domenica 9 settembre 2018

IL TRAMONTO TRA LE VIGNE

Qualcuno ricorderà il capocarovana Andrea, gestore di un bucolico maneggio nell’Oltrepò pavese. A lui vengono affidate, tutti gli anni nel corso di una settimana di fine estate, le cucciole a pensione dal nonno GG. Da Andrea si sa quando si arriva ma non quando si andrà a cavallo: i leggiadri animali, destinati alla fatica della passeggiata, sono infatti in genere bradi per le vigne del circondario e bisogna andare a cercarli. Trovarli per i pascoli tra le colline, talvolta stanarli tra le vigne, indirizzarli come e meglio dei cani da pastore verso i pascoli noti - talvolta intrecciando rodei estemporanei con fuoristrada sui prati in salita. E poi acchiapparli per la criniera, loro che tutto vogliono tranne che farsi acchiappare. E quando un quadrupede muscoloso di seicento chili ti parte addosso al galoppo, beh, in genere ci si sposta. Una volta acchiappati i cavalli vengono sellati, portati al cospetto del capocarovana che, con la sua Audi scassata, percorre le colline e i vigneti in lungo e in largo alla guida o al seguito dei suoi animali da passeggiata.
Questa volta alla carovana partecipano, oltre che le cucciole, anche la frizzante Liluz e pure XX e YY. XX costretta a cambiare cavallo perchè non in grado di convincere il suo quadrupede a non brucare l’erba ogni minuto. YY al trotto che si chiede se non sia opportuno dotarsi di biancheria intima rinforzata.
La passeggiata si dipana tra vigneti e dolci pendii alla luce obliqua, allungata e calda del tramonto di settembre.
Le conseguenze della giornata si leggeranno nei prossimi temi della microba.

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