sabato 20 settembre 2025

RICONOSCERSI

Me l’avevi chiesto tempo fa, cara Ski. E sei arrivata dalla tua città, dai ‘confini dell’impero’, come li chiami tu, con oltre cinque ore di treno. E poi ci siamo andate insieme, al convegno sul pensiero di Luisa Muraro. Tanta della tua bella filosofia, il pensiero narrato dalla cultura nella patria della cultura, l’università.

E poi abbiamo scritto insieme, parole corpose che tengono traccia.

‘Sulle tracce di madri. E trovarsi e riconoscersi perchè vedi una borsa Labodif come la tua due banchi più su. Sapere che è lo stesso il desiderio che ci muove. Tra le relatrici (femminile sovraesteso), filosofe, psicologhe, giornaliste, professoresse universitarie che descrivono il pensiero trasformativo di Muraro.

‘Pensare media l’esperienza in lingua materna cercandosi in relazione con altre.’: il valore dell’esperienza che chiede di essere detto in una lingua nostra, e non da sole. La relazione vede e autorizza.

Sono tante le parole che ascoltiamo e che con il risignificato delle madri abbiamo imparato a riscrivere: desiderio, libertà, inadeguatezza, madre, differenza (che non è meno).

‘Lo splendore di avere un linguaggio, dire l’esperienza in un modo che ne mantiene la sua forza sorgiva’.

‘Sorgiva’, una parola ricorrente in questa giornata, e da esplorare di più. Nel frattempo teniamo caro lo sguardo su Luisa Muraro che abbiamo guardato insieme. Labodif ci ha mostrato dove guardare, e soprattutto come guardare. La nuca di Luisa e di tutte le altre. 

Per trovare parole nuove e antiche perchè nostre, perché già pensate da una madre, perché parlano la lingua nostra, perché hanno forza di sorgente, fanno nascere.’

Nessun commento:

Posta un commento