XX trova una nonna MM un po’ pesta, con il labbro rotto, lividi sul viso, le ginocchia più gonfie e blu.
‘Mamma, sei tutta pesta, hai picchiato anche la testa. Ti fa male qualcosa?’
‘No, niente, solo un pochino il braccio a girarlo così.’
‘Andiamo al pronto soccorso.’
‘Neanche per idea’.
‘Mamma, hai picchiato la testa e sei piena di lividi, e non si sa nemmeno bene come hai fatto a cadere…secondo me bisogna andare al pronto soccorso.’
‘Neanche per idea. Poi non ho picchiato la testa’’
‘Ah, no? La faccia mi risulta sia il davanti della testa, sei tutta piena di lividi…allora facciamo così, se proprio non vuoi andare che non ti posso trascinare, scrivi subito alla tua dottoressa e le chiedi una visita urgente. Così poi almeno hai un minimo di controllo medico.’
La storia prosegue con una nonna sempre più pesta, che in serata si convince ad andare al pronto soccorso. Esce dal primo PS ortopedico con gamba destra e braccio destro ingessati, trasportata in ambulanza ad in secondomps per tacnalla testa, da cui esce, il giorno dopo, con l’aggiunta dimtutore al naso, rotto pure quello.
Che dire? YY suggerisce corso di Tai chi con focus sulle cadute. Ai nostri nonni e nonne, che cascare cascano, insegniamo a cadere. Almeno magari non si rompono le ossa.
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