domenica 4 maggio 2014

LA LORO ROMA

Girare una città con occhi nuovi, ad altezza variabile tra un metro, un metro e quindici e un metro e trenta, è tutta un'altra cosa. Quando gli occhi sono a quelle altezze vedono cose scontate con lo stupore di un neonato. Le colonne antiche, dopo un po', vista una viste tutte. Ma i gabbiani o i gatti che incidentalmente hanno fatto, delle suddette colonne, la loro provvisoria dimora...eh beh, QUELLI SI che si meritano attenzione, entusiasmo e fotografie a bizzeffe.
Prendiamo l'area sacra, ad esempio. Quella zona ricchissima di templi, tra cui il tempio circolare della fortuna del giorno di oggi - una sorta di mindulness all'antica -: in quella zona abitano moltissimi gatti "residenti", nutriti e curati da una sorta di gattile all'aria aperta. Vuoi mettere, il gatto ciccione che si è fatto una specie di nido proprio al centro del tempio? Si, proprio lì, vicino alla colonna.
Oppure il gabbiano sfrontato che atterra proprio sulla terrazza del Vittoriano che a lui sembra un po' troppo nel cielo. Vuoi mettere, la gioia di inseguire e ritrarre il gabbiano senza troppo curarsi del panorama mozzafiato dell'intera Roma che si estende sotto di te? "Sisisi, le ho viste, le cupole. Ma l'hai visto, quel gabbiano che plana nel vento?"
E vuoi mettere l'emozione della lucertola verde, ma verde brillante, non verde lucertola, che si insinua tra le fessure del muro all'interno del Colosseo? Si, c'erano i gladiatori, gli animali feroci - "Ma li cacciavano? Anche leoni e rinoceronti e bisonti? Ma POVERI!!", poi, appunto, gli animali, l'ingresso sotterraneo dell'imperatore, le vestali che sedevano proprio allo stesso livello; si, ma l'avevi vista la lucertola? Hai visto che bel colore?
Il comune di Roma, poi, nel tentativo (di sicuro successo) di puntare sulla fauna endemica anziché sulle antichità per ammaliare gli occhi delle altezze comprese tra un metro e un metro e trenta, racconta che sotto ai fori imperiali vive una popolazione di granchi di fiume, la cui comunità non è collegata ai granchi di fiume che abitano le acque sotterranee di Castel S.Angelo.
E poi vuoi mettere, la gioia di censire le carrozze a cavallo che "scarrozzano", per l'appunto, i turisti qua e là? La cucciola grande ne ha censite 68 nei tre giorni di visita, con una sola certezza - ce n'era una, con cavallo bianco e i permeabile blu, che SICURAMENTE è stata contata una volta sola. Le altre probabilmente no.
Più che a Roma, a XX e YY pare di essere stati allo zoo per tre giorni, con una casuale commistione con le scienze spaziali dello Star Wars Day, che ha visto amanti della saga in costume sfilare accanto al maestoso Colosseo. Salvo poi scoprire che, a furia di miti e leggende, magari le colonne no, ma le cucciole sanno tutto di Romolo e Remo, Augusto e anche di quel matto di Nerone. Per fortuna.

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