martedì 8 luglio 2014

CHE TRASFERTA

Con uno di quegli incastri che neppure con il tetris, XX è riuscita a combinare una trasferta e un trasloco cucciolo. Dunque, partenza alle 7.40 di un nuvoloso lunedì di luglio, appuntamento con la nonna XX sul lungomare nizzardo per lo sbarco in corsa delle due cucciole, successivo appuntamento con la collega francese all'aeroporto di Nizza, riunioni a Monaco, deposito della collega francese all'aeroporto in serata, cena e notte con le cucciole e rientro a Milano il martedì mattina.
Tutto incastrato perfettamente, sennonché...
Sennonché, dopo aver passato la domenica precedente a derrattizzare gli strati geologici di briciole dall'interno della macchina, proprio in dirittura d'arrivo nel viale di Nizza dove è IMPOSSIBILE fermare l'auto, la cucciola di mezzo dice "mamma..." e vomita su seggiolini, sedili, cintura, maglietta, braghine, tappetino, scarpe, ipad. XX non riesce a fermarsi, lancia sul sedile posteriore fazzoletti e sacchetti di plastica, poi si ferma, blocca il traffico lungo la direttrice nord-sud direzione sud, cambia la cucciola, raccoglie quello che può e tenta freneticamente di contattare la nonna MM, a mollo nel mar Mediterraneo.
Riesce a contattare la nonna appena in tempo per lo sbarco in corsa, sbarca due cucciole e vola verso l'aeroporto, dove la collega un po' naif le dà appuntamento al terminal sbagliato. Dopo essere entrata e uscita da tre parcheggi aeroportuali, recupera finalmente la bionda parigina per le riunioni a Monaco. Terminate le riunioni, risbarca la stessa parigina bionda all'aeroporto, questa volta al terminal giusto, e comincia cercare di far funzionare quell'incantesimo della tecnologia con il telefono della nonna MM, telefono che si collega inevitabilmente ad una segreteria telefonica francese.
XX è ormai fuori casa sul lungomare di Nizza dove non ti puoi fermare nemmeno se hai una gomma a terra, nessuna traccia di nonna né cucciole. Riesce, per un insperato colpo di fortuna, a trovare un posticino temporaneo ai parchimetri lì intorno, continuando ininterrottamente a sperare nell'incantesimo del collegamento telefonico. Percorre chilometri di lungomare come una vedetta nautica nel tentativo di avvistare dei crapini noti che nuotano, fa il giro dell'isolato per citofonare a casa (stesso risultato dell'incantesimo tecnologico) quando finalmente il magico collegamento si stabilisce e la nonna MM, alla domanda "MA DOVE SIETE?" risponde garrula "Al Parco Phoenix. E tu?". Ora, il parco Phenix si trova a circa 45 minuti, previsione ottimistica, da casa, al netto di tre cucciole in fase di protesta per il fatto di doversene andare così presto. XX rimane, con la macchina in multa, ad aspettare fuori casa per circa un'ora, non spiegandosi l'urgenza di dover proprio andare al parco fuori città quando avranno una settimana a disposizione per farlo con più calma.
Dopo una cena a base di pizza francese (!) un invito neppure troppo velato ad andare lei dalla vicina a dormire anziché la nonna MM "così possiamo stare con la nonna" (fa niente se con la nonna staranno una settimana e se per questo schiaffo morale XX avrebbe voglia di mettersi in macchina e tornare subito) e dopo una notte comunque movimentata dalla tosse asinina della cucciola grande, che minacciava di alzarsi alle quattro e mezza ed è tornata a più miti consigli limitandosi a mettersi a leggere la sua irresistibile lettura attuale, XX riparte alle otto e mezza lasciando delle cucciole mezze assonnate e mezze in pigiama, a godersi una giornata da urlo, con mare e sole in grande spolvero.

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