Una spanna in più di gambe, di riccioli, di treccine, di consapevolezza, di disillusione, qualche centimetro in meno di costume, di gonna, di top, qualche metro in più di catenine e catenelle agganciate a polsi, orecchie e caviglie, una identità in divenire (altro che centimetri o spanne, qui si misurano le ondate di essere), tante identità. Il mare è lo stesso di sempre, le ragazze si ritrovano, con le frizzanti Ele e Tins dal moto perpetuo, in un’amicizia immutabile che sa cambiare con loro, si adatta, cresce e si distende; si esplorano punti in comune e differenze e si trova sempre qualcosa di bello, insieme. Quella spanna in più o in meno o di un colore o di un sapore diverso, con la coccola di essere creature in divenire, e di farlo insieme.
La magia delle relazioni, e delle spanne.
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