‘Spero, promitto e iuro…’ microbo ripasso dell’interrogazione di latino.
‘?’
‘Reggono l’infinito futuro.’
‘Nascor…’
‘È deponente.’
Voce cucciola grande: ‘E quindi?’
I verbi deponenti, quelli in forma passiva e con significato attivo, che lei ha garbatamente accompagnato al mondo dell’oblio, a due anni dalla maturità classica. Che non avesse il fuoco della passione latinista, era evidente. E quel suo ‘e quindi’ dice tutto. In fondo, i cavalli non sono deponenti. O forse si.
Epilogo: ‘Comunque io non ho fatto in numeri in latino. E nemmeno l’alfabeto in francese.’
A dirla tutta, pure sull’alfabeto in italiano si scricchiola, che non sai se la U viene prima della R.
E infatti il vocabolario di latino ereditato sfoggia etichettine coloratecon su le lettere come una rubrica. Per comodità, certo. E per sapere l’alfabeto.
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