mercoledì 3 luglio 2019

QUANDO NON HAI LA PIÙ PALLIDA IDEA DI CHE COSA FARE

“Ehm, pronto, ciao mamma.”
“Ciao, cucciola grande. Come stai? Tutto bene? Ti diverti?”
“Ehm, si. Volevo dirti che il vicino ha chiamato la polizia.”
“In che senso?”
“Ehm, no, è che i cavalli erano a pascolare nel campo del vicino. Allora noi siamo andati fin sulla cima della collina, e anche oltre, a prenderli. Lui ha chiamato la polizia perchè e cavalli e noi eravamo nella sua proprietà.”
“E poi che cosa è successo?”
“Poi è arrivato Andrea - il padrone dei cavalli, capocarovana e manutentore dello sgarrupato maneggio dell’Oltrepò pavese dove la cucciola grande e l’amica Liluz sono a pensione, nrd - e ha gridato.”
“Ha gridato a chi? A voi, ai cavalli, al vicino?”
“Alla polizia.”
“Quindi, scusa, per capire bene. I cavalli erano nella proprietà del vicino. Voi siente andati a cercare di prenderli, e siete entrati nella proprietà del vicino anche voi. Il vicino ha chiamato la polizia. Poi è arrivato Andrea e ha gridato.”
Grida di Liluz in sottofondo: “‘Sti sbirri che qui non hanno niente da fare e vengono da noi a rompere i c...!!!”
“In realtà volevano portarci in caserma perché siamo minorenni.”
“Oddio. Quindi sei stata schedata dalla polizia?”
“No, non proprio schedata. Hanno scritto su un blocchetto nome, cognome, data e luogo di nascita. Il numero di cellulare. Ah, hanno anche il tuo nome e numero di cellulare.”
“Adesso dove sei? In caserma?”
“Nooo, alla fine ci hanno lasciato andare. Solo che abbiamo dovuto prendere i cavalli che nel frattempo se ne erano andati. Ah, e poi sai che Liluz stava facendo la doccia e l’acqua era fredda, allora lei era tutta insaponata e ha dovuto mettersi il costume e andare dove laviamo i cavalli. Lì le tiravo le secchiate d’acqua per sciaquarla. Però i cavalli avevano sete allora venivano anche loro lì a bere e la risporcavano tutta. Ahahah, che ridere...”
XX non ha la più pallida idea di come gestire la questione. Un prudente buonsenso suggerirebbe di saltare in macchina e recupepare immediatamente cucciola e amica, prima di una denuncia penale, di un attacco di colera o chissàchealtro. Il cuore, ad occhi e cervello chiusi, suggerisce un inconsapevole lasser-faire.
Alla fine XX e YY optano per una soluzione intermedia. Telefonata di chiarimento col capocarovana, che a labbra strette come Fonzie si scusa per non aver notificato il piccolo incidente con l’ordine costituito. Una visita di verifica, mascherata da passeggiata a cavallo, alla prima occasione disponibile. Sospensiva di giudizio, per il momento. Ma parecchio all’erta.

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