domenica 28 settembre 2025

INCIAMPATO E OFFESO

La bizzarra creatura a quattro zoccoli e criniera che risponde al nome di Gino non ama stare nel prato. Un pochino si, ci mancherebbe, c’è l’erbetta fresca da brucare. Ma dopo un po’, selvatico come la sua padrona, vuole tornare nel suo piccolo box. 

Solo che, pare, la cucciola stesse preparando la rete piena di fieno, e si era detta ‘meglio lasciarlo nel prato ancora un attimo’.

Solo che lui non era d’accordo, dunque si mette a protestare che significa galoppare e sgroppare come un matto in evidente e robusta manifestazione di disaccordo.

Galoppa e sgroppa, sgroppa e galoppa, con le foglie il fango o chissà che, fatto sta che scivola e cade. Si sporca tutto, si offende, si rialza e fa la faccia ancora più offesa di prima.

Resta fitto il mistero di come tali creature non siano estinte.

sabato 27 settembre 2025

NEROTTO E BIANCOLO

Gutta cavat lapidem’, dicevano i latini. Quella goccia che cade sempre nello stesso posto e dai e dai scioglie la pietra. Si vede che il latino, per questa saggezza, la microba deve averlo studiato e capito benissimo, perché ne ha fatto una mozione da mesi. 

Vorrebbe uno scooter per scorrazzare in giro (e non arrivare tardi a scuola quando c’è la versione in prima ora, sostiene lei. Basta partire prima, sostiene YY.)

Tant’è che ha passato pomeriggi estivi a fare scouting di scuole guida e concessionari, la prima settimana di settembre si è iscritta al corso di teoria di scuola guida, frequenta regolarmente per imparare il codice della strada. E poi il pressing, quello sul tipo di scooter, e mi raccomando non elettrico che non fa rumore ed è pericoloso (sottotesto: da sfigati).

Il risultato di tutto queste guttae, come direbbero i latini, sono due scooter nuovi fiammanti che si possono guidare con la patente B (qui di chi guida la macchina può guidare anche quelli). Sono uno nero e uno bianco, nomi di battaglia Nerotto e Biancolo. La cucciola grande li ha già rodati, ha un casco e un giubbotto nuovo, chiama in emergenza perché non riesce a chiudere la catena. La microba li ha provati in cortile, le piacciono molto e studia il codice della strada.

La cucciola di mezzo per ora guida la macchina, prima o poi farà anche lei il test drive per poi scoprire quanto tempo si risparmia, e quanto tempo risparmia XX, soprattutto quando c’è sciopero.

venerdì 26 settembre 2025

LA MERENDA

Alba, casa Noicinque.

‘Ciaoiovadoooooo!’ (Si è per ora persa traccia dei caschi).

‘E la merenda di Gino?’

‘Ah si, dammi le carote, il sedano, il gambo del broccolo, una mela…’

‘Se non ci penso io, a quel povero cavallo…’ la bonaria voce di YY e il suo persiero di cura per tutti, anche chi calza zoccoli.

giovedì 25 settembre 2025

I DUE CASCHI

Alba, casa Noicinque.

‘Abbiamo due caschi per arrampicata?’

‘Si, credo di si, li avevate per Traversella.’ (dopo aver usato quelli da bici svariate stagioni, ndr)

‘Mi servono.’

‘Ma non stai andando in università?’

‘Infatti. Mi servono per una cosa.’

E così due candidi caschi per arrampicare, dimensione testa bambina, sono partiti verso la facoltà di veterinaria. Si sospetta campeggeranno in luoghi imporbabili, destinati a funzioni segrete.

mercoledì 24 settembre 2025

ERA OGGI

Il ventiquattro settembre è la nostra festa, la tua e la mia. Ogni anno. Celebriamo il tuo arrivo con quegli occhi profondi che incantano. Celebramo il tuo essere tutta, la tua energia, la tua curiosità, la tua sete di mondo. Sete di amiche e di amici, di relazione, sete di luoghi, di parole, di immagini, di gusti, di cultura. Sete di forme, di colori, di tocco.

Sete di mondo e sete di te.

martedì 23 settembre 2025

LE INDICAZIONI DEL PROF

Oggi è il secondo giorno di università di mezzo, e quando torna a casa la cucciola ha l’aria un pochino frullata. Pare che trovare le aule, nel labirintico politecnico dai mille edifici, sia un rebus. Pare si sia infilata in un laboratorio privato senza autorizzazione (e dal quale è stata invitata ad uscire, naturalmente).

Finalmente trovato il prof di storia dell’arte in un’aula che non si sa se fosse quella giusta o meno, pare lui abbia intimato ‘migriamo!’, neppure fossero uno strormo di anatre. Migriamo dove?, la domanda sui giovani volti. ‘Mah, perlustrate!’

E così fu che si insediarono in un’aula che non era la loro ad ascoltare la storia dell’arte all’università.

lunedì 22 settembre 2025

IL GIORNO CHE

Il giorno che piove, ma proprio tanto, e il Seveso esonda e Milano è allagata 

Il giorno che c’è lo sciopero generale, e questa volta ha senso

Il giorno che in tutta Italia si manifesta per Gaza, e una folla oceanica in tutte le città si è sollevata a dire basta

Il giorno che la cucciola di mezzo comincia l’università, e non ci sono i mezzi, e ci vorrebbe la canoa e XX l’accompagna in scooter e lei si cambia per essere presentabile ai nuovi compagni

Il giorno che XX e YY sfilano con migliaia di altre persone sotto una pioggia torrenziale a dire basta così 

Il giorno che due mani si sporgono da un bus turistico e applaudono al fiume di manifestanti, ed è un rimbalzo magico

Il giorno che la cucciola grande, oltre a non essere riuscita ad andare in autonomia in università, non riesce nemmeno a tornare perché le otto di sera non sono più fascia protetta dello sciopero

Il giorno che sono successe molte cose e raccontarle tutte non ci si fa, ma quei nastrini sul cappello di XX dicevano

sabato 20 settembre 2025

RICONOSCERSI

Me l’avevi chiesto tempo fa, cara Ski. E sei arrivata dalla tua città, dai ‘confini dell’impero’, come li chiami tu, con oltre cinque ore di treno. E poi ci siamo andate insieme, al convegno sul pensiero di Luisa Muraro. Tanta della tua bella filosofia, il pensiero narrato dalla cultura nella patria della cultura, l’università.

E poi abbiamo scritto insieme, parole corpose che tengono traccia.

‘Sulle tracce di madri. E trovarsi e riconoscersi perchè vedi una borsa Labodif come la tua due banchi più su. Sapere che è lo stesso il desiderio che ci muove. Tra le relatrici (femminile sovraesteso), filosofe, psicologhe, giornaliste, professoresse universitarie che descrivono il pensiero trasformativo di Muraro.

‘Pensare media l’esperienza in lingua materna cercandosi in relazione con altre.’: il valore dell’esperienza che chiede di essere detto in una lingua nostra, e non da sole. La relazione vede e autorizza.

Sono tante le parole che ascoltiamo e che con il risignificato delle madri abbiamo imparato a riscrivere: desiderio, libertà, inadeguatezza, madre, differenza (che non è meno).

‘Lo splendore di avere un linguaggio, dire l’esperienza in un modo che ne mantiene la sua forza sorgiva’.

‘Sorgiva’, una parola ricorrente in questa giornata, e da esplorare di più. Nel frattempo teniamo caro lo sguardo su Luisa Muraro che abbiamo guardato insieme. Labodif ci ha mostrato dove guardare, e soprattutto come guardare. La nuca di Luisa e di tutte le altre. 

Per trovare parole nuove e antiche perchè nostre, perché già pensate da una madre, perché parlano la lingua nostra, perché hanno forza di sorgente, fanno nascere.’

venerdì 12 settembre 2025

SEMPRE VOI E ANCHE NO

Si ricomincia. Con l’entusiasmo di Maria Antonietta che va al patibolo, più o meno. Ma con grande attenzione a chi sei, come sei. E forse con quel po’ di gioia di rivedere almeno qualcuna, per esempio le tue compagne di marachelle. Almeno loro si.

Siete la stessa classe, ma con un altro nome, con qualcuno che non c’è e qualcuno che arriva. E allora non lo so, se siete proprio sempre voi.

So che tu sei tu. Con la tua determinazione, la tua intelligenza brillante, la tua belligeranza mai paga. Con i riccioli e la cintura di strass, con lo zaino e i compiti di italiano. Che oggi, il primo giorno, la belva di lettere ha interrogato. Interrogato, il primo giorno, sui compiti delle vacanze su I Promessi Sposi.

E tu sei tu, e ti indigni e poi ci stai, con queste giornate.

Buon primo giorno di scuola, microba. Che le ore ti siano leggere.

LE GAMBE

‘Ciao cucciola grande! Buongiorno! Come stai?’

‘Sgrunt.’

‘Ti sei svegliata presto oggi. Vai dal cavallo?’

‘Non mi sono svegliata. Mi sono svegliata le gambe.’

martedì 9 settembre 2025

IMPENSATO

La scuola sta per cominciare, ci sono progetti ambiziosi di esperienze all’estero. XX si morde la lingua e cerca la sintonia giusta per chiedere di portare a scuola i compiti microbi dal primo giorno, dando per scontato che siano stati diligentemente completati.

Comincia una conversazione quasi per ridere, dice non fare scherzi che non voglio avere mille colloqui con i prof, se devi far copiare non farti beccare.

E Mak, la persona importante microba, si lascia scappare un numero di magia microbo per aiutare l’amica nel test di inglese di recupero.

A base di telefono scambiati, simulati malesseri, foto rubate, la verifica fatta in bagno e ritrasmessa in classe. La prof ha perfino riconsciuto un certo pallore dovuto al malessere microbo.

Forse la CIA sta reclutando?

giovedì 4 settembre 2025

NUOVA VITA

È il tuo primo giorno di università, cucciola di mezzo. Forse sarebbe anche il secondo o il terzo, e sono i precorsi. E poi sono forse i precorsi di ingegneria, e non della tua facoltà.

Non so.

Fatto sta che pensarti camminare, respirare e vivere dei luoghi nuovi, che saranno sempre più tuoi fino a farti emozionare quando li vedrai fra molti anni, mi commuove. 

Hai tutto per prendere appunti, una bella borsa, la bellezza dei tuoi quasi diciannove anni.

‘Cucciola, allora, come è andata al poli, bello? Come sei andata oggi? Con i mezzi?’

‘Con le PREGHIERE. Ci ho messo cinquanta minuti e sono anche arrivata in ritardo.’

Ah, quella logistica…