martedì 20 dicembre 2011

IL CERTIFICATO DEL CORAGGIO

Coraggio, ci vuole coraggio. Per affrontare una doppia vaccinazione a cinque anni, una puntura in ogni coscia, dopo essere rimasta per oltre trenta minuti a meno due gradi in attesa che aprisse il centro vaccinale, tutto perchè una troppo ansiosa XX ti ha costretto ad uscire all'alba, anzi prima dell'alba, e con l'abbigliamento assolutamente inadatto (ma che nessuno ha avuto il coraggio di contestare) costituito da abitino di lana, l'unico del guardaroba, calzamaglia e ballerine. Coraggio, ci vuole coraggio. Per uscire prima dell'alba in bicicletta, quando la protezione civile lancia un allerta gelate, caricando una frizzante cucciola di mezzo sulla bici per precipitarsi al centro vaccinale, non proprio vicinissimo, ed essere i primi ad essere punti.
Coraggio, ci vuole coraggio. Per affrontare, oltre al freddo polare, il traffico dell'ora di punta e arrivare appena in tempo, qualche attimo prima del suono della campanella, alla scuola materna che non si aveva avuto il tempo di avvisare del ritardo, per scaraventare una semicongelata ma coraggiosa e plurivaccinata cucciola di mezzo dalle sue accoglienti maestre.
Coraggio, ci vuole coraggio. Per prevedere la vaccinazione il giorno prima della festa di Natale in cui canti, giochi e ricchi premi sono previsti per tutti i bambini della scuola.
Coraggio, ci vuole coraggio. E proprio il coraggio di una meravigliosa cucciola di mezzo è stato premiato dal certificato ufficiale di coraggio con tanto di timbro e firma del dottore.
Peccato che ora la coraggiosa giaccia febbricitante nel suo letto senza alcuna previsione di quel che sarà domani.

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