giovedì 15 ottobre 2015

QUANDO LA BUROCRAZIA ABDICA AL BUONSENSO, QUASI

"Pronto, buongiorno, è la scuola, parlo con la mamma della cucciola grande? Ha mal di testa, la può venire a prendere?"
"Guardi, mi dispiace, sono a Madrid per lavoro, non posso venire, va bene se mando la nonna?"
"Certo. Ma...la nonna ha la delega?"
"Delega? Ma la delega per cosa, scusi, che i ragazzi entrano ed escono da scuola sempre da soli?"
"Eh, ma fuori orario ci vuole la delega. Ma lei non può venire?"
"No, mi dispiace, sono sempre a Madrid per lavoro. Ma non è sufficiente questa mia delega telefonica, vi informo del nome della nonna ecc..."
La delega telefonica non era naturalmente sufficiente. XX ha dovuto chiamare, nell'ordine: la segreteria della scuola; la vicepreside; la nonna MM; YY che ha fatto una magia mandando un documento scansito a una mail che sembrava un codice fiscale senza sbagliare; la nonna MM.
In tutto questo, fatti salvi i rigidi regolamenti scolastici, e ladelega una tantum via mail, la cucciola grande era tutt'altro che moribonda, aveva mal di testa e grazie a questa uscita anticipata ha saltato un'ora di musica e una di religione. A metà pomeriggio era un fiore. XX invece era un po' appassita.

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