ come delle pantofoline per gli zoccoli, o dei parabordi per le barche. Solo che le barche non scelgono di farsi male. Il cavallo, sembra di si. Dunque i paraglomi vengono scelti della forma che sembra la più adatta alle delicate zampe, vengono acquistati, messi intorno agli zoccoli alla prima occasione, la forma va bene ma la protezione no. E il cavallo dall’intelligenza fuori dal comune (…) continua a ferirsi. La puntata successiva è l’acquisto di soluzione disinfettante, per cominciare a parare la potenziale infezione, per poi ripartire alla ricerca di paraglomi di forma diversa, più delicati, più morbidi, più coprenti o sa il cielo che. Un corredo di epoca vittoriana era decisamente meno ricco e variegato degli accessori che servono al maestoso Gino, che ha di recente ricevuto una mantella impermeabile per non bagnarsi, una coperta per stare al caldo quando finisce di lavorare, un pigiamino, diciamo l’intimo, perché la coperta sia confortevole e non gli speli il manto del collo, e che ha bisogno della protezione agli zoccoli per non farsi male alle zampe da solo.

Nessun commento:

Posta un commento