Da allora la scuola Pezzi, con le sue righe verdi e le sue meravigliose educatrici, è stata accogliente e rigorosa, creativa e stimolante, ha coccolato e spronato, incuriosito e guidato.
In questa scuola, che per una curiosa abitudine all'essere radicati nelle proprie zone era stata anche la mia scuola materna, siamo entrati ogni mattina di apertura per gli scorsi otto anni e siamo entrati questa mattina, per lasciare te, microba, a trascorrevi le poche ore prima della partenza. Mi piace pensare che le righe, quelle verdi della prima e fondamentale regola, quelle bianche e nere delle piastrelle del corridoio che ho osservato con il cuore soltanto stamattina, nel tentativo di non dimenticarle, poi quelle coloratissime e armoniose delle pareti dell'ingresso - abbellite e rese speciali nel corso di un grandioso progetto con una celebre designer che ha portato la sua arte nella scuola e della scuola si è portata via un pezzetto di arte - saranno per te, per voi, come il filo di un arco, teso e resistente a scoccare le frecce, gli uomini e le donne di domani, dove sceglieranno di dirigersi. Capaci di scegliere in autonomia, come fin dalla loro prima, meravigliosa scuola, hanno avuto la possibilità di sapere di poter fare.
Grazie, scuola Pezzi, con le tue righe rigorose ed accoglienti. Mi mancherai moltissimo.
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