mercoledì 27 novembre 2013

THE CAPITAIN SPEAKING

Sembrava un ritorno come tanti, l'ultimo volo della sera pieno zeppo di gente che viaggia per lavoro, zeppo di trolley da incastrare ben oltre le leggi della fisica conosciuta, popolato di visi stanchi e ansiosi di tornare a casa. Sembrava un annuncio come tanti, quello del comandante dell'aereo in partenza. Invece il comandante dice il suo nome, quel nome che su ogni volo speravo di sentire, il nome di un vecchio amico, ma soprattutto amico del mio papà, che con lui ha solcato i cieli nelle limpide domeniche mattina della Brianza, anni fa. Così, dopo aver riflettuto un po' su come chiedere alla hostess di 'andare a salutare il comandante', richiesta forse troppo banale, le ho invece fatto un arzigogolato discorso sul fatto che il suo papà e il mio avevano un aereo insieme. Forse meno comprensibile, ma efficace.
Passa un minuto, e il comandante, per via della gentilissima hostess, mi invita in cabina. Abbiamo subito ricordato le cose importanti, l'amore per il volo, l'aereo della seconda guerra mondiale ancora volante all'aeroporto di Bresso. E poi, l'onore di SEDERE al posto del comandante, le luci della cabina spente apposta per farmi vedere le stelle e le luci di Parigi, uno spettacolo che solo in pochi, a meno di non essere un pilota di linea...
Grazie, comandante del volo AZ 7097 in servizio da Heathrow a Linate questa sera. È stato bello rivederti, scoprire che il tuo cuore è sempre gentile come lo è stato, in volo sulla Brianza per l'ultima volta, quel settembre di diciassette anni fa.

sabato 23 novembre 2013

SI SONO ENTUSIASMATE

"Prontooo! Si, ciao nonna MM. La gara è andata benissimo, ci siamo divertite un sacco. Io ho fatto tutti i top al primo colpo, tranne il sei al secondo tentativo, e poi al cinque mi sono incastrata perché era difficilissimo e bisognava scavallare e poi andare a sedersi su una presa piatta con un buco, come se dovessimo covare le uova. Mi sono tirata su con un ginocchio e alla fine ce l'ho fatta. È stato bellissimo e abbiamo tutti ricevuto un premio."
"Eeehh, pronto, ciao nonna MM. Sai che io i top li ho fatti tutti al primo colpo, anche il sei che era difficilissimo e al cinque invece mi sono incastrata e poi mi sono tirata su con le ginocchia. Poi c'era l'uno dove c'erano le prese nascoste sotto i palloncini e non si vedevano, ma i palloncini non potevano scoppiare. Alla fine bbiamo fatto anche la gara di velocità con l'imbrago, io ho usato l'imbrago che mi ha prestato Mattone e la prima volta ci ho messo 44 secondi, la seconda volta 31 secondi. Bisognava arrivare in altissimo a suonare un bottone rosso e il tempo si fermava. Ci siamo divertite un sacco, c'erano anche la Fatina, Cicatrene, Mattone e Scivolo."
...
La gara di arrampicata è effettivamente stata un momento giocoso e divertente. A parte che i Noicinque sono arrivati in ritardissimo, c'era una discreta confusione, la mibroba si è sdraiata a dormire per terra come in un campo profughi. Le cucciole però si sono molto divertite, hanno arrampicato godendosi il piacere di farlo insieme ai loro amici rampichini di sempre (i sunnominati Mattone, Scivolo, Cicatrene ecc.) Il resoconto non è necessariamente chiaro ai non addetti ai lavori (XX e YY stessi avevano le loro difficoltà a intuire il da farsi), la microba, svegliatasi dal giaciglio del campo profughi, ha arrampicato un po' anche lei e in questa grande baraonda tutti erano contenti. XX teme che il circuito delle gare di arrampicata settimanali, da rincorrere nel dopopiscina e con prestito settimanale delle scarpe puzzolenti, sia ormai quasi inevitabile.

mercoledì 20 novembre 2013

L'INCASTRO

Veramente i Noicinque non sentivano la mancanza di un ulteriore impegno, per quanto divertente e stimolante, il prossimo sabato pomeriggio: la gara di roccia. La rocciosa maestra di roccia l'ha proposto e le cucciole hanno entusiasticamente accettato.
Risultato: negli incastri simil-polisportiva di oggi, c'è stato da incastrare anche il recupero di attrezzatura rocciosa in prestito dalla palestra. Quasi a farlo apposta, anche se oggi la microba avrebbe dovuto trovarsi alla palestra, dunque il recupero di imbraghi e scarpette poteva essere facile, lei si trovava in realtà a festeggiare il compleanno di tre suoi compagni di classe insieme ad una quarantina di nanetti urlanti e mago con esaurimento nervoso. La supernonna MM ha dunque gestito sia la polisportiva kung-fu+scherma più il recupero di scarpe parlanti alla palestra di arrampicata (le scarpe in questione abitano in felice comunità in un enorme bidone metallico da cui XX sospetta escano tutte le notti come i giochi di Toy Story. Sono infatti dotate di puzza vivente che i discreti piedi della cucciola grande non fanno che incrementare).
Il dettaglio: cucciola di mezzo + cucciola grande + nonnaMM alla polisportiva con tanto di fioretto nella custodia della gamba di jeans a tracolla sotto una pioggia battente. Lezione di kung fu della cucciola di mezzo (vincita della gara, del cioccolato e condivisione del cioccolato con gli amici ma non con le sorelle, of course), inizio lezione di fioretto della cucciola grande, vestizione antipioggia della cucciola di mezzo, sfida alle intemperie per recuperare le scarpe parlanti nella palestra di roccia, negoziazione con la rocciosa LUX sulla questione degli imbraghi che si troveranno alla gara, ritorno alla polisportiva sotto le stesse intemperie, recupero della cucciola grande con fioretto a tracolla, ritorno a casa sotto la stessa pioggia battente con scarpe da arrampicata molto puzzolenti in prestito. La puzza funzionerà come i venti anni per uso capione?

mercoledì 13 novembre 2013

I BAFFI DI D'ARTAGNAN

Ore 19 30, una cucciola grande rientra entusiasta dalla lezione di scherma. Il fioretto - sinistro - a tracolla nella custodia di jeans (letteralmente), la maschera tatuata con inchiostro indelebile con il suo nome, e, retaggio della lezione di teatro a scuola, per l'occasione anche un bel paio di baffetti neri come D'Artagnan. Proprio il trucco giusto.

domenica 10 novembre 2013

LEI E IL FIORETTO SINISTRO

Qualcuno ricorderà che il frizzante centro estivo prescolasctico di settembre aveva causato l'iscrizione bisettimanale della cucciola di mezzo alle lezioni di kung fu e l'iscrizione monosettimanale (almeno quello) della cucciola grande alle lezioni di scherma.
XX e YY ingenuamente pensavano che a nove anni, nel corso principianti, l'attrezzatura per la scherma fosse fornita dalla scuola. Comincia invece uno stillicidio di richieste - il guanto, ma anche la maschera, il FIORETTO, il paraseni, il corpetto elettrico. È così cominciata, soprattutto da parte di YY, una indefessa ricerca del famigerato fioretto. Fra l'altro, in alcuni negozi i fioretti per bambini sono in plastica, in altri in metallo, dimensioni diverse (XX ha dubbi sul valore delle gare fatte con fioretti di lunghezza diversa, però), ma soprattutto per mancini. YY batte a tappeto tutti i negozi di Milano, per molti sabati di seguito, sempre senza risultati. Finalmente dopo promesse e assicurazioni i Noicinque atterrano al Decathlon di Cinisello (dove gli unici due fioretti sinistri già disponibili erano sfuggiti a YY in passato per un soffio) e riescono ad aggiudicarsene uno della nuova fornitura. Il negozio non è però attrezzato di tutti gli accessori come una banale custodia a tracolla, dunque la cucciola grande esce dal negozio brandendo il fioretto come Zorro, o come i pirati dei Caraibi, novelli eroi. Escludendo però che la cucciola grande possa giocare a Zorro e jack Sparrow tutti i mercoledì pomeriggio sul tram mentre va e torna da lezione, YY a corollario del fioretto sinistro ha cucito una meravigliosa custodia. Il fioretto sinistro sarà trasportato in una gamba dei jeans, dismessi per l'occasione.

giovedì 7 novembre 2013

I TUOI NOVE ANNI. OGGI

Nove anni fa, davvero minuscola ma con dita lunghissime zampettavi nella culletta termica. Oggi sei una bambina intensa e competente, autonoma e determinata. I tuoi occhi hanno brillato quando hai scartato un nido per uccellini a forma di casetta da appendere sul balcone per aiutare i piccoli passerotti a superare l'inverno. Una maschera da scherma scura e pesante, proprio come quelle vere (anzi, vera). Un numero imprecisato, ma comunque oltre la dozzina, di libri che parlano di boschi incantati, di cavalli, di mondi di magia e animali fantastici. Il manuale del mago, che insegna i meglio trucchi per incantare il tuo pubblico. Così ci ha deliziati, come tue mani grandi (più delle mie) e agili incantandoci con qualche trucco imparato nella privacy del bagno (!!!). Buon nono compleanno, cucciola grande, dal profondo del nostro cuore (mio e di papà YY): ti auguriamo che il tuo sguardo incantato sugli incanti non si spenga, mai.

martedì 5 novembre 2013

UNA GIORNATA TIPO

"Allora, oggi come sono andate le due ore di teatro."
"Mh, non so se ti posso dire il testo. Magari è un segreto. Vabbé, però ti posso raccontare gli esercizi che abbiamo fato."
"Gli esercizi di teatro?"
"Ah-ha. Allora a coppie, dovevamo mimetizzarci quando Carlo, il maestro di teatro, lo diceva. Quindi facevamo finta di essere una foglia, o un fiore, o addormentati. Poi c'è stata la supplente di matematica, ma era meglio la maestra. Poi mancava anche la maestra di inglese, allora la maestra di sostegno ci ha fatto fare due ore di matematica perché la maestra di inglese non aveva lasciato il programma."
"Noi invece non abbiamo fatto motoria perché non c'era la maestra di motoria, allora è ritornata la Dani (la maestra prevalente, ndr)."
"Quindi avete fatto motoria con la Dani?"
"Eehh, ma vaaa, abbiamo fatto italiano. Figurati."
Eh, figurati.
"OZ-ZI LA BEA HA DE-TTO : A-DE-SSO BU-TTA-TE TU-TTE LE CA-CCO-LE A-DDO-SSO AI VO-STRI AMI-ZI! TRO-PPO BE-LLO."
"Scusa, non credo di aver capito. La maestra della classe azzurra ha detto che potevate fare la guerra dei capperotti?"
"NO, AN-CHE LEI." (=ecco, penso proprio di aver avuto la vostra attenzione. Ah, ah.)
Ah, ecco.