martedì 6 novembre 2018

LUCE SUL FUTURO

Quella luce di gioia che trasuda normalità di relazioni, che racconta di scoperte ed entusiasmi, oggi visibile al mondo, la luce della metamorfosi della scuola superiore, ha una spiegazione.
La spiegazione è emersa nel tardo pomeriggio di oggi, quando è stato convocato il primo consiglio di classe del liceo, quella formale riunione in cui tutti gli insegnanti si presentano di fronte ai genitori e raccontano la loro prima visione generale della classe.
XX si trova una classe pienissima di genitori suoi pari che con vari mezzi in un pomeriggio di pioggia di novembre sono arrivati nella zona a traffico limitato della scuola.
Di fronte: una prof a forma di prof di greco, tre giovanissimi aitanti professori, un prete, una oscura prof di matematica. Da qui, la svolta. Tutti hanno parole di ammirazione e meraviglia per questo assembramento di tredici-quattordicenni che la determinazione di ciascuno, le scelte personali e moltissimo caso hanno voluto far stare insieme. Tutti i genitori hanno avuto parole di ammirazione e meraviglia per questo corpo insegnanti senza stereotipi di genere: il professore di latino e italiano, rasato e con cucugnella, grecista con PhD, che non ha hascosto il rischio di essere assegnao ad altri lidi e non ha fatto mistero della sua gioia a dispetto del calcolo probabilistico quando due colleghi più alti in graduatoria hanno rinunciato al suo posto. Che è già pazzo dei ragazzi, che trovano sull’Iliade spunti di discussione mai finiti e che sono pazzi di lui, più prossimo alla loro generazione che a quella dei loro genitori.
Il professore di inglese, che si complimenta per il livello linguistico (XX e YY non si capacitano) e li invita a non accontentarsi. Il passaporto per il futuro.
Il carismatico professore di scienze, che spiega in inglese e porta i ragazzi a veder le stelle in Val d’Aosta e a discutere di astrofisica.
L’oscura insegnante di matematica che carica sul cloud condiviso i libri di Euclide per la “geometria potenziata”, spiegando che l’inglese è il testo della scienza e il testo a fronte il greco di Euclide.
La pacata prof di greco a forma di prof di greco, che coordina come un direttore d’orchestra questo eterogeneo gruppo di entusiasmo che si chiama speranza. Speranza in una scuola pubblica con un occhio al rigore e alla tradizione e uno sguardo sul futuro delle passioni, della conoscenza.

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